1. LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE! “LA STAMPA” SCOOP: “IMU, MONTI HA CHIESTO CHIARIMENTI A BRUXELLES. COSÌ PALAZZO CHIGI HA OTTENUTO LA NOTA: NON È UNA BOCCIATURA” 2. IL TEMA DEI POTERI FORTI È COME SEMPRE ASSENTE DALLE ELEZIONI ITALIANE E DAL DIBATTITO. NON SI SA COME VOTINO LE BANCHE. LA FINANZA PARE ASSORTA NEI SUOI PATTI DI SINDACATO. LE INCHIESTE GIUDIZIARIE CHE CONTANO, COME LIGRESTI-MEDIOBANCA, SONO ENTRATE IN UNA SORTA DI SEMESTRE BIANCO. I DIRETTORI DI GIORNALE TRA LORO NON PARLANO D’ALTRO, RAI ESCLUSA, MA NON SE NE SCRIVE QUASI UNA RIGA. QUA E LÀ, SI CAPISCE SOLO CHE UN BEL PAREGGINO AL SENATO FAREBBE PIACERE A CHI LA SA LUNGA 3.COME ABBIAMO SEMPRE UMILMENTE SOSTENUTO, NON CI FU MAI ALCUNA TRATTATIVA STATO-MAFIA PER IL SEMPLICE FATTO CHE PURTROPPO NON SI TRATTA DI DUE ENTITÀ SEPARATE

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1. AVVISI AI NAVIGATI
Ok, sull'Imu s'è trafficato un po' con le lobby per limitare l'euro-figura di cavolo. Incredibile, no? Tu chiamali, se vuoi, "chiarimenti". Ecco lo scoop della Stampa di Mariopio Calabresi: "Imu, Monti ha chiesto chiarimenti a Bruxelles. Così Palazzo Chigi ha ottenuto la nota: non è una bocciatura. La telefonata a Bruxelles: l'obiettivo del Professore era smorzare le polemiche italiane sul rapporto" (p. 3 e non P3, fare attenzione).

Ma la vera perla di giornata è l'analisi di Stefano Feltri sul Cetriolo Quotidiano: "Lista Monti tra caos e flop. Poteri forti tutti con Bersani. Col premier Mario Mauro dal pdl, fuori gli altri transfughi" (p. 4). Il tema dei poteri forti è come sempre assente dalle elezioni italiane e dal dibattito. Non si sa come votino le banche, né italiane né straniere.

La finanza pare assorta nei suoi patti di sindacato. Le inchieste giudiziarie che contano, come Ligresti-Mediobanca, sono entrate in una sorta di semestre bianco. I direttori di giornale tra loro non parlano d'altro, Rai esclusa, ma non se ne scrive quasi una riga. Qua e là, si capisce solo che un bel pareggino al Senato farebbe piacere a chi la sa lunga.

2. URNE DIFFERENZIATE
"Ecco chi sono le tre giudicesse spolpa-Cav", spara Libero in prima pagina. La storia è sempre quella della costosa separazione Lario-Berlusconi, sulla quale la stampa di famiglia lavora con il consueto zelo adamantino e senza parcella. Ma poi sulla medesima faccenda apre il suo archivio Paolo Colonnello e sono dolori: "Quando i radicali definirono di destra due delle tre giudici. In un contenzioso tra ex coniugi per l'insegnamento del catechismo al figlio" (Stampa, p. 8). A firmare il ricorso, tra gli altri, Rita Bernardini.

Ancora a proposito di Bananoni. Stasera va a fare il tribuno dal suo consimile Santoro e Grasso stila sul Corriere un insopportabile decalogo di comportamento per la serata (Corriere, p. 11). Mentre il Giornale quota uno a cinque la possibilità che il Cainano abbandoni lo studio in anticipo, tipo Galliani in Champions.

3. LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
"La lista Monti sempre più simile a un ‘Ppe italiano'" (Stampa, p. 4). "Con il premier anche la scienziata Capua" (Repubblica, a tutta pagina 4).

4. LOMBROSIANI PER SEMPRE
Ritagliare e rimirare il santino pubblicato a pagina 5 dalla Stampa. Vi si contemplano Forminchioni in giacca da gelataio e Albertina la Pazza con cravattone rosso. Bellissime le espressioni. L'ex sindaco di Milano pare obiettargli qualcosa e il Formiga sembra dire: ma che c'entro io? In effetti lui non c'entra mai.

5. QUEI VERTICI DI MAGGIORANZA DEGLI ANNI 90
Come ha sempre umilmente sostenuto questa modesta rassegna, non ci fu mai alcuna trattativa Stato-mafia per il semplice fatto che purtroppo non si tratta di due entità separate. "La relazione di Pisanu. Stato-mafia: ci furono intese ma nessuna trattativa" (Stampa, p. 15). Sul Corriere, pezzo e bel commento di Giovanni Bianconi: "Una tacita intesa, senza una mandato politico" (p. 1 e 22-23). "La contro-ricostruzione dei pm: ‘No, l'input partì dai politici" (Repubblica, p. 13). Sul Cetriolo Quotidiano: "Trattativa, Pisanu assolve i politici. Il pm Di Matteo: le istituzioni cercarono la mediazione. L'Antimafia: negoziato avviato solo dal Ros e Vito Ciancimino" (p. 9).

6. MA FACCE RIDE!
"Sposetti rinuncia a fare il nonno: per lui un posto sicuro nel Lazio" (Corriere, p. 6).

7. DISECONOMY
"Crolla del 4,4% il potere d'acquisto. Consumi giù, mai così male dal dopoguerra. Pressione fiscale verso il 45%. Auto, benzina e viaggi aerei: -15%. Gli italiani vuotano la cassaforte. In vendita i gioielli di famiglia. Riserva anticrisi per due milioni e mezzo, quasi tutte donne. Coinvolto il 10% dei nuclei familiari, soprattutto al Sud" (Repubblica, p. 10). Banche sempre in gran forma, invece. Ecco il Sole 24 Ore: "Mutui, 3,35% il tasso medio in Europa. Il più alto è in Italia, dove resta al 4,05% e il conto resta salato", nonostante la continua discesa dei tassi. Operazione verità anche sul Corriere delle banche: "Ecco i veri conti delle famiglie. In 10 anni persi mille euro al mese. L'effetto caro-vita e l'erosione dei posti di lavoro" (p. 2). Ok, ma chi si è arricchito? E le cause? Colpa del Grande Booh dell'Universo.

8. SENZA VERGOGNA
Con i suoi 4 ergastoli mai scontati, Battisti cade sempre in piedi. "Il sindacato di Lula assume Battisti. In Brasile i suoi libri sono un flop, l'ex terrorista senza soldi. E il vecchio sponsor lo aiuta. Per lui anche una casa in affitto in uno dei quartieri esclusivi di San Paolo" (Repubblica, p. 17).

 

 

IMUIMU jpegmario-monti-suppostaMARIO MAUROALBERTO NAGEL E SALVATORE LIGRESTISIlvio Berlusconi e Veronica Lariomichele santoro anno zero

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