pornistan arabi sesso

“SCHIZZO CREMOSO” IN PORNISTAN! - “GOOGLE” DIFFONDE I DATI SUGLI STATI CHE CONSUMANO PIU’ PORNO ON LINE: VINCE IL PAKISTAN, SEGUITO DA EGITTO, IRAN, MAROCCO, ARABIA SAUDITA E TURCHIA

Carrie Weisman per “AlterNet

 

PORNO ARABOPORNO ARABO

Il mondo è grande e i gap culturali sono vasti, ma qualcosa connette tutti: il porno on line. Secondo gli ultimi dati di “Google”, sei degli otto stati che consumano più porno on line sono musulmani. Tra questi sei svetta il Pakistan, seguito da Egitto, Iran, Morocco, Arabia Saudita e Turchia. Il Pakistan è anche quello che, nella categoria porno, clicca più di frequente animali (maiali, asini, cani e serpenti).

 

Secondo lo studio pubblicato su “PornMD”, i termini “schizzo cremoso,” “pompino” e “Kendra Wilkinson” (l’ex fidanzata di Hugh Hefner) sono tra i dieci più ricercati in Iraq, Siria e Iran. La parola “Araba” è la più cliccata in Egitto, Iran e Siria, seguita dai termini più sinistri “dolore”, “padre-figlia”, “fratello-sorella”. “Madre” e “mamma” sono al decimo posto in Siria. Fa impressione, soprattutto pensando agli standard morali di questi paesi, che vietano la vendita di materiale erotico (tutti tranne Libano e Turchia).

PORNO ARABOPORNO ARABO

 

Recentemente l’Arabia Saudita ha disabilitato 9.000 account “Twitter” associati a pubblicazioni ritenute pornografiche e la Commissione per la Prevenzione del Vizio ha arrestato vari gestori di siti web. La buona notizia per i consumatori mediorientali del porno è che le regole si aggirano facilmente. Non è raro, infatti, trovare venditori ambulanti di porno in strada o spacciatori di codici che sbloccano i siti.

 

Inoltre Mia Khalifa, ventunenne nata in Libano, è stata appena eletta pornostar numero uno su “Pornhub”. E’ solita girare le scene con il velo islamico e sempre truccata con   esotico eyeliner. E’ stata minacciata di morte e sui social gira la foto di un militante dell’Isis che tiene in mano la sua testa decapitata. Non è l’unica. Sila Sahin, attrice turco-tedesca, ha posato nuda sulla copertina di “Playboy” ed è stata minacciata di morte. Ufficialmente la morale non va violata, il sesso è cosa intima, eppure i dati del porno dicono tutt’altro.

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…