massimo galli e roberto burioni

CI LIBEREREMO PRIMA DEL COVID O DEGLI SCAZZI FRA VIROLOGI? GALLI SPARGE UN PO’ DI PESSIMISMO SOSTENENDO CHE LE VARIANTI POSSONO “BUCARE” I VACCINI E CHE ARRIVERÀ UNA QUARTA ONDATA TRA GIUGNO E LUGLIO. BURIONI GLI RISPONDE ALLA SUA MANIERA: “CAUTELA SÌ, SEMINARE IL PANICO SENZA BASI SCIENTIFICHE NO. E NON DITE ‘VOI SCIENZIATI FATE CONFUSIONE, OGNUNO DICE QUELLO CHE VUOLE’…” (MA NO, FIGURIAMOCI, È SOLO UN ANNO CHE ANDATE AVANTI COSÌ)

Lorenzo Mottola per “Libero Quotidiano

 

massimo galli 1

Massimo Galli è sicuramente uno dei più grandi virologi italiani, ma difficilmente passerà alla storia per il suo inguaribile ottimismo. Nelle ultime ore il direttore del reparto malattie infettive del Sacco ha rilasciato una serie di interviste su campagna vaccinale e chiusure che hanno riaperto le ostilità tra i vari fronti di virologi.

 

In particolare, Galli è convinto che con l'alleggerimento delle norme anti-Covid concesso da Mario Draghi l'Italia rischi grosso, addirittura l'arrivo di una nuova ondata, un «colpo di coda» della pandemia che potrebbe arrivare tra «giugno e luglio».

 

Questo perché ancora abbiamo pochi vaccini. E per di più, quelli che abbiamo rischiano di essere già obsoleti, inadatti ad affrontare le nuove varianti del Corona e insufficienti a raggiungere l'attesa immunità di gregge.

 

massimo galli

E su questa affermazione è scoppiata la bagarre: Roberto Burioni è arrivato ad accusare il collega di «seminare il panico» citando dati «senza alcuna base scientifica». Siamo ai ferri corti, alla faida dei professori, si salvi chi può.

 

Tutto è iniziato nel salotto della Gruber a La7 venerdì sera. «Il vaccino che abbiamo ora è ottimo per un virus che girava un anno fa in Cina», ha spiegato Galli, «attualmente il panorama si è molto variegato. Ciò rende difficile pensare all'immunità di gregge con l'attuale vaccino».

 

massimo galli scocciato a cartabianca

La spiegazione è ovvia: i prodotti di Pfizer, Moderna, AstraZeneca - oltre al russo Sputnik e al vaccino farlocco cinese, il Sinovac - sono stati tutti realizzati e testati sui ceppi "originali" del Covid. Ma ora la situazione è cambiata.

 

Contro alcune varianti, come quella nata in Sud Africa, l'efficacia del prodotto si abbassa di molto. Il che non significa che chi è stato immunizzato rischi comunque di finire in terapia intensiva o di morire, ma che potrebbe comunque contrarre il virus. E anche trasmetterlo.

 

MASSIMO GALLI

Il Covid, quindi, continuerebbe a circolare. Magari senza far danni, ma senza sparire del tutto. Forse mutando ancora. Per questo toccherà adattare ancora i vaccini (quelli prodotti con la nuova tecnologia a mRNA, ovvero Pfizer e Moderna, sono facilmente modificabili. AstraZeneca e gli altri meno) e rincorrere i nuovi tipi di virus.

 

Non è finita qui. Galli ieri ha rilasciato un'intervista all'Eco di Bergamo nella quale parla della possibilità di una ripresa dei contagi, che potrebbe verificarsi tra giugno e luglio. La ragione: «Le riaperture - spiega il virologo - sono avvenute in una situazione in cui molte infezioni erano in giro, non c'era un calo tale da stare tranquilli» e quindi «bisogna vedere se l’incremento dei vaccini, di certo non ai livelli di quelli britannici, sarà in grado di compensare le riaperture troppo precoci, almeno ai fini epidemiologici». Insomma, un disastro.

 

vaccino burioni

Prima di disperarsi, però, bisogna anche dare un'occhiata a quel che dice Burioni. Il medico del San Raffale su Twitter ha commentato le teorie di Galli pubblicando una serie di ricerche che confermano l'efficacia dei vaccini anche sulle varianti.

 

Nessuna di quest'ultime ha dimostrato di essere in grado di "bucare" i principali medicinali in circolazione. Per quanto riguarda il prodotto della Pfizer, poi, i test dimostrano che «ha un'efficacia del 100% nel prevenire la malattia grave da variante inglese o sudafricana (la più temuta).

 

 

massimo galli

Efficacia altissima anche nella protezione dall'infezione (90% variante inglese, 75% variante sudafricana)». Ultima sentenza: «Cautela sì, ma seminare il panico senza basi scientifiche no. Proprio no».

 

Allarme ingiustificato da parte di Galli? Ovviamente bisogna scegliere a quale virologo credere. Burioni, però, ha già una risposta anche su questo: «E non dite voi scienziati fate confusione, ognuno dice quello che vuole, perché io ho citato il lavoro del New England Journal of Medicine (una delle più importanti riviste scientifiche del pianeta, ndr) che supporta le mie affermazioni. Non mettete sullo stesso piano chi dice che 2+2 fa 5 e chi gli fa notare che invece fa 4». Galli la prenderà bene?

fabio fazio roberto burionimassimo galliMASSIMO GALLI 1ROBERTO BURIONIROBERTO BURIONIBURIONI LAZIOROBERTO BURIONIMASSIMO GALLImassimo galliMASSIMO GALLII VIROLOGIMASSIMO GALLI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…