ALFA NELL’INTERVISTA AL "CORRIERE" DICE DI AVER LETTO CREPET, FROMM, PLATONE E SAFFO MA HA DIMENTICATO DI SFOGLIARE LA COSTITUZIONE CHE ALL'ART. 27 DICE CHE "LA RESPONSABILITÀ PENALE È PERSONALE" – IL CANTANTE SORPRESA DI SANREMO HA DEDICATO UN BRANO AL CASO CECCHETTIN E CANTA: “IO DENTRO DI ME PROVO VERGOGNA A ESSERE UOMO”. ECCONE UN ALTRO CHE CONFONDE LA RESPONSABILITA’ PERSONALE CON QUELLA DI GENERE (PIU' CHE "SOGNA, RAGAZZO, SOGNA", LEGGI, RAGAZZO, LEGGI!)
Paolo Carnevale per milano.corriere.it - Estratti
Nuovo idolo della Generazione Z, per Alfa, Andrea De Filippi all’anagrafe, essere normali è la vera rivoluzione di questa era piena di eccessi. Il cantautore genovese, classe 2000, che ha colpito il pubblico di Sanremo con la sua faccia pulita, dopo il suo debutto al Festival con il brano «Vai!», parte sabato sera con il suo tour nei palazzetti da un Forum di Assago già tutto esaurito.
(...) È un disco che parla di amore, ma non il mio, direi universale. Ho letto molto Crepet, “L’arte di amare” di Erich Fromm, e ho recuperato alcune letture classiche come Platone, Saffo».
Il suo nome d’arte è preso dalla prima lettera dell’alfabeto greco. «L’ho scelta perché indica l’inizio. Non mi godo tanto le cose perché quando ne faccio una penso sempre a quella successiva. Una sorta di dannazione ma anche un motore per ricominciare». Una solarità che non dimentica temi come il femminicidio. In «Frida» canta «Io dentro di me provo vergogna a essere uomo…».
«L’ho scritta dopo il caso Cecchettin, che mi aveva molto colpito», rivela. E la musica è anche una terapia contro la timidezza. «La uso anche per rivendicare il mio passato, di un adolescente che ha subito bullismo. Magari posso essere di ispirazione a molte persone della mia età».
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