IL CINEMA DEI GIUSTI - “I SEGRETI DI OSAGE COUNTY”: LE SCIURE DEL PARIOLI COUNTY SI DISPERANO PER MERYL STREEP CHE SI TOGLIE LA PARRUCCA MOSTRANDO I DANNI DELLA CHEMIO E INSEGUE LE PASTICCHE DA BRAVA DROGATA…

Marco Giusti per Dagospia

I segreti di Osage County di John Wells

Intanto deve fare caldo. Molto caldo. Diciamo un caldo soffocante alla Tennesse Williams. Poi si deve stare in un posto assurdo, a sud, ma va bene anche l'Oklahoma delle Grandi Pianure indiane, un paesaggio che entra prepotentemente nella storia. Poi ci devono essere dei segreti di famiglia che tutti sanno benissimo, ma che rivelano solo alla fine del film. Poi una serie di stronze, madri, figlie, zie, che ne hanno combinate di tutti i colori e che parlano in continuazione.

I maschi, padri, zii, figli, amanti e fidanzati, sono nulli o quasi. Si limitano, quando e se possono, a scopare, ma solo nei flashback. Non scordiamo infine qualche piatto tipico del posto, come il pesce-gatto fritto. In questo "I segreti di Osage County" che John Wells, già produttore di "E.R." e regista di "The Company Men", ha tratto dalla celebre commedie premio Pulitzer di Tracy Letts, lo stesso autore del geniale "Killer Joe", l'unico vero maschio della storia, il padre famiglia Beverly Westeon, interpretato dal grande Sam Shepard, ha visto bene di togliersi la vita dopo neanche cinque minuti di film.

Ha regalato una copia delle poesie di T.S.Eliot all'indiana, Mistu Upham, che ha assunto per curare la moglie Violet, una scatenata Meryl Streep da Oscar, malata di cancro alla bocca, ha dato qualche indicazione e si è tolto di mezzo con grazia. Le tre figlie dei due accorrono e si vivranno il funerale e la simpatica cena di famiglia successiva dove vengono a galla le grandi verità mai dette. Il dramma, e ovviamente il film, è tutto al femminile.

E vedrà protagonista Violet, forte, drogata, dilagante, insopportabile, sua sorella Mae, la notevole Margo Martindale, sposata col martire Charles, Chris Cooper, e madre del massacratissimo Little Carles, Benedict Cumberbacht, e poi le sue tre figlie, Barbara, Julia Roberts, la più simile a Violet, sposata ma separata con l'intellettuale Bill, Ewan McGregor, e madre della teenager Jean, Abigail Breslin, la svalvolata Karen, Juliette Lewis, che si presenta da Miami con un bel tomo in Ferrari, Steve, Dermot Mulroney, e la triste Ivy, Julianne Nicholson, che è rimasta a curare la mamma e sogna di scappare col cugino Little Charles.

Sceneggiato per lo schermo dallo stesso Tracy Letts, che aveva presentato con incredibile successo il dramma nel 2008 nel suo teatro di Chicago, lo Steppenwolf, il film non è molto di più che una buona versione cinematografica di una commedia che permette alle sue prime attrice di mettersi in gran luce e puntare all'Oscar. A cominciare da Meryl Streep e da Julia Roberts, che hanno grandi possibilità di vincerlo.

Ma sono brave tutte le attrici e anche gli attori maschi, pur se costretti a ruoli meno esplosivi. Wells non si permette di cambiare molto, anche se il finale, [non è uno spolier!] che sulla scena vedeva Meryl Streep solo in casa e la figlia Barbara uscire di scena, si spinge un po' di più a vedere dove sta andando la ragazza. Cosa che non ha convinto troppo l'autore.

Funziona benissimo, più che il meccanismo di rivelazioni alla Tennesse Williams, l'ambientazione nel Midwest, le grandi pianure dell'Oklahoma cantate anche da Woody Guthrie, e patria dello stesso Letts, che è nato a Tulsa, e vede la commedia come autobiografica, la presenza costante dei veri padroni di casa, gli indiani dell'Osage County, che vennero massacrati e cacciati non si capisce bene per cosa, visto che non c'è un personaggio che non voglia andarsene da lì. Notevole anche il confronto, molto interno alla letteratura americana, chiamate subito Leslie Fielder!, tra Meryl Streep, folle padrona di casa e l'indiana che l'accudisce.

Le sciure del Parioli County apprezzano e si disperano per Meryl Streep che si toglie la parrucca mostrando i danni della chemioterapia e insegue le sue pasticche da brava drogata, controllano le rughe della bella Julia Roberts, che si mostra invecchiata, ma brava attrice, la ciccia della zia Mae, la svagatezza di Juliette Lewis, che è favolosa come Karen. Per non parlare di Benedict Cumberbacht, grande attore inglese, grande Smaug nell'ultimo Hobbit, che si permette un ruolo di imbranato americano alla Dean Stockwell. Niente di geniale. Ma assolutamente da vedere in inglese. Già in sala.

 

JULIA ROBERTS E MERYL STREEP IN OSAGE COUNTY JULIA ROBERTS E MERYL STREEP AUGUST OSAGE COUNTY BENEDICT CUMBERBATCH E JULIENNE NICHOLSON IN OSAGE COUNTY AUGUST OSAGE COUNTY I SEGRETI DI OSAGE COUNTY i segreti di osage county

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…