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ALT! LA PRIMA TRANS IN COPERTINA APPARVE SU “PLAYBOY” ED ERA LA BELLISSIMA “BOND GIRL” DI NOME TULA CHE OGGI RINGRAZIA HUGH HEFNER - IL LIBRO DI UNA EX CONIGLIETTA DELLA "PLAYBOY MANSION"  CHE LO RITRAE COME UN VECCHIO PORCO MANIPOLATORE - "TUTTI VOGLIONO ESSERE OGGETI SESSUALI"

tula su playboytula su playboy

Rebecca Rose per Cosmopolitan

 

La scorsa settimana Holly Madison ha pubblicato il libro “Down The Rabbit Hole”, dove racconta la sua vita nella “Playboy Mansion” in cui ha abitato per sette anni insieme ad altre fidanzate di Hugh Hefner. Fondamentalmente la descrive come una villa piena di lerciume, con vaselina e carta igienica ad ogni angolo, gente schifosa che faceva roba schifosa (tipo orge di gruppo col vecchio capo) e che obbediva a rigide regole (il coprifuoco alle 21 e il divieto di mettere il rossetto perché a Hef non piace) pur di ottenere soldi, gloria e un conto aperto dal chirurgo plastico.

 

la trans tulala trans tula

Rivela che l’imperatore dell’eros le offrì Quaalude, la droga che fa aprire le cosce, e ricorda lo “ius primae noctis”, quando le colleghe la fecero “battezzare” da Hefner. Era un manipolatore che le metteva in competizione. Dopo aver passato un periodo di depressione, la Madison si è redenta e si è rifatta una vita.

 

la nota vestaglia di hugh hefnerla nota vestaglia di hugh hefner

In soccorso di Hefner, arriva la sua altra fidanzata Kendra Wilkinson, che lo definisce “un meraviglioso essere umano”. Lui stesso ha reagito al libro, dicendo che non con tutte le sue ragazze riesce a mantenere buoni rapporti.

 

Qualcuna vuole riscrivere la storia per mettersi in mostra. L’altro endorsement giunge da Caroline "Tula" Cossey, la bellissima Bond Girl di “Solo per i tuoi occhi” che negli anni ’80 apparve sulla copertina di “Playboy”, e solo dopo si scoprì che si trattava di un uomo. Il mondo si sconvolse, ma Hefner continuò a farla lavorare come modella fino agli anni ’90 e lei divenne icona trans, in lotta con la Corte Europea dei diritti umani per farsi riconoscere il genere sul certificato di nascita.

hugh hefner con le sue conigliettehugh hefner con le sue conigliette

 

Racconta: «Ricordo di essere stata invitata alla villa per incontrare Hugh Hefner, mi guardò dritto negli occhi e sentii che sposava, sentiva, la mia causa. Volevo lottare per essere riconosciuta, volevo avere modo di spiegare alle persone. E “Playboy” fu la piattaforma perfetta per farlo, perché i suoi lettori erano soprattutto eterosessuali. Grazie Hef". Il 26 giugno “Playboy” ripubblicherà quegli scatti.

holly madisonholly madison

 

La sua vita Hef, se la difende da solo. Basta leggere le perle dell’intervista a “Esquire” del 2002: «Ho dormito con migliaia di donne e ancora piaccio. Quando sto solo, mi masturbo, ma non mi capita mai di stare solo. Le donne hanno beneficiato della rivoluzione sessuale, che ha permesso loro di vivere liberamente come gli uomini. A questo dovrebbe ambire il femminismo, che invece ha un elemento puritano, proibizionista e assolutamente anti-sessuale.

hugh hefnerhugh hefner

 

“Playboy” è un antidoto al puritanesimo. Io ho lottato per il controllo delle nascite e sono stato femminista più delle femministe, e molto prima. Il sesso è la forza trainante del pianeta, dovremmo accoglierlo invece di osteggiarlo. La gente è arrabbiata e non sa perché. Ecco il perché. Se la vita non è bella come si aspettano, è colpa loro. A fregarci sono i miti. Le religioni organizzate hanno sempre messo le donne in una posizione di inferiorità, sono sempre viste come le figlie di Eva.

hefner e conigliette anni ottantahefner e conigliette anni ottanta

 

Tutti vogliono essere oggetti sessuali e risultare attraenti, altrimenti l’esistenza sarebbe patetica. Il motivo per cui vale la pena vivere è attrarre e sentirsi attratti dagli altri. Il grande paradosso della nostra società è che predica la libertà e poi limita ciò che ci rende più liberi. La mia vita è un libro aperto, ma con le illustrazioni». 

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