BETTINI PUNTA ALLE EUROPEE E SCARICA MARINO (IN PRIVATO) “UNO DEI MIEI PIÙ GRANDI ERRORI”. E IL SINDACO SI TROVA PURE I VIGILI IN SCIOPERO PER LA MARATONA DI ROMA
A cura di Riccardo Bocca e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1. CARCERI - BIODIVERSITÃ OLTRE LE SBARRE
Sebbene il progetto del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e dell'Associazione nazionale comuni italiani di far lavorare mille detenuti all'esterno delle carceri sia fermo da quasi due anni al ministero della Giustizia, il Dap ha siglato un'intesa con l'assessorato all'Agricoltura della Regione Sicilia e l'Ente sviluppo agricolo per far lavorare fuori dagli istituti di reclusione di Sciacca, Castelvetrano e Trapani decine di detenuti.
Non si tratta semplicemente di lavoro extramurario, ma di un vero e proprio reinserimento sociale: i carcerati con fine pena a tre anni coltiveranno infatti frutteti e studieranno il tema delle biodiversità con la collaborazione dell'ateneo palermitano nei 16 ettari dell'azienda agricola Campo Carboj, in comodato gratuito da parte della Regione.
Il progetto è sperimentale, ma l'intenzione è quella di allargarlo anche al comparto delle terre confiscate a Cosa Nostra. Sempre che il ministero della Giustizia, stavolta, ritenga opportuno dare il suo via libera. C. O.
2. LAURA BOLDRINI - CAMBIO DI ANGELI CUSTODI
Non c'è pace per chi vigila su Laura Boldrini. Da quando siede sullo scranno più alto di Montecitorio, la presidente della Camera ha già cambiato due dirigenti dell'Ispettorato generale di Polizia del palazzo. Dopodiché ha sostituito anche otto agenti assegnati alla sua scorta. Le due squadre di quattro super poliziotti adibiti alla sua protezione quotidiana sono infatti state sostituite da altrettanti uomini della Polizia approdati dal reparto scorte del Viminale a Montecitorio. Peccato che all'Ispettorato prestino già servizio diverse decine di agenti, tutti appunto specializzati in scorte. Ma la scelta di agenti dall'esterno, a quanto pare, sarebbe stata motivata dalla necessità della massima riservatezza.Pa. Sr.
3. CONTRATTO DI LAVORO - MERIDIANA VOLA BASSO
Il contratto nazionale del trasporto aereo, a cui si sta lavorando, è «inadeguato al quadro competitivo». In altre parole: non permetterebbe il taglio del costo del lavoro. Con questa motivazione il gruppo Meridiana ha deciso di uscire da Assaereo, l'associazione delle compagnie di volo. Meglio farselo da soli, il contratto, piuttosto che «unificare i contratti per tutti i vettori italiani». E Meridiana il contratto per sé ce l'ha pronto: è quello di Air Italy, l'altra compagnia del gruppo di proprietà del principe Karim Aga Khan, a cui entro il 2018 Meridiana fly passerà la sua attività di volo. Chi entrerà in Air Italy avrà uno stipendio più basso, e l'anzianità di servizio sarà calcolata a partire dalla data della nuova assunzione.G. Pag.
4. PUBBLICITÃ CHOC - DAVID A MANO ARMATA
A. Cal. - Il David di Michelangelo Buonarroti diventa, a sua insaputa, testimonial d'armi americane. L'opera marmorea alta 5,16 metri, che ritrae il David biblico prima di affrontare Golia, e che è custodita nella Galleria dell'Accademia di Firenze, è sempre stata molto appetita da aziende, associazioni e pubblicitari che l'hanno utilizzata per promuovere prodotti o iniziative.
Nel tempo si sono alternate svariate campagne: da quella francese della pasta De Cecco nel 1999, alla settimana della mobilità sostenibile promossa dai Democratici di sinistra nel 2004. Mai fino ad ora, però, era servita a pubblicizzare un'arma, per giunta straniera. Ci ha pensato la società dell'Illinois Arma Lite, che pur definendosi «orgogliosamente made in Usa» ha deciso per lanciare un fucile tattico da oltre 3 mila dollari di arruolare proprio uno dei più famosi testimonial mondiali della bellezza e dell'arte made in Italy.
Nella campagna pubblicata su testate di armi come "Rifle Firepower"(dalla quale è tratta l'immagine qui accanto) e sui propri account social, Arma Lite fa imbracciare il suo fucile AR50-A1 al David sotto l'altisonante slogan "Opera d'arte". Si attende ora, la reazione degli addetti ai lavori italiani.
5. CARI ITALIANI, VI FACCIAMO LA FESTA
S. G. - San Giuseppe, Ascensione, Corpus Domini, Santi Apostoli Pietro e Paolo, il lunedì della Pentecoste. Non è un rosario, ma un disegno di legge per riavere le festività che lo Stato ha soppresso. Una proposta arrivata dalla senatrice del Gruppo di azione e partecipazione popolare Paola Da Pin. In barba alla richiesta delle imprese di produrre di più, il desiderio della parlamentare è invece recuperare tempo libero per le famiglie, che così potrebbero organizzare anche week-end lunghi, tutti a beneficio del comparto turistico e del tempo libero.
Parole che rimandano a tempi lontani. Lo Stato ha riconosciuto infatti come giorni festivi agli effetti civili le festività presenti nel Concordato con la Santa Sede fino al 1977. Poi il governo Andreotti le mise al bando perché avevano un'incidenza negativa sulla produttività delle aziende e dei pubblici uffici.
6. ISTRUZIONE - PASTICCIO CONCORSI
Mas. - Appena arrivata al ministero di Viale Trastevere, Stefania Giannini ha mostrato di avere le idee molto chiare sulla scuola che vorrebbe: «I concorsi, così come sono stati fatti, hanno creato più problemi che soluzioni. Se vuoi dare un cambio generazionale continuo, devi dare degli strumenti di cambio continui». Il ministro dell'Istruzione era evidentemente all'oscuro dell'ennesimo pasticcio partorito dal suo dicastero: 17 mila aspiranti a un posto da insegnante che hanno superato l'ultimo concorsone, sono poi stati esclusi dalle liste da cui il Miur attinge per le immissioni in ruolo.
«Come si fa a vincere un concorso, superando i test preselettivi, le prove scritte, il colloquio finale, e non essere neanche inseriti nelle graduatorie di merito?», si chiedono i malcapitati. Il risultato è che saranno assunti i vincitori dei vecchi concorsoni; persone che, come sottolinea l'Anief (l'associazione nazionale degli insegnanti) hanno ormai spesso un altro lavoro e non sono più interessate a un posto da docente.
7. MARATONA DI ROMA - MARINO CORRE DA SOLO
Ignazio Marino rischia di correre la maratona di Roma da solo. O almeno: non avrà a fianco la polizia municipale che sciopererà proprio il 23 marzo, giorno in cui si celebrano i 42 km che attraversano gran parte della Capitale. A dichiarare guerra al primo cittadino è stato il sindacato Sulpl: «Abbiamo atteso invano in questi mesi un cenno di riscontro relativo alle problematiche del corpo», ha scritto il leader del Sulpl Stefano Giannini.
«Ogni anno il Comune spende oltre un milione di euro per i colleghi che, anziché lavorare per il sindaco, prestano servizi richiesti dalla Questura». Vedi partite di calcio, concerti e celebrazioni religiose, che hanno svuotato i vigili delle loro competenze. E a risentirne «sono le periferie, dove durante tali eventi non si vedono auto della polizia municipale».S.G.
8. FACCE NUOVE? MARTELLI
«Il rinnovamento è un passo che ci impone la gente, si chiedono facce e contenuti nuovi». Così, qualche tempo fa, il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo parlava del suo progetto di "formattazione" dei vecchi politici all'interno del Pdl. Nonostante l'amore per
le facce nuove in politica, il sindaco ha presentato giovedì 27 febbraio nell'aula magna del collegio Cairoli di Pavia l'ultimo libro di Claudio Martelli. Titolo: "Ricordati di vivere". Era presente, ovviamente, l'ex delfino di Bettino Craxi.A. Bal.
9. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - CONSULENZE A OROLOGERIA
La tempistica è tutto. Anche nella trasparenza. E infatti, proprio tra il gelido passaggio della campanella Letta-Renzi e il voto di fiducia al nuovo esecutivo, è spuntato sul sito del governo l'elenco aggiornato dei consulenti della presidenza del Consiglio: dei vecchi inquilini, quindi anche dei nuovi. Sono 91 in tutto, almeno 60 in scadenza tra il 2014 e il 2015 e costano oltre due milioni di euro.
Tra loro, ex ministri come Enrico La Loggia (spiega il federalismo alla scuola per futuri dirigenti, 40 mila euro l'anno) e cognomi importanti come quelli di Bernardo Giorgio Mattarella (figlio di Sergio) e Giorgio De Rita (figlio di Giuseppe). Insomma, un mini esercito di esperti sparpagliati tra nuclei «di consulenza per l'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità », progetti «per il miglioramento performance giustizia», strutture «per l'agenda digitale» e strutture «di missione per le riforme».Toccherà al nuovo premier decidere se e come rottamare o confermare tanta esperienza.G.M.
10. LEGA NORD - CAMICIE VERDE MILITARE
A 18 anni dall'inchiesta avviata dalla Procura di Verona, riparte il processo alle cosiddette camicie verdi: il braccio armato della Lega Nord costituitosi nei gloriosi anni del celodurismo. Nel maggio 1996, 36 leghisti finiscono infatti nel registro degli indagati con l'accusa di attentato alla Costituzione e all'integrità dello Stato, e associazione a carattere militare con finalità politiche.
A toglierli dai guai ci pensano però i governi Berlusconi: nel 2006 vengono depenalizzati i primi due reati, e quattro anni dopo - mentre tutti sono stati rinviati a giudizio - viene cancellato anche il terzo per volere del ministro Roberto Calderoli (ex imputato nel processo). Ma lo scorso 15 gennaio la Consulta ha dichiarato illegittima la norma che nel 2010 ha abrogato il decreto legislativo 43/1948, cioè quello con cui era stato introdotto il reato di associazione militare con scopi politici. Riaprendo di fatto il processo. Tra coloro che, verosimilmente entro la primavera, dovranno comparire davanti al giudice, anche l'attuale deputato Matteo Bragantini e l'ex sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo.E. C.
11. BARI / SOLUZIONE EMILIANO - ACCASATI E DEPORTATI
L'emergenza abitativa a Bari diventa preoccupante. Sempre più persone, infatti, non riuscendo più a pagare l'affitto, sono costrette a lasciare gli appartamenti e a rivolgersi al Comune per ottenere una casa popolare. Ma qui sorge il problema, perché gli alloggi che il Comune del capoluogo pugliese possiede sono già tutti occupati. Terminati dunque quelli in città e in provincia, il primo cittadino Michele Emiliano, si è ricordato che il suo municipio possiede anche alcuni immobili a Taranto.
Ecco dunque l'idea: il sindaco uscente ha proposto ad alcuni dei concittadini che avevano fatto richiesta per un alloggio di trasferirsi un centinaio di chilometri più a Sud. A Taranto, per l'appunto. Facendo, in qualche modo, di necessità virtù. Qualcuno ha accettato, ma c'è già chi si chiede: «A Taranto sarò ancora cittadino di Bari?».G. Pagl.
12. DESTRA - E GRAMAZIO RESTÃ SOLO
A.D. - Da Roma a Strasburgo con furore. Troppo. Luca Gramazio, consigliere del Lazio per Forza Italia, è sbarcato il 27 febbraio al Parlamento Ue. Obiettivo: presentare una serie di proposte sull'immigrazione, tra cui una relativa al reato di clandestinità europeo. Gramazio Jr, figlio di Domenico detto "er Pinguino", per organizzare la sua iniziativa non ha però chiesto ospitalità alla pattuglia di deputati di FI, come avrebbe voluto la logica, ma alla stella dell'estrema destra europea, Marine Le Pen.
Conferenza stampa congiunta alle 11, ma all'appuntamento la Le Pen non si è presentata. «Non doveva venire; ha solo prenotato la sala», dice imbarazzato Gramazio. Ma dall'entourage del leader del Front National filtra un'altra versione: «Certo che la Le Pen doveva andare»", spiega il suo portavoce Ludovic Dedain, «ha prenotato la sala e senza di lei la conferenza stampa non si è potuta tenere, ma ci sono state pressioni dai componenti italiani del Ppe per non farla. Noi siamo sempre disposti a parlare con le forze nazionaliste, che vengano da Berlusconi, dalla Lega o da Fratelli d'Italia».
13. EUROPEE - BETTINI VS. D'ALEMA
Ma. Ge. - Ospite in tv da Gigi Marzullo, ha confidato che il suo brano del momento è: "Io non mi sento italiano" di Giorgio Gaber. La passione di Goffredo Bettini per la Thailandia è nota, ma l'eterno regista della politica romana, stanco dell'Italia, ora ha in testa una nuova meta: l'Europa. Da mesi sta lavorando all'obiettivo: fare il capolista del Pd alle europee nella circoscrizione Centro. E lasciarsi alle spalle una lunga serie di operazioni fallite. Da Veltroni premier a Marino sindaco di Roma: «Uno dei miei più grandi errori», confessa ormai apertamente agli amici più cari.
Dopo aver dedicato la vita a fare il kingmaker degli altri, con l'aria di rottamazione che tira, Bettini ha deciso di pensare un po' a sé. L'uscita in libreria del suo dialogo con Ingrao, "Un sentimento tenace", è solo il viatico. Chiamata a raccolta, la vecchia segreteria romana del Pci è tornata a riunirsi nella sua casa di piazza Bologna, di proprietà della Fondazione Ds, o nella sede della sua associazione, Campo Democratico, dove Bettini prepara la ridiscesa in campo.
Dei fedelissimi di sempre, da Michele Meta a Maurizio Venafro, non manca nessuno. Mossa decisiva: la ricerca dell'asse con l'ex nemico Enrico Franceschini e il sostegno alla candidatura del franceschiniano Fabio Melilli, che come nuovo segretario del Lazio dovrebbe spianargli la strada alle europee. Lo spettro più grande una battaglia tra rottamati con D'Alema, che come lui pretende la rivincita europea.
14. SALVATE IL SOLDATO COTA
Ancora scottato dalla sconfitta in Sardegna, Silvio Berlusconi sta per presentare il suo candidato alla successione del decaduto governatore del centrodestra in Piemonte, Roberto Cota. Le primarie, da sempre invise al Cavaliere, si fanno in casa: sicché il nome di Guido Crosetto, che piace alla base destrorsa ma non all'uomo di Arcore, pare accantonato.
Salgono, invece, le quotazioni di Gilberto Pichetto Fratin, 60 anni, professore di ragioneria in aspettativa, vicepresidente della Regione e assessore al bilancio: un ex senatore vittima, alle politiche del 2013, della decisione del Pdl di paracadutare il futuro traditore Angelino Alfano proprio in Piemonte.
«Se mi vogliono sono pronto», dice, conscio delle scarse chance di vittoria contro l'ex sindaco torinese Sergio Chiamparino (Pd). E Cota, il leghista disarcionato e abbandonato dai suoi? Avrebbe chiesto inutilmente udienza sia a Forza Italia sia al Ncd di Alfano, magari per un cambio di squadra in tempo per le elezioni europee. Lui nega.F. F.
Goffredo Bettini Enzo Foschi e Goffredo Bettini IGNAZIO MARINO TWITTA FOTO CON PAOLO SORRENTINO logo lega nord Lucia Gramazio Niccol e Flaminia Orsini Monica Burato LAURA BOLDRINI FOTO LAPRESSE roberto cota Rosy Greco e Claudio Martelli Alessandro Cattaneo