HI-FI – FU DOPO UN’ARRABBIATURA CHE BOSE RIVOLUZIONÒ IL NOSTRO MODO DI SENTIRE (E GODERE) LA MUSICA

Luciano Gulli per "il Giornale"

Di Bose famosi - Bose di cognome, intendo, non l'omonima comunità ecclesiale - ce ne sono diversi. In genere sono indiani. C'è Rahul, celebre attore di Bollywood; c'è Jagadis Chandra,fisico e biologo, morto nel 1937; c'è Satyendra Nath, morto nel '74, fisico e statistico, dal cui nome derivano «bosone», imparo da internet, e «condensazione di Bose-Einstein»; e c'era il nobile generale prussiano, Julius von Bose, un bel tipo vissuto due secoli fa.

Quello però che oggi si guadagna un titolo sui giornali di tutto il mondo è Amar Gopal, uno di quei tecnologi visionari intellettualmente imparentato coi Bill Gates e gli Steve Jobs, per capirci. Amar Gopal è morto venerdì, a 83 anni, ma sono milioni, nel mondo, coloro che ne hanno salutato la dipartita, anche senza volere, spingendo il bottone del loro hi-fi. Quella musica, quella certa qualità di musica che ormai accompagna la nostra vita, e sembra scivolare sul velluto, l'ha inventata lui.

Bose. Bose come le casse acustiche, se ancora non avete realizzato. È lui, l'indio-americano col genio per il suono, che ha rivoluzionato il nostro modo di sentire, e di godere la musica standocene comodamente seduti sul divano di casa, o in auto. Aveva in mente un suono compatto, fedele, realistico («l'orchestra in salotto») capace di restituire emozioni profonde. Ci studiò un pezzo, ma i risultati vennero.

Figlio di un'americana e dell'esule bengalese Noni Gopal Bose - un irredentista che passò qualche guaio con gli inglesi per la sua attività politica in favore dell'indipendenza dell'India Amar Gopal dimostrò spiccate doti imprenditoriali nel campo dell'elettronica fin da piccolo. Aveva 13 anni quando, insieme ad alcuni compagni, mise in piedi un laboratorio dove riparava trenini elettrici. Un genio. Con una qual certa vocazione per gli affari, sì. Ci si nasce.

Studiò al celeberrimo Mit, il Massachussets Institute of Technology di Boston, specializzandosi in acustica, e ci insegnò per 45 anni, dal 1956 al 2001. Un miliardario (nel 2007 la rivista Forbes lo mise fra i 300 più ricchi del mondo) con la passione dell'insegnamento. Già, perché la «Bose», divenuta azienda nel 1964, aveva nel frattempo divorato successi su successi, imponendo il suo marchio nel mondo dell'hi- fi in tutti i continenti.

Fu proprio in quell'anno, il 1964, l'anno della svolta, che Amar Gopal decise di mettere in piedi la sua azienda. Ma gli ci volle una bella arrabbiatura, a deciderlo. Andò così: che gli avevano appena venduto quel che passava, all'epoca, per un impianto hi-fi fichissimo. Il numero di dollari che aveva dovuto mettere insieme per portarsi a casa quella che a lui parve una ciofeca, in effetti diceva che di meglio,in giro,non c'era.Passata l'arrabbiatura, Amar Gopal si mise all'opera, smontando quella caccavella di lusso pezzo per pezzo.

Cercava una resa musicale emozionante, un timbro morbido e gradevole, e voleva ricreare la magia di un'orchestra anche in situazioni in automobile, in barca - che hanno condizioni critiche e instabili di ascolto e resa. Bene. I suoi altoparlanti (alcuni dei quali stanno in una mano) oggi sono anche nella Cappella Sistina, e un motivo, come ognuno capisce, ci sarà.

Era plurimilionario, mr. Bose, ma a vederlo in cattedra, con la sua aria svagata da intellettuale, la giacca stazzonata, non pareva. Più dei soldi gli piaceva quel titolo di professore, e il legame col Mit restò sempre così stretto da indurlo a donare parte delle azioni all'Istituto. Un modo di sdebitarsi, in fondo, per gli incoraggiamenti e i finanziamenti ottenuti nel lontano 1968 dai colleghi che tifavano per lui e per le sue idee.

 

AMAR BOSE AMAR BOSE AMAR BOSE AMAR BOSE

Ultimi Dagoreport

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…