stanislao dziwisz karol wojtyla ali agca attentato papa giovanni paolo secondo ii

“ALI AGCA NON SPARÒ DA SOLO AL PAPA” - "A 40 ANNI DALL'ATTENTATO PARLA IL FOTOGRAFO DI WOJTYLA ARTURO MARI. “QUEL GIORNO ERO A SAN PIETRO. COLPI DA PIÙ DIREZIONI, AGIRONO FORZE OCCULTE. IL PAPA FU SALVATO DALLA MADONNA. ANCHE LUI NE ERA CONSAPEVOLE" - "WOJTYLA NON HA MAI PENSATO CHE ALI AGCA FOSSE UNO SQUILIBRATO? IO PENSO CHE LA VERITÀ NON VERRÀ MAI FUORI. IN TANTI ANNI..." - VIDEO

 

Franca Giansoldati per "il Messaggero"

 

ali agca spara a karol wojtyla

Alle 17,17 del 13 maggio 1981, in piazza San Pietro, quattro colpi di arma da fuoco esplosi in rapida successione ammutolirono di colpo la folla. Giovanni Paolo II in piedi sulla giardinetta bianca, fino a quel momento sorridente si accasciava con una smorfia di dolore, tra le urla, con la talare bianca imbrattata di sangue. A mezzo metro c' era il fotografo personale, Arturo Mari, una presenza familiare che lo ha seguito come un' ombra per tutto il resto del pontificato.

 

Cosa ricorda?

«Se chiudo gli occhi rivivo ogni istante. Nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere. Sento ancora rimbombare i colpi d' arma da fuoco. Uno, due, tre quattro. Li risento nitidissimi».

 

papa giovanni paolo ii ali agca

Si disse che i colpi erano tre...

«No, furono quattro. Due per il Papa sparati da Agca e altri due sparati dall' altro terrorista, Oral Celik che era in piazza quel pomeriggio. Era sul lato opposto a dove si trovava Agca, tanto che i suoi colpi finirono per colpire due signore americane che erano sul lato sinistro e destro».

 

Da quel momento ha inizio un mistero su chi siano stati i veri mandanti per eliminare il primo papa polacco della storia che stava contribuendo a far cadere il comunismo. Lei si è fatto una idea?

giovanni paolo ii ali agca 3

«Nessuno si è mai capacitato del perché colpire una persona del genere. Wojtyla era uno che aiutava tutti. Ecco perché quell' attentato era (ed è) una cosa anomala. Giovani Paolo II non era un tiranno da eliminare, un capo partito o un lestofante. Era davvero un santo. Dava la sua vita per la gente. Io ne sono testimone privilegiato».

 

Wojtyla però faceva paura a Mosca, cosa che ammise persino il generale polacco Jaruzelski nella celebre intervista rilasciata a Jas Gawronski dicendo che svolse un ruolo enorme nella caduta dei regimi comunisti...

«Giovanni Paolo II ha fatto tantissime cose. Conosceva certamente il regime ma quando si dice che faceva cadere i muri dobbiamo pensare che chiedeva la libertà e difendeva la dignità umana.Non era come un politico. Solo un santo poteva fare queste cose con il dialogo».

 

papa giovanni paolo ii ali agca 19

Non avrà fatto politica direttamente ma di certo destabilizzava. Si disse che dietro l' attentato vi fosse il Kgb, i servizi bulgari, persino ad un certo punto Khomeini. L' inchiesta compiuta in sei Paesi diversi non è riuscita mai a stabilire chi architettò il piano. A lei il Papa non ha mai detto nulla?

«Forze occulte ma non riuscirono nell' obiettivo. Ci fu davvero l' intervento della Madonna. Ne era convinto anche San Giovanni Paolo II».

 

Quando rivide il Papa?

attentato a karol wojtyla

«Dopo 3 giorni mi mandò a chiamare. Si trovava al Gemelli. Gli feci le foto a letto, sorridente, per fare vedere che stava bene. Quelle immagini dovevano sfatare la narrazione del Papa morente. Quella mattina appena mi vide mi disse: Figlio mio lo vedi? La Madonna mi ha salvato».

 

Quando è arrivato il perdono al terrorista turco?

«Quando siamo rientrati al Palazzo Apostolico, dopo la degenza, ha voluto ricevere la mamma di Alì Agca. Quella donna si mise a piangere, non capiva come suo figlio avesse potuto arrivare a tanto. Giovanni Paolo II ebbe per lei parole di conforto. Quando feci le foto mi commossi».

karol wojtyla in ospedale dopo l'attentato

 

Poi andò anche a Rebibbia a perdonare il suo attentatore...

«Io entrai e feci solo la foto che ritraeva il Papa e Alì Agca in un angolo, seduti su una sedia. Poi io uscii ma non rimasero loro due soli perché dentro restò un uomo della sicurezza pronto ad intervenire qualora Agca avesse avuto un raptus».

 

I magistrati che indagarono non ravvisarono in lui condizioni di natura psichiatrica. Fu appurato che nel 1979 evase per un omicidio, soggiornò in Iran e poi in Bulgaria contando su una rete protettiva. In un primo momento Agca disse di agire su richiesta dei bulgari che avrebbero versato come corrispettivo ai Lupi Grigi 3 milioni di marchi tedeschi. Poi nel 1985 ribaltò la versione urlando di essere Gesù Cristo, Dio incarnato. Wojtyla ha mai pensato che fosse uno squilibrato?

karol wojtyla ali agca 2

«Mai. Ha sempre avuto per lui parole di conforto e cercava di aiutarlo. Io penso che la verità non verrà mai fuori. In tanti anni non sono mai usciti elementi concreti».

papa giovanni paolo ii arturo mariattentato a giovanni paolo ii 1attentato a giovanni paolo ii ali agcaali agca 5attentato a giovanni paolo iiil terrorista turco ali agca che il 13 maggio 1981 sparo' contro il papa, in una foto che risale al 20 luglio dello stesso annowojtyla 90a897fc14195ea2d571d2edd445aba2ali agca arrestowojtyla colpito 2536db5bd91da28d994cb8dc796ec2eemehmet ali agca, l'uomo che tento di uccidere papa giovanni paolo ii il 13 maggio 1981, fotografato in tribunale ad istanbul l'8 settembre 2000ali agca arresto attentato giovanni paolo ii ali agca in una immagine di archivioattentato a giovanno paolo ii. karol wojtyla ali agca ali agca.

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...