amadeus cecchetto

“A RADIO DEEJAY C’ERA UN CLIMA DA CAFFE’ LETTERARIO FRANCESE. AMADEUS? ME LO PRESENTO’ SALVETTI, LO ASSUNSI PERCHÉ MI MENTÌ" – CLAUDIO CECCHETTO MEMORIES: “MI DISSE CHE AVEVA CASA A MILANO MA NON ERA VERO, SI ALZAVA PRESTO OGNI MATTINA PER VENIRE IN TRENO DA VERONA” – IL TALENT SCOUT DI FIORELLO E JOVA ALLA VIGILIA DEI 70 ANNI PENSA A CANDIDARSI SINDACO A RICCIONE: "A GIUGNO CI SARANNO LE ELEZIONI. LA MIA QUALITÀ? SO ASCOLTARE LA GENTE”

Matteo Sorio per https://corrieredelveneto.corriere.it/

 

 

amadeus cecchetto

«Amadeus? È anche lui figlio di un ambiente del tipo “caffè letterario francese”, dove gli artisti s’incontravano e, scambiandosi opinioni ed esperienze, crescevano insieme». Creatore di quell’ambiente: Claudio Cecchetto, il talent scout per eccellenza. Nativo di Ceggia, Venezia, classe ’52, Cecchetto vuol dire Jovanotti, Fiorello, Jerry Scotti e tutto il resto di un lungo, affollatissimo elenco di personaggi dello spettacolo: non parleremmo del Sanremo 2022 di Amadeus, il più visto dal ’97, senza Cecchetto e quell’incontro di tanti anni fa, in Arena, con un giovane disc jockey veronese armato di biglietto da visita in formato audiocassetta.

 

Alla fine, Cecchetto, possiamo dire che Amadeus nasce da quell’audiocassetta…

«Me lo ricordo bene, stavo presentando il Festivalbar, Salvetti mi disse di questo ragazzo di Verona. “Sembra simpatico”, mi fa. Così ho conosciuto Amadeus e l’ho convocato a Radio Deejay. Lì c’è la storia abbastanza nota della bugia…».

 

Quella dell’alloggio?

claudio cecchetto

«Sì. Pensavo avesse problemi a trasferirsi a Milano. Lui però disse che aveva già un posto dove dormire perché lavorava spesso in città. Dopo un mese mi confidò che si alzava presto ogni mattina per venire in treno da Verona. Una bugia detta per non crearci problemi: mi fece capire che ci teneva».

 

La Rai vorrebbe Amadeus anche a Sanremo 2023, quarto festival di fila: come ne spiega il successo?

«I miei ragazzi sono cresciuti in un ambiente dove sono riusciti a esprimersi al massimo, del tipo “caffè letterario francese” dove gli artisti si scambiavano opinioni ed esperienze. Penso a Fiorello, Jovanotti, Gerry Scotti… sono cresciuti insieme e vedo che tutti a loro modo hanno avuto un grande successo. E poi hanno fatto le cose con coscienza: ho scritto un libro che s’intitola “Il talento è un dono, il successo è un mestiere”, il concetto è quello lì…».

claudio cecchetto 1

 

CECCHETTO

Elvira Serra per il "Corriere della Sera"

 

Ad aprile compirà 70 anni.

 

«Vediamo se mi faranno il regalo...», scherza per telefono sulla sua imminente candidatura a sindaco di Riccione. «Stiamo ancora lavorando alla lista». Ma il nome c'è già: «Lista Civica Cecchetto».

 

E lo slogan pure: «Riccione, che spettacolo! Dove per spettacolo intendo la sua straordinaria bellezza, il mare, il cibo, le discoteche. Ora speriamo di tornare presto alla normalità, perché la musica sta a Riccione come il prosciutto a Parma».

 

Claudio Cecchetto non contiene il suo entusiasmo. Lo stesso con cui fece nascere l'«ennesima radio» davanti allo scetticismo di tutti, e quella radio era Deejay. Lo stesso con cui lanciò l'Aquafan trasmettendo da lì Deejay Beach , che andava in onda su Italia Uno. «Ricordo che dicevano: "Ma come si fa ad andare nelle piscine mentre dall'altra parte c'è il mare? E invece poi è diventato tutto un mondo, una community, un villaggio. Copiato ovunque».

albertino claudio cecchetto linus

 

Il talent scout più famoso d'Italia (Fiorello, Amadeus, Jovanotti, Gerry Scotti e tanti altri li ha scoperti lui, non Pippo Baudo) la settimana scorsa si è dimesso da consigliere comunale di Misano Adriatico per lanciarsi in una nuova avventura cinque chilometri più in là. «L'esperienza a Misano mi è servita, ho imparato a fare il candidato sindaco: ti rendi conto di cosa vuole la gente, impari ad ascoltarla».

 

Per Riccione, suo regno estivo di vacanza-lavoro dalla fine degli anni '70, non ha ancora un programma, ma qualche punto fermo sì.

claudio cecchetto jovanotti

«La città è un bel brand, famosissimo in tutta Italia, patria di mode e tendenze. Vorrei che diventasse anche un format, un punto di riferimento per le sue attività».

 

Cioè? «Tolte le questioni che riguardano l'amministrazione ordinaria, occorre vision . Mi piacerebbe, per esempio, sfruttare il lettering , come a New York, dove trovi la scritta ovunque appena esci fuori dall'hotel. Marcare il posto, insomma, che detto così uno non capisce molto perché le cose nuove sono difficili da raccontare. Pure trasferire d'estate a Riccione Radio Capital e Radio Deejay sembrava folle: tutte le altre emittenti andavano in vacanza e mandavano in onda i nastri registrati».

 

Altro obiettivo: destagionalizzare il flusso dei turisti.

claudio cecchetto gioca jouer

«Le persone devono poter venire anche in primavera, in autunno e d'inverno. L'importante è creare eventi che li facciano spostare».

Dritte su dove mangiare neanche le dà:

«Qui se non sai cucinare fallisci. E infatti sono tutti bravissimi. Io impazzisco per la piadina, ne mangerei 3-4 una dopo l'altra. Ma mia moglie (la scrittrice Mapi Danna, ndr ) mi tiene d'occhio: ho un debole per quella alla Nutella».

Si sono sposati a Riccione trent' anni fa, nella chiesa Mater Admirabilis. «Lunedì, per San Valentino, andremo insieme a messa per farci una nuova promessa».

claudio cecchetto linus albertino linus claudio cecchetto linus claudio cecchetto jovanotti 6726673 smallclaudio cecchetto claudio cecchetto gerry scotti radio deejayamadeus cecchettoamadeus claudio cecchetto rosario fiorello photo andrea arriga 612373cecchetto fiorelloamadeus fiorello cecchettoamadeus fiorello cecchetto cecchettoclaudio cecchettocecchettocecchettocecchettoclaudio cecchettoclaudio cecchetto gerry scotti radio deejay

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…