quo vado irreductible checco zalone

“QUO VADO”? IN FRANCIA! – L’INCARNAZIONE DELL’ITALIANO MEDIO, CHECCO ZALONE, DIVENTA PRODOTTO DI ESPORTAZIONE: ESCE NELLE SALE D’OLTRALPE “IRRÉDUCTIBLE”, REMAKE IN SALSA FRANCESE DEL FILM DI CHECCO – COME NELL’ORIGINALE IL PROTAGONISTA È UN DIPENDENTE PUBBLICO CHE VIVE NEL SUD DELLA FRANCIA, SENTE IL POSTO FISSO MINACCIATO DAI TAGLI DEL PERSONALE E SI FA MANDARE IN GIRO PER IL MONDO – LA SCENEGGIATURA, PERÒ, È STATA RISCRITTA. E TE CREDO: NESSUNO AVREBBE CAPITO LE BATTUTE DEL PUGLIESE ZALONE A PARIGI… - VIDEO

Danilo Ceccarelli per “La Stampa”

 

quo vado 3

Checco Zalone, incarnazione dell'italiano medio, diventa prodotto da esportazione e la domanda è: la sua comicità funzionerà anche in Francia? Lo scopriremo con Irréductible(Irriducibili), l'adattamento del celebre Quo Vado? che sarà proiettato in più di 600 sale d'oltralpe dal 29 giugno, già vincitore del Grand Prix della 25ima edizione del Festival International du Film de Comédie de l'Alpe d'Huez. A vestire i panni del comico pugliese c'è il collega Jérôme Commandeur, che oltre a interpretare Vincent, il protagonista, è anche regista e sceneggiatore.

 

irreductible 2

Come nell'originale, è la storia di un dipendente pubblico, che a differenza della calda provincia meridionale italiana vive e lavora a Limoges, nel Sud-Ovest della Francia. A un certo punto della sua tranquilla carriera si ritrova minacciato dai tagli al personale decisi da Parigi. Pur di non mollare il tanto amato posto fisso, Vincent si fa mandare in giro per il mondo dalla dirigente pubblica Isabelle Baillencourt, interpretata da Pascale Arbillot, che spera di convincerlo in questo modo ad abbandonare. Il periplo lo porta in vari angoli del mondo passando per la Groenlandia, l'equatore e la Svezia.

 

Nel cast spiccano altri grandi nomi del cinema francese come Christian Clavier e Gerard Depardieu che appare in un cameo. «Mi interessava avvicinare questa storia molto italiana a delle preoccupazioni che sono ancora attuali», ha spiegato Commandeur. Ma alla fine l'attore-regista l'ha trovata una specificità al suo film: «Parla del rapporto con le donne, del mix sociale, delle questioni ambientali. Cose diventate imprescindibili, essenziali in 10 anni». «Jerome è stato straordinario, innanzitutto perché ha origini italiane quindi ha saputo interpretare e leggere naturalmente il film di Checco nella maniera migliore. Conoscendo la lingua italiana ha poi colto tutte le sfumature», ha spiegato alla prima parigina Camilla Nesbitt, che ha prodotto il film con Pietro Valsecchi per Medset (filiale francese di Taodue film-Mediaset Group) con Snd. Ma come trasportare una comicità tipicamente italiana dall'altro lato delle Alpi?

quo vado 4

 

«Abbiamo leggi molto simili, il posto fisso esiste anche qui», ha detto Valsecchi. «È chiaro poi che le battute il ogni attore se le cuce addosso e le esprime. Non possiamo portare qui quelle di Zalone e metterle in bocca a Jerome. Per questo abbiamo scritto una sceneggiatura che Jerome ha indossato».

irreductible 4irreductible 1quo vado 1quo vado n06quo vado spot tv ufficiali del nuovo film di checco zaloneSONIA BERGAMASCO QUO VADOirreductible 3quo vado? 1checco zalone quo vado quo vado? 3quo vado? quo vado? quo vado 4quo vado 2

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…