“I FUORIONDA RUBATI? NON SONO VOCI CARPITE, CHI PARLA SA BENE CHE C’È IL MICROFONO” – ANTONIO RICCI RISPONDE A CHI LO ACCUSA DOPO IL CASO GIAMBRUNO - “IO NON RUBO NULLA, SONO QUELLI CHE PARLANO CHE LA STANNO FACENDO FUORI DAL VASO” – "LA VICENDA EMILIANO-DECARO? LA SPIEGAZIONE PIÙ LOGICA È CHE IL GOVERNATORE ABBIA VOLUTO BRUCIARE DECARO" - LE FOTO DEL SINDACO ACCANTO A UNA DELLE SORELLE DEL BOSS CAPRIATI? "MI RICORDA MOLTO LA VICENDA DI VENDOLA. IN PUGLIA DOPO LE FOTO DEI TRULLI, ANCHE QUELLE DEI CITRULLI - D’ALEMA? SI È ARRABBIATO PER LE PRESE IN GIRO, NON PER LE ARMI – E POI IL CAV, GRILLO, FINI E FABIO FAZIO: “NON MI SENTO COME LUI. QUINDI NON MI LAMENTO MAI” - VIDEO
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Hoara Borselli per “il Giornale” - Estratti
antonio ricci con il tapiro d oro
«Sui fuorionda non sono io che carpisco, siete voi che la state facendo fuori dal vaso. Io non sto rubando niente».
Eccolo qui Antonio Ricci, 73 anni, mago della tv, padre di Striscia la notizia. A lui la parola Il politicamente corretto dilaga. È un problema? Ha cambiato la Tv?
«Sì, ha cambiato la Tv. Tutti oggi stanno molto più attenti. A volte anche a ragione. Io, comunque, non ne tengo conto e non mi sento danneggiato».
Non si lamenta?
«No, io non mi sento Fabio Fazio. Quindi non mi lamento mai».
Ogni tanto però qualcuno protesta...
«Sì, quella volta che Michelle Hunziker fece la cinese con gli occhi a mandorla ci fu una polemica mondiale. Ditte asiatiche volevano levare la pubblicità a Publitalia».
ANDREA GIAMBRUNO VIDEO STRISCIA
Lei si è guadagnato il diritto di essere libero in Tv. Molto più di altri suoi colleghi. Come ha fatto?
«Questa libertà me la sono presa. Ho detto all’azienda: se reco dei danni pago io. Così con l’azienda ci siamo trovati».
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Ma interventi di potenti mai?
«Loro pensano che io li registri e quindi non si azzardano. Triangolano qualche volta. Però la triangolazione fa loro perdere tempo e, quando arriva il messaggio a noi, siamo già andati in onda».
vittoria ricci e il papa antonio
Quindi niente compromessi?
«Tranne uno. Il venerdì cerco di non mandare in onda servizi sui politici. Per non aver polemiche e rotture di scatole durante il week end...».
Ma in fondo finire su Striscia ormai è una consacrazione, non crede?
«Lo vada a spiegare a Crosetto...».
D’Alema non l’ha mai cercata?
«No, D'Alema non ha mai chiamato. Però si lamentava quando lo prendevamo in giro perché soffiava nei pugni chiusi (fu fu). Diceva che danneggiavamo il suo carisma».
E per l’inchiesta sulle armi alla Colombia?
«No, su quello no. Si è arrabbiato per la presa in giro, non per le armi. Sulle armi nessun tentativo di bloccarci. Però fummo sommersi dal silenzio dei grandi giornali e di molte Tv. Evidentemente qualcuno si era mosso».
Chi?
«Non so, proprio non so. Forse Leonardo».
(...)
Lei è stato autore di Grillo?
«Facevamo battute sui socialisti che erano terribili. Ogni tanto succedeva il putiferio. Ma, se succedeva, c’era una ragione: la strumentalizzazione. Una volta Grillo raccontò la storia sui socialisti in Cina e scatenò l’ira di dio. Io credo che scattò il finimondo perché il finimondo in quel momento faceva gioco a Craxi. Successe anche con Fini, una volta.
Uscì fuori il filmato della fidanzata, Elisabetta Tulliani, con Gaucci. Prima lo mandò in onda Blob. Poi la mandammo noi e... apriti cielo. Fini cercò di convincere tutti che fosse una manovra berlusconiana!».
I fuorionda sono o non sono violazione della privacy?
«Secondo me no. Non sono voci carpite. Non sono un’intercettazione telefonica o ambientale. Il fuorionda avviene con persone che sanno benissimo di avere un microfono al collo. Chi parla sa che le registrazioni non sono più controllabili. Non sono io che carpisco, siete voi che la state facendo fuori dal vaso. Io non sto rubando niente».
(...)
Se dovesse definire Berlusconi?
«Un uomo naturalmente molto intelligente. E velocissimo...».
STRISCIA LA NOTIZIA - I FUORI ONDA DI ANDREA GIAMBRUNO
Ricci, non mi dica che non ha pensato di consegnare un Tapiro al governatore della Puglia Emiliano dopo quello che ha detto sul palco a Bari...
«Secondo lei non ci ho pensato?».
Non avevo dubbi.
«Il governatore Emiliano il Tapiro lo meriterebbe non solo per ciò che ha detto, ma per il complesso della sua attività. Abbiamo pensato nel caso di farlo peloso per via della vicenda delle cozze pelose... Vedremo».
Ma lei che idea si è fatto di questa vicenda?
«Una comica. Ma cosa gli è saltato in testa a Emiliano? La spiegazione più logica che mi sono dato è che abbia voluto bruciare Decaro. Non si capisce perché non dirglielo prima di salire sul palco concordare subito dopo».
E la foto che ritrae il sindaco Decaro sorridente accanto a una delle sorelle del boss Capriati?
«Mi ricorda molto la vicenda di Vendola. Lui giurò di non conoscere il giudice che lo aveva assolto e poi spuntò la foto che li ritraeva a pranzo insieme. In Puglia dopo le foto dei trulli, anche quelle dei citrulli».
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