“GILETTI ORMAI SI SENTE UN MARTIRE, UN GIORNALISTA D’INCHIESTA” – ALDO GRASSO DISTRUGGE IL RITORNO IN RAI DI GILETTI CON "LA TV FA 70": “GLI 'SCHIENADRITTISTI' NON VANNO BENE PER UN VARIETÀ. DIFFICILMENTE RICORDO UN PROGRAMMA COSÌ SCONCLUSIONATO, COSÌ PRIVO DI RITMO E DI SOSTANZA, COSÌ POVERO DI INTELLIGENZA E IRONIA. UNA NOIOSA E UN PO’ FUNEREA CHIACCHIERATA FRA AMICI CON IL SOLO SCOPO DI CELEBRARE IL RITORNO DI GILETTI IN RAI. COME DICEVA IL GRANDE LELIO LUTTAZZI, NON BASTA UNO SMOKING PER FARE UN CONDUTTORE…”
LA TV FA 70
— Gli amici di Giletti (@FanClubMGiletti) February 29, 2024
Rivediamo una pillola della trasmissione “ La Tv Fa 70 “ @francescafagnan @PChiambretti @giovanniminoli @GilettiMassimo @RaiUno
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Estratto dell'articolo di Aldo Grasso per www.corriere.it
Il problema non è Giletti, il problema è chi ha messo Massimo Giletti a condurre «La Tv fa 70» (Rai1). Difficilmente ricordo un programma così sconclusionato, così privo di ritmo e di sostanza, così povero di intelligenza e ironia; dopo mezz’ora, nonostante Amadeus cercasse di dare un po’ di brio alla conversazione, avrei voluto cambiare canale, sono stato trattenuto solo dal senso del dovere.
Giletti ormai si sente un martire, un giornalista d’inchiesta ma gli «schienadrittisti» (sia detto senza offesa, è solo un’osservazione tecnica, di postura professionale) non vanno bene per un varietà che dovrebbe prima di tutto sottolineare la funzione che la tv ha svolto, esaltare l’orgoglio aziendale (a un certo punto ho creduto fosse una festa Mediaset), divertire e interessare.
[…] A un racconto pieno di curiosità si è sostituita una noiosa e un po’ funerea chiacchierata fra amici, con collegamenti esterni al limite del dilettantesco, con il solo scopo di celebrare il ritorno di Giletti in Rai (lui e Chiambretti sono i classici cavalli di ritorno, da affiancare a quello di Viale Mazzini).
Tanto per rimarcare il carattere di festa, Giletti si è persino permesso con la sua vecchia amica Antonella Clerici una velenosetta battuta sull’ultima esibizione di John Travolta. E che tristezza vedere Giancarlo Magalli su un trespolo come un pappagallo, lui che sostiene di essere stato maestro di tanti.
[…] A mezzanotte non era ancora successo nulla di rilevante. Come diceva il grande Lelio Luttazzi, non basta uno smoking per fare un conduttore. Il programma è stato prodotto dalla direzione Intrattenimento Prime Time (Marcello Ciannamea).
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