IL CINEMA DEI GIUSTI - NON SOLO LO FAMO STRANISSIMO, MA LO FAMO ANCHE STRACULTISSIMO. SUBITO IL PREMIO STRACULT 2013 A "TULPA", GIALLO FUORI DI TESTA

Marco Giusti per Dagospia

Tulpa di Federico Zampaglione.

Non solo lo famo stranissimo, ma lo famo anche stracultissimo. Subito il premio Stracult 2013 a "Tulpa - Perdizioni mortali" di Federico Zampaglione, giallo fuori di testa o, se volete, sex-thriller fortemente e volutamente all'italiana che rivela sorprese non previste in questo finale di stagione dove ci arrivano i film meno regolari e fuori controllo, da "Holy Motors" a "Cha Cha Cha", non graditi dal nostro sistema cinematografico cosi' teso all'omologazione e alla netta divisione tra generi alti e bassi.

In qualche modo "Tulpa" e' un dito nell'occhio per una produzione che vuole solo commedie "carine" e film d'autori tutti uguali. E' irregolare sia per le scene di sangue, occhi che saltano, lavoretti di coltelli, che per le scene di sesso, che vedono la manager in carriera Lisa, una Claudia Gerini in formissima, che di giorno rispetta le regole del lavoro e la notte si scatena nel club privato Tulpa in situazioni di ogni tipo con uomini e donne in orge e orgette.

Uomini e donne che verrano massacrati il giorno dopo da un killer mascherato alla Bava-Argento come per punirli per aver fatto l'amore con lei. Ambientato all'Eur, come "Nina" della Fuksas, ma senza nuvole paterne e noie esistenziali, "Tulpa" si spinge ben più in la' della "Grande bellezza" o di film più autoriali nella rappresentazione di una Roma dei nostri giorni del tutto schiava dei propri vizi. Una Roma che esiste e che Zampaglione sa ricostruire benissimo. E lo fa con un candore piuttosto raro, accettabile qui solo perche' siamo in un film di genere, fatto di sesso e sangue, ma che sarebbe credo improponibile nelle commedie di Brizzi e Genovese o nei film di Garrone e Sorrentino.

Questo per dire che, con tutti i suoi difetti, a cominciare da dialoghi non sempre all'altezza, "Tulpa", osa toccare argomenti e situazioni realistiche delle notti romane ma tabu', di solito, per il nostro cinema. E, comunque, e' raro trovare in un film, anche se un po' pasticciato, una Claudia Gerini cosi' disponibile a ogni eccesso registico, gia' il manifesto col sederone di fuori che vediamo per le strade di Roma e' cultissimo, un ritratto cosi' reale delle notti sesso e coca della capitale, un viaggio nel sexy thriller italiano cosi' rispettoso, il soggetto e' firmato da Dardano Sacchetti, e una musica cosi' bella e importante che soffoca qualsiasi dialogo al punto da farne quasi un film muto.

Perfino le scene, quasi tremende, con un Michele Placido che gigioneggia in modo assurdo o quelle col guru misterioso, interpretato da Nuot Arquint, attore feticcio di Zampaglione, che se l'accomanna al Tulpa, perfino la ricostruzione in chiave argentiano della Michela Cescon, gia' musa di Garrone, diventano alla fine parti importanti di un film disperatamente imperdibile. Prodotto da Gerinu-Zampaglione-Cucinotta. In sala dal 20 giugno contro il nuovo Superman di Zack Snyder.

 

TULPA CLAUDIA GERINITULPA CLAUDIA GERINITULPA CLAUDIA GERINITULPA CLAUDIA GERINITULPA CLAUDIA GERINI

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO