paolo valenti - 90 minuto

COME DAGO-DIXIT, LA RAI HA DECISO DI ARCHIVIARE L’ERA DI NOVANTESIMO MINUTO – LA STORICA TRASMISSIONE RIMARRÀ IN ONDA IL SABATO E IL LUNEDÌ SERA, MA DOVRÀ SLOGGIARE DALLA STORICA COLLOCAZIONE DELLA DOMENICA POMERIGGIO – IL PROGRAMMA IDEATO 54 ANNI FA DA MAURIZIO BARENDSON E PAOLO VALENTI, CON LA SUA SIGLA ICONICA, RIMANE VITTIMA DELLA SERIE A IN FORMATO SPEZZATINO (E DELLA DECISIONE DELLA RAI DI NON COMPRARE PIÙ I DIRITTI)

 

 

 

 

Articoli correlati

LA RAI HA DECISO DI NON COMPRARE PIU I DIRITTI DELLE PARTITE DI SERIE A PER \'90ESIMO MINUTO\'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Luigi Panella per “la Repubblica”

 

90 minuto

 L’era della pay tv, del calcio spalmato in giorni e orari diversi, lo aveva già fatto diventare un pianerottolo, sia pur suggestivo, dell’immenso edificio del pianeta calcio e tv. Da oggi Novantesimo minuto vivrà solo di ricordi. La Rai lo terrà in piedi sabato e lunedì sera, ma della trasmissione che ha segnato un’epoca di sport e società, quella della domenica pomeriggio, non resterà nulla.

 

Un highlander che ci lascia dopo essere sopravvissuto ai diritti tv passati a Mediaset, quando fu capace di rigenerarsi anche con la sola Serie B al punto da farla sembrare il campionato più bello del mondo. In onda, persino quando i tecnici, scioperanti inamovibili, non avevano fatto arrivare in redazione nemmeno un’immagine.

 

paolo valenti 90 minuto 2

Successe due volte, nel 1975 e nel 1987, eppure andò in onda, con le partite raccontate come una favola illustrata da qualche foto presa qua e là. Alla fine però Novantesimo si è arreso. Piegato dalla mancanza del suo carburante, il calcio. Una partita dalle 12,30, una o due alle 15, e spesso neanche di primo livello. E con l’aggravante di un’altra, quella delle 18, a fare concorrenza sleale.

 

Cala il sipario dopo 54 anni. Si era alzato nel settembre del 1970 da una idea di Maurizio Barendson e Paolo Valenti. La sigla più famosa, con la tipica musichetta, mostrava una curva dello stadio Olimpico che si riempiva gradualmente.

maurizio barendson 90 minuto

 

[…] La forza di Novantesimo era nelle immagini in anteprima, ma anche nella personalità dei giornalisti, identificati fatalmente con le squadre che seguivano. Perché se Paolo Valenti era stato straordinario a non far mai trapelare la sua fede calcistica […], per gli altri si era creata una simbiosi. Quando c’era da commentare l’Ascoli di Carlo Mazzone e Costantino Rozzi, il presidente dagli scaramantici calzini rossi, il volto era Tonino Carino con il suo aspetto timido e gentile e forse per questo diventato star assoluta.

 

Se Antognoni segnava su punizione il cantore era Marcello Giannini, mentre dall’Olimpico illustrava Giampiero Galeazzi (che poi sarebbe diventato il conduttore). Infinite schegge della memoria. […]

paola ferrari

daniele adani a 90esimo minutopaolo valenti 90 minuto paolo valenti 90 minuto

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...