alessandro araimo fiorello

FIORIN FIORELLO - CI VOLEVA L’AD DI DISCOVERY, ALESSANDRO ARAIMO, PER TOGLIERE LA MASCHERINA AL COSTOSO (E FORSE POCO REDDITIZIO) SUCCESSO DI FIORELLO, “VIVA RAIDUE” (IN ONDA DALLE 7.15 ALLE 8): “FIORELLO È BRAVO MA IO DEVO AVERE CHIAREZZA DEL RITORNO DELL'INVESTIMENTO. IL SUO PROGRAMMA MATTUTINO SULLA RAI È FANTASTICO, MA SUL NOVE NON SAREBBE SOSTENIBILE PERCHÉ IN QUELLA FASCIA ORARIA NESSUNO INVESTE…” - QUANTO E’ COSTATO “VIVA RAIDUE” A VIALE MAZZINI E QUANTO HA PORTATO ALLE CASSE IN TERMINI DI INSERZIONI PUBBLICITARIE? 

ARAIMO, 'IL NOSTRO PROGETTO NON È COSTRUIRE IL TERZO POLO'

alessandro araimo

(ANSA) - DOGLIANI, 26 MAG - "Il terzo polo? Il nostro progetto non è questo. Siamo un gruppo ampio: produciamo film, abbiamo una piattaforma, la nostra Netflix che è l'area in cui stiamo investendo di più e nel 2026 arriverà in Italia, vendiamo contenuti e abbiamo il grande mondo della televisione lineare. Io vedo tutto questo un unicum". Lo ha detto Alessandro Araimo, Managing Director Warner Bros. Discovery Italy & Iberia, sul palco del Festival della Tv a Dogliani.

 

"In Italia la tv lineare è ancora importantissima, il 95% della visione sui televisori è ancora broadcasting tradizionale, solo il 5% è fatto su piattaforme in streaming. Quindi nel breve conviene sicuramente investire. Poi servirà anche per il lancio della nostra piattaforma. Crea una circolarità che ci dà una prospettiva di lungo termine per cui posso sedermi al tavolo con Crozza, Fazio e Amadeus e dire loro che tra cinque anni saremo qui e saremo ancora forti", ha aggiunto.

AMADEUS E FIORELLO LASCIANO SANREMO IN CARROZZA

 

ARAIMO, FIORELLO UN TALENTO MA DIFFICILE INSERIRLO IN PALINSESTO

(ANSA) - DOGLIANI, 26 MAG - "Non ho mai incontrato Fiorello, Il suo problema o la sua bellezza è che è un personaggio che richiede un progetto in testa chiarissimo da discutere. È un talent eccezionale, ma difficile da inserire nel nostro palinsesto". Così Alessandro Araimo ha risposto sul palco di Dogliani ad Aldo Cazzullo che gli chiedeva se, dopo Amadeus, il prossimo a sbarcare sul Nove sarà Fiorello.

 

ABBRACCIA TRA AMADEUS E FIORELLO

"È davvero bravo, ha idee forti su quello che vuole fare. Noi abbiamo un processo molto strutturato di crescita in cui facciamo investimenti importanti, ma devo avere chiarezza del ritorno dell'investimento. Il suo programma mattutino che fa sulla Rai è fantastico, ma sul Nove non sarebbe sostenibile - ha detto Araimo, Managing Director Warner Bros. Discovery Italy & Iberia - perché in quella fascia oraria nessuno investe. Anche fare, se mai volesse, quattro prime serate richiede investimenti importanti che non danno continuità".

alessandro araimo

 

ARAIMO, 'CON AMADEUS STIAMO VALUTANDO OGNI OPZIONE'

(ANSA) - DOGLIANI, 26 MAG - "Con Amadeus stiamo valutando ogni tipo di opzione. I Soliti ignoti? Chi lo sa, Non abbiamo ancora deciso che tipologie di programmi, ma qualcosa di nuovo la vuole fare, probabilmente un mix". Lo ha detto Alessandro Araimo, l'ad di Warner Bros Discvery Sud Europa che, dopo Crozza e Fazio, ha portato anche Amadeus sul Nove. "Per noi è un investimento importante, ma Amadeus è quasi tutti i giorni dell'anno in tv. Sono rimasto colpito dal suo entusiasmo. Ha una voglia di fare incredibile", ha spiegato.

fiorello in giorgio armani e amadeus in gai mattiolo

 

ARAIMO, 'CRESCIAMO MA NON VOGLIAMO FARE IL TERZO POLO'

 (dell'inviata Amalia Angotti) (ANSA) - DOGLIANI, 26 MAG - I progetti di Warner Bros Discovery in Italia sono ambiziosi e prevedono investimenti importanti, ma l'obiettivo non è quello di costruire il terzo polo televisivo. L'amministratore delegato per il Sud Europa Alessandro Araimo lo spiega in modo chiaro al Festival della Tv di Dogliani.

 

"Siamo un gruppo ampio: produciamo film, abbiamo una piattaforma, la nostra Netflix, che è l'area in cui stiamo investendo di più e nel 2026 arriverà in Italia, vendiamo contenuti e abbiamo il grande mondo della televisione lineare. Io vedo tutto questo un unicum". Araimo è l'artefice del passaggio di Fabio Fazio dalla Rai al Nove, preceduto da Maurizio Crozza e seguito da Amadeus con cui ha siglato un accordo quadriennale. L'impressione, anche se non lo dice in modo esplicito, è che la campagna acquisti non sia finita. Non c'è però Fiorello tra i prossimi obiettivi.

 

fiorello e amadeus quarta serata sanremo 2024

"Premesso che non l'ho mai incontrato, il suo problema o la sua bellezza è che è un personaggio che richiede un progetto in testa chiarissimo da discutere. È un talent eccezionale, ma difficile da inserire nel nostro palinsesto" spiega Araimo.

 

"È davvero bravo, ha idee forti su quello che vuole fare. Noi facciamo investimenti importanti - afferma - ma devo avere chiarezza del ritorno dell'investimento. Il suo programma mattutino che fa sulla Rai è fantastico, ma sul Nove non sarebbe sostenibile perché in quella fascia oraria nessuno investe. Anche fare, se mai volesse, quattro prime serate richiede investimenti importanti che non danno continuità".

 

enrico mentana

Ci sono anche le voci su Enrico Mentana con cui c'è uno scambio di battute dietro le quinte. In questo caso c'è un nodo di fondo: il Nove non ha un telegiornale. "Il gruppo ha in pancia anche Cnn, qualsiasi riflessione sarà fatta in seno a Cnn. Non mi sento di escluderlo in futuro, ma escluderei che sia un progetto immediato o che parta autonomamente nel Nove". Araimo è entusiasta dell'accordo con Amadeus.

 

"È un investimento importante da 100 milioni di euro su quattro anni, ma lui lavora tantissimo, fa 200-230 programmi tra i pacchi, Soliti Ignoti... Da noi farà anche un prime time per sedici serate da due ore e mezzo ciascuno. Stiamo valutando ogni tipo di opzione. I Soliti Ignoti? Chi lo sa. Non abbiamo ancora deciso che tipologie di programmi, ma qualcosa di nuovo la vuole fare, probabilmente un mix. Sono rimasto colpito dal suo entusiasmo.

 

amadeus e fiorello quarta serata sanremo 2024

Ha una voglia di fare incredibile e tantissime idee" spiega il managing director Warner Bros. Discovery Italy & Iberia. Araimo ricorda che "in Italia la tv lineare è ancora importantissima, il 95% della visione sui televisori è ancora broadcasting tradizionale, solo il 5% è fatto su piattaforme in streaming. Quindi nel breve conviene sicuramente investire. Poi servirà anche per il lancio della nostra piattaforma. Crea una circolarità che ci dà una prospettiva di lungo termine per cui posso sedermi al tavolo con Crozza, Fazio e Amadeus e dire loro che tra cinque anni saremo qui - conclude - e saremo ancora forti".

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…