claudia gerini

LO FAMO STRANO ‘STO CAMPIDOGLIO – LA BOMBA DI CLAUDIA GERINI: “VOLEVANO CANDIDARMI A SINDACO DI ROMA PER IL PD. NEL 2016 MI CHIESERO DI PENSARCI. MI DICEVANO CHE LA GENTE MI VOLEVA BENE, CHE SAPEVO COMUNICARE” - “SO FARE UN SACCO DI COSE DA MASCHIO. CORRO ANCHE GARE AMATORIALI IN AUTO E SOFFRO CHI GUIDA MALE. UNA NOTTE, DA RIMINI A ROMA…” – SONO SINGLE. IL BACIO AL PRINCIPE FABIO BORGHESE? E’ SOLO UN’AMICIZIA GIOCOSA" - LA BORDATA A ANDREA PRETI -E POI RIVELA IL SUO SOGNO….- VIDEO

 

Candida Morvillo per corriere.it

 

 

Ha mai pensato di fare politica?

claudia gerini

«Sì, ho pensato di fare il sindaco di Roma».

La rivelazione arriva quando Claudia Gerini racconta dell’onorificenza di Ufficiale della Repubblica ricevuta dal presidente Sergio Mattarella, per i meriti nel lavoro e per il suo impegno nel sociale, in particolare per i down e per l’associazione “L’arte nel cuore”, con cui ha partecipato al film Detective per caso. Stava raccontando che l’ha ringraziato con una lettera e che c’è un istinto, in lei, a usare la popolarità per trasmettere qualcosa di positivo. Da qui, la domanda di cui sopra.

 

 

claudia gerini fabio borghese

Seriamente voleva fare il sindaco?

Nel 2016, quando si sono candidati Virginia Raggi, Roberto Giachetti… Ho pensato che forse la gente poteva votarmi perché conosco questa città e la amo in modo spasmodico. Ci sono nata, ma l’ho anche scelta. Ci sono tornata, ogni volta, da Parigi, Los Angeles, Madrid.

 

Con quale partito ne ha parlato?

gerini barbareschi

Con il Pd. Sono stati loro a chiedermi “Ti piacerebbe? Che ne pensi?”. Poi, con Giachetti ho girato dei video per il partito, mi dicevano che la gente mi voleva bene, che sapevo comunicare.

 

Quante notti ci ha pensato su?

Ho accarezzato il sogno di scendere in battaglia, sapendo che avrei dovuto metterci tutto il mio tempo e le mie energie. Volevo studiare a fondo i trasporti pubblici, la manutenzione del verde, la valorizzazione delle opere d’arte, i cantieri bloccati… Volevo curare Roma, ripulirla, incoraggiare gli investitori…».

 

Barbareschi e Gerini - Dolce roma

Crede davvero che il Pd avrebbe dato spazio a un’esterna?

Non lo so. Non siamo arrivati a quel punto di confronto.

 

claudia gerini (2)

Perché no?

So di avere idee troppo naïve. Penso ancora alla politica come a un modo di aiutare la gente a vivere meglio, ma mi chiedo se non sia invece una ragnatela in cui è impossibile non restare impigliati. Altrimenti, non si capisce perché anche chi ha le migliori intenzioni non risolve i problemi… E avrei dovuto lasciare il cinema. Poi, tutti i film chi li fa? Scherzo, ovviamente. Però, insomma, avrei dovuto cambiare vita, mi sarebbero mancati i set, i personaggi, il teatro, tutto quello che è la mia casa.

 

Oggi che vive la Roma di Virginia Raggi si è pentita?

No, però penso ancora che, da sindaco, saprei guardare l’equità, la giustizia, e che i soldi ci sarebbero se qualcuno non li rubasse. Tuttavia, ora, se c’è una cosa nuova che mi stimolerebbe, è dirigere un film.

 

carlo verdone e claudia gerini

 

 

Claudia Gerini, 47 anni, fa cinema da quando, nell’87, esordì in Roba da ricchi di Sergio Corbucci. È stata la musa di Carlo Verdone e l’icona della romanità in tanti film, in Viaggi di nozze, in Sono pazzo di Iris Blond. Ha alle spalle oltre 50 ruoli e questa è una fase piena più che mai. Il 4 aprile è uscito Dolce Roma, di Fabio Resinaro. Su Fox Crime, conduce Amore e altri rimedi. Il 30 aprile esce Non sono un assassino di Andrea Zaccariello con Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Edoardo Pesce, in cui fa una pubblico ministero «così stanca che è svociata, quasi afona, preoccupata di non incolpare un innocente».

 

claudia gerini (3)

Dal 30 maggio, in sala, sarà la protagonista di A mano disarmata, il film di Claudio Bonivento in cui interpreta Federica Angeli, la giornalista di Repubblica finita sotto scorta per le inchieste sulla criminalità organizzata a Ostia. In queste settimane, sta girando Hammamet di Gianni Amelio, con Pierfrancesco Favino che fa Bettino Craxi. Dopo, tornerà in teatro con il concerto-spettacolo Qualche estate fa. In tutto ciò, resta – parole sue – una «mamma figliona», sempre attaccata a Rosa, 15 anni, avuta dell’ex marito Alessandro Enginoli, e Linda, 9, avuta dall’ex compagno, il musicista Federico Zampaglione.

 

claudia gerini

Momento pieno. Quanto spazio riesce a trovare per sé?

Non mi lamento, riesco sempre ad essere prima madre, sorella, figlia. E comunque, odio il lamento come stile di vita. So di essere fortunata, amo i set, ci sono cresciuta, faccio un lavoro bellissimo, anche se non ho tutti i privilegi che la gente immagina. Al Festival di Cannes, è come essere Cenerentola: Valentino mi dà un vestito, Chopard dei gioielli magnifici, ma poi le scarpe le devi ridare, il vestito pure, il bodyguard ti tallona per riavere la collana. E si torna alla vita vera, dove faccio la spesa o buco una gomma e la cambio.

claudia gerini

 

 

Sa cambiare una gomma?

So fare un sacco di cose da maschio. Corro anche gare amatoriali in auto. In pista, ho appena provato una Lamborghini, un giocattolone bellissimo. Amo guidare veloce e soffro chi guida male. Una notte, da Rimini a Roma, l’autista mi sembrava insicuro, scattoso. Gli ho detto: scenda, che guido io, le giuro che non lo dico al suo capo.

 

claudia gerini

In Dolce Roma, c’è il mondo dei produttori senza scrupoli e si sente tanta solitudine. È così il cinema?

Quello è un film con una immagine forte, un’altra faccia della Grande Bellezza. Io sono una donna ricca che ha sposato un istrionico Luca Barbareschi, produttore rampante sullo sfondo di una città dove tutti cercano un posto al sole. Nella realtà, il nostro cinema è fatto di tanti sottogruppi e io non vivo quella solitudine né quella spietatezza.

claudia gerini foto mezzelani gmt135

 

Anzi, con 65 colleghi, ci siamo uniti per lottare per un contratto nazionale, per la paga minima che non è prevista, per evitare che i giovani attori si debbano piegare a tutto. Si sta formando una coscienza di categoria. In passato, forse, c’era più competizione, o più divismo. C’erano Loren e Lollo. Adesso, si fa un film e, fra colleghe, alle cinque del mattino, sentiamo tutte la stessa tragedia di stare due ore al trucco.

claudia gerini 4

 

Come è stato, dopo Suburra, dove interpretava una cattiva, tornare a Ostia dalla parte dei buoni?

claudia gerini 1

A Ostia ho abitato da ragazzina, in una zona nuova, residenziale, bella. Andare in motorino sul lungomare era la libertà, mi legano a Ostia i ricordi delle spaghettate con gli amici la sera, del primo amore, del primo bacio.

 

La Ostia di A mano disarmata, invece, è diversa, cupa, però starci dalla parte del bene è stato interessante: ho conosciuto Federica Angeli e ho assorbito la sua forza come una spugna. Lei s’infiltrava, andava a cena coi malavitosi albanesi e nelle case di trafficanti di armi. Nella sua logica, era la cosa giusta da fare. A chi le chiedeva “Non hai pensato ai tuoi figli?”, rispondeva: “L’ho fatto proprio perché ho pensato ai figli”. Ed è rimasta ad abitare lì. Dice: sono i criminali che se ne devono andare.

 

Fra un set e l’altro, l’amore come va?

Sono single, ma spero di vivere altre esperienze. La vita di coppia mi piace, mi realizza. E ogni storia è un percorso attraverso il quale conoscere noi stessi. Bisogna anche imparare a non rifare gli stessi errori, è una cosa karmica: come se la vita ti ripresentasse lo stesso pattern (schema fisso, ndr) finché non superi il quadro.

carlo verdone e claudia gerini

 

 

 

Il suo pattern qual è?

Non essere perfettamente lucida rispetto al tema: rimango o giro pagina. È un po’ una caratteristica delle donne sentire la responsabilità di far funzionare la relazione, non spronare l’altro a cambiare, anzi, giustificarlo o dire “risolvo io”.

 

Come se ne esce?

claudia gerini

Capendo che non bisogna sacrificare noi stesse, capendo cosa ti nutre e cosa ti fa male. E che il senso della vita è cercare di essere felici costi quel che costi. Noi donne sappiamo sempre cosa fare, c’è una vocina che ce lo dice, poi a volte non la ascolti, cambi frequenza.

carlo verdone e claudia gerini

 

Perché non sempre ascoltiamo la vocina?

Forse perché non ci riteniamo all’altezza di essere felici. Perché da qualche parte pensiamo: non mi merito, non sono abbastanza magra, ricca, alta, intelligente…

 

È stata paparazzata mentre baciava il principe Fabio Borghese.

Lo conosco da anni, è un amico e un uomo pieno di qualità. Ci siamo frequentati, ma resta solo un’amicizia giocosa.

 

claudia gerini e andrea preti3

Il suo ultimo fidanzato, Andrea Preti, ha detto che ci è rimasto male per come è stato lasciato.

Uno che ci resta male non ne parla a tutti i giornali. Ora guardo avanti, aspetto l’incontro giusto, anche cercando di capire cosa non voglio in un uomo.

 

Che cosa non vuole in un uomo?

Evito i narcisi e gli egocentrici.

 

E che cosa cerca?

Un uomo di talento, ironico, impegnato nel lavoro, magari con figli, perché io lavoro tanto e sono mamma e ho bisogno di qualcuno che capisca. Ma non c’è ricetta che tenga, se non scatta qualcosa.

 

Che cosa?

claudia gerini (2)

Un clic, di cuore e di testa. Poi, dopo i 45 anni, sei un’anima più grande e, in amore, cerchi di più la dimensione spirituale.

 

 

 

 

carlo verdone e claudia geriniverdone gerini sono pazzo di iris blondclaudia gerini paola cortellesi sonia bergamasco valeria golino vittoria mezzogiorno jasmine trinca isabella ragoneseclaudia gerini col padre (2)claudia geriniclaudia geriniclaudia geriniCLAUDIA GERINI LAPDANCEmassimo ghini claudia geriniCLAUDIA GERINIclaudia gerini a belve di francesca fagnani 4franco pesci con la moglie veronica e claudia gerinicarlo verdone e claudia geriniclaudia gerini con il premio virna lisiandrea preti claudia gerini 6claudia gerini (2)

 

TORNATORE E CLAUDIA GERINIandrea preti claudia gerini 7claudia gerini su playboyCLAUDIA GERINIclaudia gerini verdoneclaudia gerini e nancy brilliclaudia gerini nancy brilliclaudia gerini (1)ugo brachetti peretti claudia gerinigeriniclaudia gerini verdoneclaudia gerini claudia gerini con shlomoclaudia gerini balla con i mucca dancevalentina cervi sabrina impacciatore claudia gerinivalentina cervi sabrina impacciatore claudia geriniclaudia geriniclaudia gerini al festival di venezia 2017claudia gerini (3)

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO