draghi enrico letta

E SE DIETRO LE CONTINUE SPARATE DI LETTA CI FOSSE UNA STRATEGIA ANTI DRAGHI? - BELPIETRO: "IUS SOLI, VOTO AI SEDICENNI, LEGGE ZAN (CHE RENDEREBBE PUNIBILE PERFINO IL PAPA PER LA MANCATA BENEDIZIONE DELLE COPPIE GAY) E QUOTE ROSA: LE PROPOSTE DEL NEO SEGRETARIO DEM SEMBRANO FATTE APPOSTA PER MINARE IL GOVERNO - IL SUO OBIETTIVO POTREBBE NON ESSERE RICONQUISTARE VOTI A SINISTRA, MA FAR FUORI IL PREMIER E PRENDERE IL SUO POSTO OPPURE…"

Maurizio Belpietro per "la Verità"

 

draghi letta 1

Una persona che sia stata a lungo lontana dall'Italia, una volta tornata è possibile che faccia fatica ad abituarsi ai cambiamenti. Probabile che continui a ragionare con gli stessi schemi di prima della sua partenza, un po' come fanno gli emigrati quando rientrano a casa dopo anni.

 

Dunque, che Enrico Letta si comporti come se fossimo nel 2013 e non nel 2021 un po' lo si deve mettere in conto. Tuttavia, il neosegretario del Pd non è un migrante con la valigia di cartone che per un decennio o quasi è vissuto all'estero senza potersi pagare un viaggio a casa per salutare i parenti.

 

Quando Matteo Renzi lo defenestrò, soffiandogli la poltrona di presidente del Consiglio, Letta si autoesiliò a Parigi, assumendo la direzione della scuola di affari internazionali nella città francese.

mario draghi conferenza stampa 2

 

La distanza fra le due capitali la si percorre in poco più di un'ora d'aereo e anche a voler prendere l'auto, non ci si mettono più di 15 ore. Insomma, il nuovo numero uno del Partito democratico non è un marziano sbarcato a Roma dopo anni di assenza. Invece, da quando ha assunto la guida di un Pd allo sbando a seguito della gestione Zingaretti, il «nipotissimo» si comporta proprio come un extraterrestre.

 

enrico letta

In una settimana, infatti, Letta si è distinto per alcune uscite lunari. La prima è consistita nel suo intervento di insediamento. All'assemblea del partito, riunita in modalità distanziata, cioè online, il tenero Enrichetto ha lanciato due proposte fondamentali come il voto ai sedicenni e lo ius soli, ovvero la cittadinanza agli immigrati. Che urgenza ci sia di concedere ai minorenni la possibilità di esprimere il proprio consenso alle elezioni e di trasformare in italiano chiunque sia nato qui, a prescindere dalla provenienza, non è dato sapere. Certo, viste le reazioni, sia dei ragazzi che dei migranti, non pare che l'intervento del nuovo segretario abbia riscosso un grande successo.

 

Forse Letta sperava che entrambe le questioni scaldassero il cuore dei militanti della sinistra, ma l'obiettivo non pare essere stato raggiunto, tanto che perfino i compagni hanno preferito far cadere il discorso. Nonostante la tiepida accoglienza delle sue proposte, l'ex presidente del Consiglio non si è demoralizzato, continuando a cavalcare gli argomenti cari ai progressisti.

 

draghi letta

Così, a seguito di un'aggressione a una coppia gay denunciata giorni fa, Letta ha rilanciato il disegno legge Zan. Si deve sapere che nei mesi scorsi, un parlamentare del Pd aveva sollecitato nuove misure contro l'omofobia. Secondo l'onorevole, non basterebbe la legge Mancino, che già punisce chi discrimina le persone in base alla razza e al sesso: servono misure specifiche, onde reprimere la violenza legata agli orientamenti sessuali.

enrico letta

 

Il provvedimento risponde al clima politically correct che imperversa all'estero e, oltre a introdurre nuovi reati, come la reclusione di chi sostenga idee che discriminano le persone in base ai comportamenti sessuali (una deriva scivolosa, che probabilmente renderebbe punibile perfino il Papa per la mancata benedizione delle coppie gay), istituirebbe la giornata nazionale contro la discriminazione e i centri di tutela per le vittime, cioè l'ennesima mangiatoia per compagni, tipo l'Unar, l'ufficio antidiscriminazioni che poi si scoprì finanziare festini gay.

 

enrico letta by carli

Ecco, dopo l'aggressione denunciata da un giovane immigrato e dal suo compagno, Letta ha preso la palla al balzo per rilanciare la legge Zan, ritenendo che sia fondamentale per combattere l'omofobia.L'ex presidente del Consiglio, di ritorno da Parigi, non si è però fermato qui e, visto che il suo predecessore si è dimenticato di indicare ministri in gonnella, ha pensato bene di sollecitare la nomina in Parlamento di due capigruppo di sesso femminile.

 

Anche in questo caso, non si segnala un'urgente necessita di sostituire i numeri uno del partito alla Camera e al Senato, ma Letta non pare sentire ragioni ed è deciso a essere più femminista delle femministe. In pratica, il nuovo segretario si comporta come se in Italia non esistessero un'emergenza sanitaria e un'emergenza economica, ma ci fossero solo questioni legate ai diritti, delle donne, dei gay, dei migranti e dei sedicenni.

 

Come dicevamo, è vero che l'uomo è stato all'estero, ma più passano i giorni e più sembra arrivato dritto dall'iperuranio, senza passare dalla realtà. Tuttavia, c'è anche chi, dopo una settimana di interventi lontani dall'orbita terrestre, comincia a chiedersi se le sparate di Letta non rispondano a una strategia, ovvero se ius soli, legge Zan e così via non siano un modo per minare il governo.

 

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (1)

Secondo i più maliziosi, l'obiettivo non sarebbe l'elettorato di sinistra e neppure un modo per differenziarsi dagli «alleati» leghisti. Riesumare i temi cari ai compagni servirebbe a mettere in difficoltà Draghi, disseminando trappole sul suo percorso. Un'operazione che potrebbe consentire allo stesso Enrichetto di avere spianata la strada per Palazzo Chigi o, addirittura, per il Quirinale. Fantasie

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)