rupert murdoch

COLPO DA “SQUALO” - DUE MESI DOPO IL DIVORZIO DALLA QUARTA MOGLIE, IL MAGNATE AUSTRALIANO RUPERT MURDOCH STA PENSANDO DI LANCIARE UN’UNIONE DI FATTO: QUELLA TRA LA NEWS CORP (CHE PUBBLICA IL WALL STREET JOURNAL, IL NEW YORK POST E IL SUN) E FOX PER SFIDARE I GIGANTI DELLO STREAMING - LE DUE SOCIETÀ ERANO STATE SCORPORATE NEL 2013. OGGI LA FAMIGLIA DETIENE IL 42 PER CENTO DI FOX CORP E IL 39 DI NEWS CORP – I GUAI DI FOX NEWS ALLE PRESE CON…

Massimo Basile per repubblica.it

 

 

rupert murdoch e i figli 1

Due mesi dopo il divorzio dalla quarta moglie, il magnate australiano Repert Murdoch sta pensando a lanciare un’unione di fatto: quella tra la News Corp., che pubblica il Wall Street Journal, il New York Post e il Sun, e Fox Corp., la compagnia madre di Fox News e Fox Sports. L’obiettivo è contrastare sul mercato i tre giganti dell’intrattenimento: Amazon, Disney e Netflix. La famiglia Murdoch detiene il 42 per cento di azioni di Fox Corp e il 39 di News Corp.

 

La fusione farebbe dell’impero Murdoch di nuovo un monolite della finanza con più di cento tra testate, case editrici, network ma anche società immobiliari, per un valore complessivo di circa 26 miliardi, sommando i 17 di quello di Fox e i 9 di News. In realtà, più che una clamorosa unione delle due compagnie newyorkesi, sarebbe una inattesa ‘reunion’, perché News Corp e Fox Corp facevano parte della stessa corporation fino al 2013, prima di essere separate dal miliardario, travolto dallo scandalo che aveva visto alcuni giornalisti del quotidiano News of the World (ormai scomparso), coinvolti in un imbarazzante lavoro di hackeraggio di telefonini e indirizzi di posta elettronica di alcuni personaggi pubblici.

 

 

I guai per Fox News

jerry hall rupert murdoch 5

Murdoch corse ai ripari e scorporò il suo impero per paura che il caso finisse per spazzare via tutto. Non che il momento attuale sia meno carico di problemi: il gruppo della rete conservatrice Fox News si trova alle prese con una richiesta danni di più di quattro miliardi di dollari, avanzata da due società di software, Smartmatic e Dominion, accusate pubblicamente di aver manipolato i risultati elettorali delle presidenziali americane del 2020. Nonostante l’età, 91 anni, e sette decadi da imprenditore, il miliardario continua a essere mosso da una frenesia affaristica: appena tre anni fa aveva venduto a Disney per più di 70 miliardi di dollari gran parte della 21st Century Fox, che includeva la rete Fx e il gruppo National Geographic.

 

Thomson (News Corp.) apre ma resta cauto: "Non state ancora prese decisioni"

Rupert Murdoch

L’anno dopo Murdoch era entrato in collisione con il figlio James, che aveva lasciato gli affari di famiglia per “differenza di vedute riguardo la linea editoriale”, sempre più inclinata verso il trumpismo e l’estrema destra. News Corp non ha confermato ufficialmente l’ipotesi. Entrambe le compagnie non hanno aggiunto dettagli, ma sulla consistenza della notizia non sembrano esserci dubbi, visto che a darla per prima, in esclusiva, è stato il Wall Street Journal, il giornale finanziario di famiglia, che ha parlato di “discussioni in una fase iniziale”.

 

L’amministratore delegato di News Corp, Robert Thomson, ha confermato che la compagnia ha costituito una commissione speciale con il compito di analizzare l’idea di riunirsi a Fox Corp. “Non sono state ancora state prese decisioni - ha spiegato Thomson - e non possono esserci certezze che una transazione possa derivare dalle valutazioni che saranno fatte”.

Rupert MurdochRupert MurdochSTOP THE INSANITY - IL NEW YORK POST DI MURDOCH ABBANDONA TRUMPmurdoch min 1rupert murdoch e i figli 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...