LA CANNES DEI GIUSTI - GRANDI APPLAUSI E GRAN DIVERTIMENTO DA PARTE DEL PUBBLICO PER "EMILIA PEREZ", MELÓ CON MOLTI INSERTI CANTATI E BALLATI DAI PROTAGONISTI, COSTRUITO SUL CAMBIO DI SESSO DI UN FEROCE BOSS DEL NARCOTRAFFICO. ZOE SALDANA ILLUMINA OGNI SCENA, CARLOS/CARLA GASCON SEMBRA UN MISTO TRA ANNA LA ROSA E SERENA BORTONE VESTITE DA SCIURE DELLA BUONA SOCIETÀ MESSICANE. BELLO, OTTIMO PER LE SERATE AL CINEMA E IN FAMIGLIA, MA NIENTE DI DAVVERO ESALTANTE…
Marco Giusti per Dagospia
zoe saldana selena gomez karla sofia gascon emilia perez
Grandi applausi e gran divertimento da parte del pubblico per "Emilia Perez" il musical crime trans messicano diretto da Jacques Audiard con la spagnola Carla Sofia Gascon, Zoe Saldana e Selena Gomez.
Un melo, con molti inserti cantati e ballati dai protagoniti,costruito sul cambio di sesso di un feroce boss del narcotraffico, Manitas de Plata, appunto Carlos/Carla Gascon, che diventa una dama di beneficenza e mette addirittura in piedi una ong assieme alla sua avvocatessa, la Saldana, per scoprire che fine hanno i tanti desparecidos ammazzati dai criminali e tagliati in mille pezzi, ma non può trattenersi quando la moglie poco fedele, Selena Gomez, pazza di Gustavo, Edgardo Ramirez (per lui canta la già di culto My pussy hurts when I think of you), pensa di togliergli i figli.
red carpet di emilia perez cannes 2024
Con una storia così pazza e melodrammatico, con una Zoe Saldana che illumina ogni scena con la sua sola presenza e che esplode nei suoi numeri di ballo e di canto (è una grande attrice e il successo di Avatar l'ha troppo coperta), con UNA selena Gimez che torna cantante ci saremmo aspettati una regia meno tradizionale e più esplosiva. Ma Audiard non sembra che sia adattissimo al musical.
Inoltre Carlos/Carla Gascon ha presenza ma forse non il carisma del suo personaggio. Sembra un misto tra Anna La Rosa e Serena Bortone vestite da sciure della buona società messicane. Tutto questo non porta al film quel tipo di passione che la storia è l'idea di farne un musical crime trans proponeva.
Bello, ottimo per le serate al cinema e in famiglia, perfetto per la politica imprenditoriale di madame Salma Hayek in Pinault e per le ambizioni cinematografiche di Anthony Vaccarello, ambizioso direttore creativo di Saint Laurent ormai produttore, oltre a questo presenta a Cannes "Parthenope" e "The Shrouds", ma niente di davvero esaltantr. Anche se adoro tutti i numeri musicali di Zoe Saldana...
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