gergiev netrebko putin

ABIURA ET LABORA - TUTTO ESAURITO STASERA ALLA SCALA DI MILANO PER IL RITORNO SUL PALCO DI ANNA NETREBKO – LA SOPRANO AVEVA CANCELLATO GLI IMPEGNI QUANDO ERA STATA CRITICATA DOPO LO SCOPPIO DELLA GUERRA IN UCRAINA PER NON AVER SUBITO PRESO LE DISTANZE DAL SUO AMICO VLADIMIR PUTIN. SUCCESSIVAMENTE SI E’ SCHIERATA A FAVORE DELLA PACE, A DIFFERENZA DI GERGIEV RIMASTO CON LA GUERRA DI PUTIN…

Pierluigi Panza per corriere.it

 

NETREBKO 18

Chi non si arruola si rivede. Tutto esaurito per Anna Netrebko che questa sera debutta nella Stagione dei Recital di canto alla Scala insieme al mezzosoprano Elena Maximova, al giovane violinista italiano Giovanni Andrea Zanon e al pianista Malcolm Martineau. Un programma che ha ottenuto un autentico trionfo l’altra sera alla Philharmonie di Parigi, dove l’artista è stata accolta già al suo ingresso da un’interminabile ovazione.

 

Un ritorno per il soprano russo dopo i mesi sabbatici in cui aveva cancellato gli impegni (inclusa «Adriana Lecouvreur» alla Scala) allo scoppio della guerra in Ucraina quando era stata criticata per non aver subito preso le distanze da Vladimir Putin. Una presa di distanze fatta in seguito, che ha avuto come conseguenza la cancellazione di alcuni appuntamenti in Russia.

 

«Alla Scala sono a casa»

Anna Netrebko Putin

«Ogni volta che posso cantare al Teatro alla Scala mi sembra di tornare a casa», ha dichiarato il soprano. «Ho partecipato a così tanti spettacoli e ho avuto l’onore di essere protagonista di così tante prime in questo mitico teatro che occupa un posto speciale nel mio cuore. Dopo la delusione di aver dovuto rinunciare alle rappresentazioni di Adriana Lecouvreur all’inizio dell’anno, sono particolarmente felice di tenere il mio primo recital con pianoforte».

 

 

 

Il programma

Anna Netrebko Putin

Il concerto si apre con l’aria «Io son l’umile ancella» da «Adriana Lecouvreur» di Francesco Cilea, un gesto di affetto verso il pubblico che in questa parte l’aspettava nel marzo scorso. Il percorso tra grandi pagine d’opera del repertorio italiano, francese e russo comprende anche «Depuis le jour» da Louise di Charpentier, «Stridono lassù» da Pagliacci di Leoncavallo, il duetto da «La dama di picche» di Ciajkovskij, la «Barcarolle» dai «Contes d’Hoffmann» di Offenbach.

 

netrebko gergiev

Poi una selezione di Lieder e brani da camera di Rachmaninov, Rimskij-Korsakov, Richard Strauss, Debussy, Dvorák, Leoncavallo, Moore e Tosti. Il 7 dicembre 2021 Anna Netrebko è stata per la quinta volta protagonista dell’inaugurazione scaligera, la quarta con Riccardo Chailly con cui pochi mesi prima aveva registrato l’album di arie in italiano e in tedesco «Amata dalle tenebre» per Deutsche Grammophon. Alla Scala aveva debuttato nel 1998 con un concerto diretto da Valery Gergiev; sempre Gergiev la diresse due anni dopo in «Guerra e pace» di Prokof’ev. Ma poi lei si è schierata verso la pace ed oggi torna; lui è rimasto con la guerra di Putin e non lo si ascolterà.

NETREBKO 4NETREBKO 2ANNA NETREBKOAnna Netrebko PutinAnna Netrebko PutinPutin Domingo Gergiev NetrebkoPutin Gergiev NetrebkoNETREBKO 8

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…