carlo lucarelli

“VORREI TORNARE A RACCONTARE I MISTERI D’ITALIA: PRIMA MI INTERESSAVANO GLI ATTENTATI, LE BOMBE, I MORTI. OGGI SEGUIREI I SOLDI, LA FINANZA E ALTRE MORTI, CIVILI O POLITICHE, CHE SAREBBE BENE ANALIZZARE” – CARLO LUCARELLI: “PER SVELARE I SEGRETI D’ITALIA NON BASTA DESECRETARE. OCCORRONO INTELLETTUALI, STORICI E NARRATORI CHE SAPPIANO POI RICOSTRUIRE QUELL’IMMAGINARIO” – IL BISNONNO MEUCCI, LA GIOVENTU’ PUNK, LA MOGLIE ERITREA CONOSCIUTA GRAZIE A FABIO FAZIO E IL RITORNO IN TV SU “SKY ARTE” CON “LA NAVE DEI FOLLI”

Da open.online - Estratti

carlo lucarelli

Lo scrittore Carlo Lucarelli torna in tv con La nave dei folli in onda su Sky Arte e Now dal 20 gennaio. E in un’intervista a La Stampa dice: «Ci interessava riflettere sul concetto di pazzia attraverso esempi concreti. Pazzo è considerato chi fa cose strane, ma in modo estremo. È un concetto all’apparenza semplice che va però elaborato e che è cambiano nel corso dei secoli. Alcuni che vennero trattati da folli, oggi si sa che non lo erano affatto, però del mondo avevano una diversa visione e conflittuale. Ecco: noi abbiamo scelto persone di quella visione hanno subito le ripercussioni. Se esce dalle convenzioni, anche il genio rischia di essere annoverato tra loro. Non tutti però sono genio e sregolatezza».

carlo lucarelli 8

 

Lo scrittore dei segreti

Nell’intervista rilasciata ad Adriana Marmiroli Lucarelli dice che dei suoi misteri e segreti oggi amerebbe «riprendere alcuni di quelli che ho già raccontato perché nel frattempo sono successe molte cose, fatti passi avanti, celebrati processi: la strage di Bologna, Ustica, i cosiddetti “misteri di mafia”. Allora li raccontavo in modo ancora investigativo e nebbioso, oggi avrei più certezze». E spiega: «Allora mi interessavano gli attentati, le bombe, i morti. Oggi direi i soldi, la finanza: con meno cadaveri ma sempre molte morti, civili o politiche, che sarebbe bene analizzare».

 

carlo lucarelli 7

 

Per svelare qualche mistero «non basta desecretare. Per prima cosa dovremmo trovarli quegli armadi e quei cassetti. In ogni caso, ammesso che venga tolto il segreto di Stato e che arrivino ricercatori ad aprirli e a divulgarli, non basterebbero le liste di dati e fatti. Occorrono intellettuali, storici e narratori che sappiano poi ricostruire quell’immaginario. Non basta arrivare a un processo. Persone e fatti devono essere fatti rivivere. Poi, certo, di materiale ce ne sarebbe tanto. Ma appunto: mai stato desecretato».

 

Discendente di Meucci

carlo lucarelli 6

Lucarelli è discendente dell’inventore del telefono Meucci: «Era bisnonno di mia nonna, che era una Meucci. Non c’entro niente invece con i Manzoni, che pure fan parte della mia famiglia per via indiretta: lo era infatti Gaetano, secondo marito di mia madre, del ramo nobile dei Manzoni-Borghesi di Lucca con cui era imparentato Alessandro, ramo cadetto. Insomma, parentela acquisita. Nessun dna letterario in transito neppure lontanamente».

 

E ha avuto una gioventù punk: «Forse non più lo spirito ribelle, ma mi piace ancora quel mondo: il punk non invecchia mai. La loro musica, quello che viene definito “fracasso” da chi non sa, continuo ad ascoltarla. È sempre tempo di punk: alla fase distruttiva segue sempre quella che mette le basi per costruire. Dopo i Sex Pistols seguono sempre i Clash. Magari quello che una volta avresti chiamato punk ora lo chiami in altro modo, ma ne ha lo spirito.

 

carlo lucarelli 4

(…)

Sulla politica, oggi dice: «sono cresciuto negli anni dell’equilibrio del terrore atomico senza averne mai paura. L’ho scoperta ora che ci sono loro. Ma viviamo a Mordano, chi mai ci bombarderà… Poi c’è il cambiamento climatico: mi preoccupa, ma mi consola pensare che la loro generazione sia più in gamba della nostra e forse riuscirà a salvare davvero il Pianeta». E spiega che fu Fazio a favorire l’incontro con sua moglie:

 

«Andai a Che tempo che fa a presentare il mio libro sull’Eritrea, L’ottava vibrazione. Mi misero in un hotel di lusso. Al desk lavorava questa ragazza di origini eritree che mi riconobbe e mi chiese se ero io quello che aveva scritto del suo Paese. Iniziò tutto così. A un certo punto della nostra storia le dissi che non mi sarei mai sposato, non avrei avuto figli e neppure convissuto. Mi prende ancora in giro… Evidentemente il proposito era ferreo solo a parole».

carlo lucarelli 5carlo lucarelli 3carlo lucarelli 2carlo lucarelli 15carlo lucarelli 13carlo lucarelli 1carlo lucarelli

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”