LAS ANGELAS - LADY GAGA E ARIANNA HUFFINGTON, MERYL STREEP E BEYONCÉ SCRIVONO ALLA MERKEL: "IMPEGNATI A SALVARE LE DONNE DALLA POVERTÀ. BISOGNA SPENDERE MILIARDI ORA PER NON AVERE INSTABILITÀ SOCIALI E POLITICHE POI"
Andrea Tarquini per “la Repubblica”
STAR A STELLE E STRISCE: LADY GAGA E BEYONCE
Sono tutte brave, ricche e famose, ma con un gesto spettacolare hanno voluto pensare a milioni e milioni di donne povere e discriminate nel mondo. Da Arianna Huffington a Beyoncé, da Charlize Theron a Lady Gaga, da Meryl Streep alla mitica top model Christy Turligton Burns al direttore esecutivo di Facebook Sheryl Sandberg, a molte altre: in 36 hanno celebrato l’8 marzo a modo loro.
Con un appello pubblico ad Angela Merkel, la “donna più potente del mondo”, a impegnarsi a fondo per salvare dalla povertà, dall’emarginazione, dalla miseria e dalle malattie l’altra metà del cielo. «Anche la povertà è sessista», s’intitola il documento pubblicato sul sito di One, ong fondata dal leader degli U2 Bono Vox.
«Cara signora cancelliera, cara signora Nkosazana Dlamini-Zuma — inizia la lettera aperta, rivolta anche alla presidente della Commissione dell’Unione africana, una discepola di Nelson Mandela — avete in mano la scelta, dalla vostra decisione dipenderà il destino di tutte».
«Molto, troppo resta da fare per una vera situazione di pari opportunità nel mondo d’oggi», dice il documento. «Intanto la povertà è sessista e contro la povertà urgono scelte politiche globali, a costo di spendere miliardi per risparmiarne poi, e per salvare milioni e milioni di persone dalla fame». Il documento punta il dito sul problema chiave: se donne e ragazze conquistano condizioni di vita migliori, ne approfittano tutti, perché le madri e le donne in generale investono non per sé stesse bensì per i figli e per le loro famiglie, e quando hanno più potere nell’economia familiare e nell’economia tout court tutti ne traggono vantaggio.
L’appello indica obiettivi precisi: arrivare all’uguaglianza soprattutto nei paesi più poveri, entro il 2030. «Proprio nel Terzo mondo le donne sono più discriminate rispetto agli uomini, non hanno gli stessi diritti all’istruzione, alla proprietà della terra e a disporre dei beni di produzione agro-alimentari».
Lady Gaga, Arianna Huffington, Beyonce, Charlize Theron…loro sono riuscite ad arrivare in alto, e nell’appello parlano di milioni e milioni di “sorelle” sfortunate.
Chiedono alla cancelliera d’impegnarsi subito «per le ragazze che non possono né studiare né avere un medico, per le madri della Sierra Leone che a ogni parto rischiano la vita 157 volte di più delle partorienti tedesche, per le donne cui non è permesso aprire un proprio conto in banca, né disporre di elettricità, telefono, allaccio internet. Lottare per i diritti delle donne vuol dire battersi per i diritti di tutti, per questo, cara cancelliera, faccia di tutto per sconfiggere la povertà femminile entro 15 anni, tutti se ne avvantaggeranno ».
Se non sarà così, ammoniscono le 36, «povertà estrema e disuguaglianza a danno delle donne causeranno anche instabilità sociali e politiche, e minacceranno la pace e il futuro di tutti».