elodie marcella bella joan thiele - carlo conti

CARLO CONTI, SICURO DI AVER SCELTO I 30 ARTISTI SENZA LE PRESSIONI DELLE MAJOR? - L'ANALISI DI MICHELE MONINA: "A SANREMO UNDICI BIG SONO DELLA WARNER, NOVE DELLA SONY, SEI DELLA UNIVERSAL E RESTANO FUORI GIUSTO QUATTRO NOMI" - IL CASO DI SHABLO, A CAPO DELLA THAURUS, ETICHETTA CHE FUNGE ANCHE DA AGENZIA DI MANAGEMENT, IN GARA IN COMPAGNIA DI UN SUO “ASSISTITO”, GUÈ, MA ANCHE CONTRO UN SUO ASSISTITO, RKOMI" – ELODIE VA AL FESTIVAL ANCHE PER PIAZZARE QUALCHE BIGLIETTO IN PREVENDITA VISTO CHE STA FATICANDO A FAR DECOLLARE I SUOI LIVE A SAN SIRO E ALL’OLIMPICO

Michele Monina per mowmag.com - Estratti

 

CARLO CONTI ANNUNCIA I BIG DI SANREMO AL TG1

Facendo di conto, undici Big sono della Warner, nove della Sony, sei della Universal e restano fuori giusto quattro nomi, le cosiddette briciole.

 

Nell’ecumenicità di Carlo Conti, con un cast in apparenza equilibrato, più che negli ultimi Festival di Amadeus, a godere restano sempre quattro gatti che hanno in mano un po’ tutta la filiera musicale italiana.

 

A noi non rimane che aspettare di sapere chi ha scritto cosa e per chi per poter allargare questa “tavola di Mendeleev” del prossimo Sanremo. Ma intanto eccoli nel dettaglio…

 

 

achille lauro

Anche quest’anno la Warner veste i panni del leone, intendendo con questo animale il Re della Foresta, sia chiaro. Ha, tra scuderia e licenze, undici artisti su trenta. Non male. Nello specifico sono Achille Lauro, fresco vincitore con i Patagarri dell’ultima edizione di X Factor, a sua volta della Warner, ah, no, scusate, la finale si tiene giovedì, quindi Achille Lauro, Rose Villain, Clara, Irama, Fedez, Sarah Toscano, The Kolors, i ritornati Modà, in Warner ma anche di nuovo affiancati da RTL 102.5 dopo qualche anno di epurazione, e poi Coma Cose, Serena Brancale e Massimo Ranieri in licenza.

 

Due gradini sotto, nel senso di in gara con nove artisti è la Sony di Andrea Rosi, fino a qualche tempo fa capo anche di quel Pico Cibelli che ora guida la Warner, ben accompagnato da Gianluca Guido e un buon 80% del team che appunto lavorava per il colosso giapponese. Per Sony abbiamo Olly, Francesca Michielin, Noemi, Bresh, Gaia, Rocco Hunt, Emis Killa, la new entry Joan Thiele, pupilla dell’A&R Sara Potente, e infine sua maestà Giorgia.

 

CARLO CONTI ANNUNCIA I BIG DI SANREMO AL TG1

La parte del fanalino di coda, parlo di major, la incarna la Universal, fino a qualche tempo fa regina incontrastata del mercato. Sei gli artisti in gara. Nello specifico la vincitrice annunciata Elodie, Tony Effe, Brunori Sas, Shablo in compagnia di Guè, Joshua e Tormento, Rkomi e Willie Peyote. In pratica la quota rap è tutta qui. Facendo di conto, undici la Warner, nove la Sony, sei la Universal, restano fuori giusti giusti quattro nomi, le cosiddette briciole.

 

Nomi che vanno ovviamente alle indipendenti, cara grazia. Nello specifico parliamo di Francesco Gabbani e Marcella Bella, artisti della BMG (che in Italia non viene considerata major in quanto costola di BMG edizioni), Lucio Corsi, che è accasato alla Sugar, e poi Simone Cristicchi, che dovrebbe approdare in riviera con Dueffel Music.

 

dj shablo a miami

Sul fronte management, tanto per allargare lo sguardo, sembra improbabile che quest’anno per il terzo di fila la vittoria vada a LaTarma, che poi sarà Marta Donà, vincitrice nel 2023 con Marco Mengoni e l’anno scorso con Angelina Mango.

 

Quest’anno in gara ha la sola Francesca Michielin, non esattamente la principale candidata alla vittoria, ma credo si possa accontentare di aver piazzato il suo Alessandro Cattelan sia a condurre Sanremo Giovani che il DopoFestival. Curioso invece il caso di Shablo, a capo della Thaurus, etichetta che funge anche da agenzia di managment, in gara in compagnia di un suo “assistito”, Guè, ma anche contro un suo assistito, Rkomi.

 

Sempre lui sta dietro Sfera Ebbasta, escluso da Carlo Conti (che così facendo ha spezzato la catena di artisti più venduti nell’anno precedente che arrivano all’Ariston, catena iniziata da Rkomi, e poi proseguita da Blanco, Lazza e infine Geolier, è Sfera infatti, di poco su Anna, che dovrebbe vincere la corona d’alloro del più venduto nel 2024) e non proprio felice del fatto, stando al dito medio esibito sui social e diretto proprio al direttore artistico. Fa piacere sapere che, tra tanti colossi, c’è anche l’ottimo Matteo Zanobini, che stavolta porta a Sanremo due artisti di razza come Brunori Sas e Lucio Corsi, guardare alla qualità a volte ripaga della fatica del muoversi tra giganti che sembrano d’argilla, ma in realtà son fatti d’altro.

 

carlo conti

Continuando a guardare alle agenzie di management, quindi, la Eclectic Music Group di Stefano Clessi, invece, ci fa sapere fonte social di avere otto artisti in gara: Achille Lauro, Giorgia, Irama, Noemi, Clara, Elodie, Rocco Hunt e Francesca Michielin. È risaputo che la Eclectic sia legata da accordo di management con Lauro, e dopo lo scazzo con Rkomi, immaginiamo dovuto al non esaltante successo dell’album condiviso, anche con Irama, per gli altri, a occhio, si tratta di una faccenda editoriale, avendo nel mentre sia Blanco che il suo storico producer Michelangelo fatto sapere di avere ben tre brani a loro firma in gara al Festival, ivi compreso quello di Giorgia, sul quale c’è grande attesa e curiosità.

elodie

 

Sul fronte live, invece, perché ovviamente a Sanremo ci si va anche per piazzare qualche biglietto in prevendita, vedi presenza scontata di Elodie, che sta faticando a far decollare i suoi San Siro e Olimpico, a dominare incontrastato è Eventim, multinazionale tedesca che controlla le italiane Friends and Partners e Magellano di Ferdinando Salzano e Vivo Concerti di Clemente Zard. La spartizione dei pani e dei pesci va prevalentemente a quest’ultimo, che ha in gara Brunori Sas, Elodie, Emis Killa, Fedez, Francesca Michielin, Gaia, Guè, Irama, i Modà, di ritorno a San Siro nell’estate 2025, e Tony Effe. Seguito a ruota da Salzano che porta all’Ariston con Friends and Partners Achille Lauro, Giorgia, Noemi, e con Magellano concerti ha Olly, altro papabile alla vittoria, stando ai rumors, Rose Villain e Willie Peyote. E sicuramente ce ne saremo dimenticato qualcuno.

 

(…)

 

elodieelodie nel video di feeling 8

 

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?