'CAST' E PURE - SAPETE PERCHE' WEINSTEIN DIEDE AD ASIA ARGENTO IL RUOLO DI PROTAGONISTA DI 'B MONKEY'? PERCHÉ L’ATTRICE GIÀ INGAGGIATA ‘NON ERA SCOPABILE’ SECONDO IL PRODUTTORE PORCELLONE - LO RIVELA IL REGISTA MICHAEL CATON-JONES, CHE FU LICENZIATO PER AVER DIFESO SOPHIE OKONEDO. RACCONTÒ TUTTO A ‘VARIETY’ NEL 1998: 'NON SCELGO IL CAST A SECONDA DELLE EREZIONI DI HARVEY' MA ALLA RIVISTA GLI RISERO DIETRO - QUELLO ERA IL FILM CHE STAVA PROMUOVENDO LA ARGENTO QUANDO FU ASSALITA DA HARVEY
Claudia Rosenbaum per “Buzzfeed”
Il regista Michael Caton-Jones ha raccontato che il motivo per cui fu licenziato dal film ‘B.Monkey’ del 1998 non erano le divergenze creative, come fu detto all’epoca, ma il fatto che Harvey Weinstein non ritenesse l’attrice protagonista "scopabile". Il ruolo così passò da Sophie Okonedo ad Asia Argento, una delle tante donne che accusano il produttore di stupro e molestie sessuali.
Caton-Jones incontrò Weinstein nel 1989, mentre dirigeva il film ‘Scandal’ e la Miramax si occupava della distribuzione. Weinstein però si vedeva sul set solo quando si giravano le scene di sesso. Quasi dieci anni dopo Caton-Jones rincontrò il mogul che produceva ‘B. Monkey’, e, dopo molti provini, il regista scelse Sophie Okonedo: «L’accordo era che la protagonista dovesse essere una sconosciuta. Provinammo un centinaio di ragazze e alla fine decisi che Sophie sarebbe stata perfetta per la parte».
Ma Weinstein doveva dare l’approvazione, così regista e attrice volarono in California, incontrarono il produttore al ‘Peninsula Hotel’ di Beverly Hills, e cominciarono i guai: «Harvey continuava a dirmi 'Pensi che sia scopabile?'. Quello era sempre al centro della questione. Gli ho risposto 'Harvey, è la migliore attrice per la parte'. E iniziammo a discutere. E' stato solo quando gli ho detto 'Non rovinare il casting di questo film perché vuoi andarci a letto' che ha perso le staffe».
Il regista andò a calmarsi in stanza, al ritorno nella camera di Weinstein, ‘Variety’ già telefonava per sapere perché non si sarebbe più occupato lui del film: «Ero furioso…dissi alla rivista che non sceglievo il cast a seconda dell’erezione di Weinstein. Risposero con una risata».
Chet Mehta, portavoce di ‘Variety’, replica che non commenterà decisioni editoriali prese vent’anni fa. Fatto sta che dopo la discussione in hotel, Weinstein elesse Michael Radford a nuovo regista e Asia Argento fu scelta come protagonista: «Sophie Okonedo non era scopabile e questo è quanto. Si trovi qualcuna che lo sia».
La Argento ha detto al “New Yorker” che dopo l’aggressione iniziale in Francia, proprio nel periodo in cui stava per essere distribuito ‘B. Monkey’, si arrese a Weinstein ed ebbe una relazione sessuale consensuale con lui nei successivi cinque anni. Sentiva di dover fare sesso con lui, altrimenti avrebbe fatto deragliare la sua carriera.
Continua Caton-Jones: «Fui l’unico stupido che si alzò e lo mandò al diavolo. Lo mandai affanculo ed ottenni il sostegno di tanta gente per averlo fatto. Ma non feci il film, perciò vinse lui». Molta gente ha dichiarato pubblicamente di non sapere nulla delle molestie: «Chi non lo sapeva, non voleva saperlo. E’ come la Germania durante la Seconda Guerra Mondiale: mai vista così tanta gente ignara. Bastava passare cinque minuti con Harvey per capire la sua natura. Non era uno che tentava di nasconderla».