nicola porro aldo grasso

“NEI TAFFERUGLI VERBALI, PORRO ESALTA LA SUA 'PULSIONE ANIMALE', MA GETTA ALLE ORTICHE LA SUA NATURA” – ALDO GRASSO TIRA LE ORECCHIE AL GIORNALISTA: “UNA VOLTA FRECCERO DISSE: 'È BELLO, INTELLIGENTE, CON UN’AGENDA OTTIMA. APPARTIENE ALLA CATEGORIA DI QUELLI CHE VANNO IN VACANZA A SAINT TROPEZ E CHE NON SENTONO DAL PROFONDO LA PULSIONE ANIMALE'. DA ALLORA, PORRO HA SENTITO IL BISOGNO DI DIMOSTRARE DI AVERLA. IN “ZUPPA DI PORRO” SBRAITA, URLA, MA..."

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

stasera italia con nicola porro

Credo che «Stasera Italia» (Rete4) sia la trasmissione giusta per Nicola Porro, quella che meglio di ogni altra mette in luce le sue qualità di giornalista di stampo liberale (come quando scriveva sul Foglio o sul Corriere , per intenderci), di cronista equilibrato, di conduttore deciso ma garbato.

 

[…] Credo che il «vero» Nicola Porro sia questo, non quello di «Zuppa di Porro» né, tanto meno, quello di «Quarta Repubblica». Adesso cerco di spiegare il perché. La colpa è tutta di Carlo Freccero che, osservando una trasmissione di Porro, mi pare fosse «Virus2» su Rai2, marchiò il conduttore con una delle sue frasi: «È bello, intelligente, con un’agenda ottima. Appartiene alla categoria di quelli che vanno in vacanza a Saint Tropez e che non sentono dal profondo la pulsione animale».

 

ALDO GRASSO

Da allora, Porro ha sentito il bisogno di dimostrare che anche lui è mosso da una «pulsione animale», come tutti conduttori di talk che si rispettino (nel senso che si rispettano da soli).

In «Zuppa di Porro» (su Instagram) è incontenibile: sbraita, urla, si tinge i capelli di viola quando ritiene che qualcuno abbia detto una fesseria, buffoneggia. A «Quarta Repubblica» ha scelto Daniele Capezzone come spalla.

 

nicola porro

«Capezzone» (con le virgolette) non è una persona fisica ma una categoria dello spirito dei talk show, come Federico Fellini chiamava «Paparazzi» i fotoreporter, una roba del genere. Ogni talk ha il suo «Capezzone» (spesso anche due o tre) il cui compito è quello di provocare, interrompere, creare confusione nella speranza, ahimè fondata, che la lite alzi gli ascolti. Nei tafferugli verbali, Porro esalta la sua «pulsione animale» («È il battito animale /batte come non ce n’è /e c’ha un tiro micidiale /che ti prende, che ti porta via con sé») ma getta alle ortiche la sua natura, la sua preparazione, la lezione di Antonio Martino.

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