stefano bolognini - matteo salvini - alexander pereira

CHE CI FACEVA IL SOVRINTENDENTE DELLA SCALA, ALEXANDER PEREIRA, ALLA FESTA DI COMPLEANNO DI MATTEO SALVINI, ORGANIZZATO DAGLI “AMICI DELLA LIRICA”? È ANDATO A CERCARE PROTEZIONE DALLA LEGA DOPO LE FURIBONDE REAZIONI DI BEPPE SALA E DEL MINISTRO BONISOLI PER L’IPOTESI DELL’INGRESSO DEI SAUDITI NEL CDA DELLA FONDAZIONE SCALA? AH, SAPERLO...

1 - DAGONEWS

STEFANO BOLOGNINI - MATTEO SALVINI - ALEXANDER PEREIRA

Che ci faceva il Sovrintendente della Scala, Alexander Pereira, alla festa di compleanno di Matteo Salvini, organizzato dagli “Amici della lirica”? È andato a cercare protezione dalla Lega dopo le furibonde reazioni di Beppe Sala e del ministro Bonisoli per l’ipotesi dell’ingresso dei sauditi nel Cda della Fondazione Scala? Anche Salvini non ne vuole sapere (“Ne possiamo fare a meno”) ma il segretario leghista, che di lirica e Scala non è un grande fan, potrebbe lasciarsi ammansire con l’intercessione, pro-Pereira, di Stefano Bolognini assessore alle politiche sociali della Lombardia…

 

2 - SAUDITI ALLA SCALA, SALVINI ALL' ATTACCO "POSSIAMO FARE A MENO DI LORO"

Alessandro Corica per “la Repubblica”

 

BEPPE SALA E ATTILIO FONTANA

«I sauditi alla Scala? Ne possiamo fare a meno». Il ministro degli Interni Matteo Salvini stronca l'ipotetica entrata dell' Arabia Saudita nel cda scaligero, come nuovo socio fondatore. Il giudizio del numero uno della Lega è arrivato ieri, a margine della scuola politica del Carroccio a Milano. Al culmine di una giornata durante la quale il sindaco milanese Beppe Sala e il governatore lombardo Attilio Fontana hanno ingaggiato un (nuovo) botta e riposta sul tempio della lirica milanese.

 

E durante la quale anche il ministro della Cultura Alberto Bonisoli è stato netto: «Il fatto che qualche straniero si interessi alle cose di casa nostra mi fa piacere e non penso si debba avere un atteggiamento di chiusura a prescindere, anzi. Quello che trovo inappropriato è il fatto che ci sia un governo all'interno di un cda di una fondazione».

BEPPE SALA E ATTILIO FONTANA

La polemica va avanti da giorni.

 

Da quando Repubblica ha anticipato la notizia che, durante il consiglio dello scorso 11 febbraio, il sovrintendente Alexander Pereira si è presentato alla riunione con un "bottino" ricco. Ovvero, l' entrata tra i soci del teatro di Riad, con un contributo da 15 milioni di euro: un buon modo per Pereira di trovare la via della riconferma oltre la scadenza del suo mandato, nel 2020.

 

il ministro alberto bonisoli (1)

Appena la notizia è diventata di dominio pubblico, le polemiche sono esplose. Fino appunto al botta e risposta tra il primo cittadino milanese (che, del cda della Scala, è il presidente) e il numero uno della Regione Lombardia ( che nel consiglio di amministrazione ha un suo rappresentante). «Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dice che non ne sapeva nulla - ha scritto ieri mattina su Facebook Sala - .

Presidente, ci spieghi una cosa. Visto che (è tutto verbalizzato) il cda della Scala dell' 11 febbraio ha discusso della questione e che la Regione ha una rappresentante nel cda, come faceva a non essere al corrente di una questione così delicata? Delle due l' una. O il suo rappresentante non ha compreso una comunicazione così importante e rilevante e non la avverte, e allora lo revochi immediatamente, oppure lei fa il furbo. Chissà».

 

loggione del teatro alla scala

Un attacco frontale. Al quale Fontana ha replicato a stretto giro, sempre online: « C'è chi guarda il dito e si dimentica la luna. E prova a distrarre dal fatto che non solo aveva seguito la cosa dall'inizio e passo dopo passo, ma che l'ingresso dei sauditi nel cda del teatro più importante del mondo evidentemente lo voleva e lo vuole». Sulla questione, si deciderà tra una settimana. Quando, lunedì prossimo, si riunirà il cda scaligero: «Esamineremo le carte, è inutile arrivare a conclusioni prima» , ha assicurato Sala.

 

Certo è che l' ipotesi che il governo di Riad possa entrare nel cda della Scala - «uno schiaffo ai diritti umani», secondo Antonio Panzeri, presidente della Commissione diritti umani del Parlamento europeo - non convince molti. In primis, lo stesso ministro della Cultura.

 

ALEXANDRE PEREIRA

Che dopo essersi tenuto alla larga dalla vicenda nei primi giorni - « C' è un consiglio autonomo nelle proprie scelte», ha ripetuto più volte - ieri ha spiegato come mai, dal punto di vista tecnico, l' ingresso dei sauditi « sarebbe inappropriato. Nel momento in cui c' è un consiglio di amministrazione di questo tipo e c' è un ente vigilante come il ministero, quest' ultimo può commissariare e per qualsiasi ragione il cda - ha sottolineato Bonisoli - . Ma se io mi trovo ad avere un esponente di un governo straniero e lo commissario, questo può ingenerare un incidente diplomatico. È una cosa che dobbiamo evitare».

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO