matteo renzi il riformista direttore

COMODO PER RENZI FARE IL DIRETTORE DEL “RIFORMISTA” SENZA IL FARDELLO DEGLI STRASCICHI LEGALI – PRESENTANDOSI NEL SUO NUOVO “RUOLO”, MATTEONE HA DICHIARATO: “NON RITIRERÒ LE QUERELE, SEMMAI ORA NE RISCHIERÒ QUALCUNA”. MA NON È COSÌ: LE QUERELE ARRIVERANNO AL DIRETTORE RESPONSABILE, CHE NON SARÀ LUI, DATO CHE FARÀ IL DIRETTORE EDITORIALE (NON ESSENDO ISCRITTO ALL'ALBO DEI GIORNALISTI) - RENZI GUIDERÀ UNA REDAZIONE DI 5 PERSONE E...

Estratto dell'articolo di Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it

 

matteo renzi nuovo direttore del riformista

Chiederà un’intervista a Giorgia Meloni. E ad Elly Schlein. Chi? Matteo Renzi. Neo-direttore del Riformista. “Perché no? – risponde a Repubblica l’ex rottamatore, nel giorno dell’investitura – Con Meloni verrebbe bene. Una chiacchierata tra un ex premier e una premier in carica. Potremmo parlare di come ti cambia la vita a Palazzo Chigi”.

 

[…] E Schlein? “Come Meloni, non sarà il target, diciamo così, del giornale che ho in mente. Ma la intervisterei”. Sempre che la nuova inquilina del Nazareno accetti. Ai nuovi quasi-colleghi della carta stampata Renzi però non farà sconti. Anzi. "Non ritirerò le querele - annuncia - semmai ora ne rischierò qualcuna". Senza grandi angosce, in realtà: le querele arriveranno al direttore responsabile, che non sarà lui, dato che farà il direttore editoriale.

 

matteo renzi 1

Questione di incompatibilità: Renzi non è iscritto all'albo dei giornalisti e, soprattutto, è parlamentare, dunque non può avere la responsabilità di un giornale, per legge. E sempre perché conserverà lo scranno in Senato, anche le querele contro gli articoli che firmerà in prima persona saranno scudate dall'immunità parlamentare: le indagini dovranno essere vagliate dalla giunta per le autorizzazioni di Palazzo Madama.

 

Renzi direttore, dunque, ma senza il fardello degli strascichi legali. […] dirigerà il giornale ex Angelucci ora di proprietà di Alfredo Romeo (che è stato imputato con Renzi padre nel caso Consip, “tutte invenzioni”, dice il senatore), lo stesso imprenditore che ora vorrebbe rilanciare il giornale fondato da Gramsci.

 

piero sansonetti matteo renzi riformista

[…] Per Renzi sarà un regno, editorialmente parlando, piccolino: le copie del Riformista non sono censite; si sa invece che ha 5 redattori, ma quasi tutti trasmigreranno con Sansonetti a l’Unità, che ne avrà 7 e infatti il vecchio comitato di redazione già protesta.

 

Dunque Renzi potrà assumerne 4-5, di giornalisti, tra cui il direttore responsabile, da spedire in tv, e un caporedattore-macchina. La nuova avventura cartacea comunque lo stimola. “Anche Mattarella è stato direttore del Popolo”, ricorda. E anche Veltroni e D’Alema, proprio con l’Unità.  “Sono felice, è una fase in cui c’è un disperato bisogno di verità e di libertà”. E a proposito di libertà d’informazione, gli chiedono in conferenza stampa, ne parlerà anche in Arabia Saudita? “Sul tema – replica lui - ho sempre fatto sentire la mia voce come membro del governo e del parlamento. Il caso Kashoggi? L’ho condannato”.

 

matteo renzi 2

[…] Calenda per ora è il più entusiasta, forse perché spera di avere finalmente campo libero nel gestire il partito: “Complimenti per il prestigioso incarico”, gli ha twittato ieri. Ma appunto, Renzi in realtà non lascia. Nel cartello centrista-macroniano continua a credere, assicura, nonostante il risultato striminzito alle regionali friulane.

 

matteo renzi 5

[…] Recluterà collaboratori anche fra gli eletti dem, che un po’ si offrono, come ieri in Senato faceva, scherzando, la ministra Daniela Santanché: "Fammi scrivere di turismo". Risposta: “Ma no, semmai Briatore, che vi ha criticato”. “Figurarsi, non gli ho parlato per due giorni”.

 

 

 

 

 

Articoli correlati

MATTEONZO RENZI, NUOVO DIRETTORE DEL RIFORMISTA, DICE \'ORA RISCHIO LE QUERELE\', MA NON E VERO...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

piero sansonetti matteo renzi 2matteo renzi nuovo direttore del riformista piero sansonetti matteo renzipiero sansonetti matteo renzi 3PIERO SANSONETTI MATTEO RENZI - RIFORMISTA matteo renzi 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…