CORRIERE DEI PICCOLI – PRIME SCELTE (E PRIME CAMBIALI) PER LUCIANO FONTANA – LUI VORREBBE POLITO COME VICE, MA DA TORINO ELKANN GLI VUOLE PIAZZARE GRAMELLINI COME CONDIRETTORE – PER L’ECONOMIA CON LA SCELTA TRA TAMBURINI-DI VICO-MANACORDA SI VEDRA’ DA CHE PARTE STA FONTANA: BAZOLI-DE BORTOLI O ELKANN-MARCHIONNE?
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Primi grattacapi per Luciano Fontana. Il direttore del Corriere vorrebbe tanto nominare il renziano Antonio Polito vicedirettore con sede a Roma per presidiare i palazzi del potere, ma Elkann avrebbe chiesto a Fontana di nominare Gramellini condirettore. Gli avevano promesso la direzione della Stampa, ma il rampollo Fiat non ama far vedere la luce del sole al suo portafogli e senza maggioranza, con i Della Valle e i Tronchetti prontissimi a vendere le loro quote, ha vinto di nuovo l’”arzillo vecchietto” Bazoli.
In soccorso di Fontana arrivano i mandarini del Corriere che non vogliono sentire parlare di Gramellini alla condirezione: è un venditore di fiabe, dicono.
Ma dove si vedrà davvero la capacità di Fontana di destreggiarsi tra i grandi azionisti è sulla nomina di un nuovo caporedattore per l’economia, incarico al momento ricoperto da Nicola Saldutti, grande esperto di banche. Per ironia della sorte, tanto Scott Jovane (e quindi Elkann) quanto Abramo Bazoli hanno fatto notare a Fontana che le pagine economico-finanziarie sarebbero grigie e prive di grinta (lo stesso accade a “Repubblica”, dove Carlo De Benedetti ha espresso il suo disappunto a Ezio Mauro). Insomma, servirebbe un nuovo caporedattore, o comunque un nuovo responsabile-supervisore.
briatore twitta foto di gramellini
I nomi che si fanno sono quelli dell’interno Dario Di Vico, che è già vicedirettore, di Fabio Tamburini e di Francesco Manacorda, vicedirettore della Stampa. L’asse bazoliano preferirebbe Tamburini, sponsorizzatissimo da Ferruccio De Bortoli, mentre i torinesi vogliono ovviamente Manacorda. La partita è anche complicata dalla variabile sindacale (leggi Cdr), visto che Tamburini è pensionato e Manacorda viene da fuori e con lo stato di crisi non si potrebbero fare assunzioni esterne, a meno che l’azienda dimostri che all’interno non ci sono le professionalità necessarie.
sergio marchionne Harald Wester e john elkann
In ogni caso, la scelta di un nuovo capo dell’economia sarà un immediato banco di prova per Fontana: se la scelta cade su Tamburini allora De Bortoli ha fatto l’endorsement giusto. In caso contrario, con Manacorda, Fontana farà felice Elkann.
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