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SANREMO COPIONI! - L’AUTORE DEL BRANO DELLA CANZONE VINCITRICE DEL FESTIVAL E’…FRANKENSTEIN! GLI STADIO HANNO RIMESCOLATO PEZZI RIPRESI DA ALTRI BRANI: UN PIZZICO DI LUCIO BATTISTI, UN CUCCHIAIO DI DE GREGORI VERSIONE VASCO ROSSI, UNA MANCIATA DI LOREDANA BERTE’ E ENRICO RUGGERI - PIU' CHE UN PLAGIO, UN MISCHIONE SENZA ORIGINALITA'...
Dagoreport
“Un giorno di mi dirai” - con cui gli Stadio hanno vinto Sanremo 2016 - non scivola giù facilmente. Perché dentro ha fin troppi accordi già ascoltati, frullati in un unico grande mischione. Ci sono passaggi che ricordano molto “Generale” di De Gregori nella versione rockettara di Vasco Rossi: l’assolo di chitarra equivale al ritornello degli Stadio. Preciso, uguale.
Si può ascoltare al minuto 2:57
In realtà quella parte c’è anche nella versione originale del brano cantato da Francesco De Gregori, ma è più lenta e suonata al pianoforte. L’idea di “doppiare” quelle note con la voce credo sia proprio di Vasco Rossi, che tra l’altro è grande sostenitore degli Stadio. E di sicuro non se la prenderà per la scopiazzatura.
Inoltre l’attacco della canzone “Un giorno mi dirai” ricorda un po’ “Il mio canto libero” di Lucio Battisti e un po’ “il mare d’inverno” di Loredana Berté e Enrico Ruggeri. Più che un plagio, un puzzle di canzoniere italiano senza originalità.
Ormai anche quando il plagio è evidente il compositore è in buonafede, perché i software di gestione permetterebbero di apportare tutte le modifiche necessarie al pezzo per evitare grande. Perciò il vero plagio sta laddove non l’artista non se ne accorge. E gli Stadio, di tutto questo Frankenstein musicale, non hanno avuto nessun sentore? Ah, saperlo…