sylvie lubamba

“FUI LA PRIMA DONNA DI COLORE A MISS ITALIA ’92 MA MI SQUALIFICARONO PER DELLE FOTO NUDE CHE QUALCUNO MANDÒ IN GIRO” – CONTINUA LA FATICOSA “RIVERGINATION” DI SYLVIE LUBAMBA: L’EX SHOWGIRL PER MANCANZA DI PROVE PARLA DEL BULLISMO, GLI ANNI IN CARCERE E LA FEDE: “IL PRIMO REATO NELL'ESTATE DEL 2002: ANDAI CON TUTTA LA MIA FAMIGLIA IN SARDEGNA E SPESI 60 MILA EURO. MI HANNO ARRESTATO 12 ANNI DOPO, QUANDO ORMAI PENSAVO CHE TUTTO FOSSE ANDATO IN PRESCRIZIONE..."

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Michele Focarete per “Libero quotidiano”

 

Showgirl, galeotta e adesso attrice. La terza vita di Sylvie Renée Lubamba che, a 50 anni, si rimette in gioco davanti alla macchina da presa, nei panni di una preparata e battagliera insegnate di una scuola con allievi difficili, dei veri bulli. Nata a Firenze da genitori congolesi, Lubamba è una delle protagoniste del film Bullyng giovani ragazzi, l'opera prima dell'attore Nicola Palmese, ora anche sceneggiatore e regista. Il lungometraggio, della durata di 80', verrà proiettato oggi alle 20.30 al cinema Massimo di Torino. 

 

«Un tema di grande attualità», dice Lubamba, «che vuole spiegare il fenomeno del bullismo, nella sua drammaticità, soprattutto tra le mura scolastiche. Una grande esperienza per me, dopo gli anni duri del carcere». Una pausa e i ricordi. «Ho pagato con 3 anni e 4 mesi e proprio in galera ho ritrovato la fede e le persone che mi hanno aiutato a superare quel buio momento della mia vita». Così si racconta. Le piace parlare.

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Ma anche mangiare a dispetto di una linea invidiabile. La incontriamo in un ristorante in zona Brera mentre si gratifica con risotto alla milanese. «Non ho paura di ingrassare», dice con un pizzico di orgoglio, aggiungendo che da buona toscana ama i primi e non rinuncia al dolce.

 

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AUDACE DÉCOLLETÉ 

Quindi si alza in piedi per mostrare un fisico di tutto rispetto, in un nero hot pants e una maglietta a righe rossa e nera dall'audace décolleté. Ci regala un sorriso da soubrette e si mette per un attimo in posa, come quando nel '92 partecipò a Miss Italia. «Fui la prima donna di colore, ma non arrivai fino in fondo perché mi squalificarono a causa di alcune foto nude, che qualcuno mandò in giro. Comunque, vinsi il titolo di Miss Toscana».

 

Poi ricorda volentieri la partecipazione a un noto programma di Piero Chiambretti, che la fece conoscere al grande pubblico televisivo. Ma è ricordata anche da tante persone che tra il 2004 e il 2009 la frequentavano e avevano visto i propri conti bancari prosciugarsi. Per questo la soubrette era finita a Rebibbia e poi a Bollate.

 

sylvie lubamba e matteo salvini

Prima delle manette è stata Miss, show-girl, indossatrice, speaker radiofonica, con diverse apparizioni in spot pubblicitari e una carriera televisiva di tutto rispetto in trasmissioni accanto a Maurizio Mosca, Gene Gnocchi, Alberto Brandi. Anche Maurizio Costanzo la volle tra i suoi ospiti e a Quelli del calcio era quasi di casa. Il grande salto in tv però arrivò con Chiambretti nel varietà Markette, tutto fa brodo, in onda su La7 dal 2004 al 2008.

sylvie lubamba e papa francesco

 

«Bei tempi. Ma non rimpiango niente. La prima volta che commisi il reato fu nell'estate del 2002: andai con tutta la mia famiglia, la mamma e le mie due sorelle, in Sardegna e spesi 60 mila euro. Mi hanno arrestato 12 anni dopo, quando ormai pensavo che tutto fosse andato in prescrizione. Ma è acqua passata, anche se è una esperienza che ti segna la vita. Adesso mi aiuta molto la fede. Vede, ho avuto dei segnali in questo senso: sono stata scarcerata il 25 dicembre 2017, proprio a Natale. E nel 2015, il Giovedì Santo, Papa Francesco fece visita ai carcerati. Su 250 detenuti io fui tra le sei donne a cui il Santo padre lavò i piedi. Non lo dimenticherò mai. Ed eccomi qui in questa mia nuova avventura cinematografica».

 

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TRA PSICOLOGI E PREGHIERA 

Parla, parla. Tutto quello che le viene in mente lo esterna. Ci racconta del sostegno dei volontari, dell'aiuto degli psicologi e della preghiera. Ricorda il giorno più triste della sua esistenza, quando morì suo padre, nel 2006, ma anche i giorni belli quando nacquero i suoi nipotini, Thomas e Lorenzo. Scherza persino sul suo essere casta da molti anni, «nonostante abbia ricevuto proposte da uomini facoltosi». 

 

«Se dovesse però arrivare l'uomo giusto, deve essere una persona comprensiva, di grande aperura mentale, senza pregiudizi, sempre pronto a cogliere le sfide della vita e possibilmente che condivida la fede con me». Che mi dice del film, dei colleghi di lavoro? «Voglio sottolineare la scelta del regista: una donna di colore nel ruolo di insegnante. Spesso nelle pellicole i neri hanno parti di cattivi, di spacciatori. Con gli altri attori si è creato un gruppo splendido».

 

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Le scene sono state girate fuori Torino. Vi hanno lavorato ben 80 persone, Tra i partecipanti Camilla Ricciardi che interpreta la ragazza bullizzata. Accanto a lei 4 sedicenni esordienti, nel ruolo dei bulli: Ludovica Iacobellis, Simone Palmese, Andrea Signoriello e Diego Puchot. Maura Anastasia è invece la psicologa, mentre Edoardo Raspelli il preside.

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