COSTA SMERDATA – BAGNI OFF LIMITS NELLA SARDEGNA PIÙ MONDANA: IL COMUNE DI ARZACHENA DICE NO AL CEMENTO E L’EMIRO, PER RIPICCA, CHIUDE L’ACCESSO ALLE SPIAGGE CON MASSI E CATENE (IN CASO DI INCENDIO COME ARRIVERANNO I VIGILI DEL FUOCO?)

Emiliano Liuzzi per ‘Il Fatto Quotidiano'

Talmente non lo capirono che alla fine si trovano a rimpiangerlo. Non è stato un amore folgorante, quello tra la Sardegna e il principe ismailita Karim Aga Khan. Il turismo mondano, Porto Rotondo, Porto Cervo, le ville e gli yacht. Oggi, come nella migliore delle tradizioni, si trovano a rimpiangerlo. Perché i costruttori che sono arrivati dopo hanno cementificato anche gli scogli (Stintino, per esempio), e comunque Karim ha sempre trattato con un certo rispetto il paesaggio della Sardegna e i sardi.

La stessa cosa non è avvenuta dopo, quando il Consorzio Costa Smeralda è stato venduto all'americano Tom Barrack e adesso alla Land Holding, una delle società che fanno capo alla famiglia reale del Qatar e, in particolare, all'emiro Hamad bin Kalifa al Thani. Che non vuole storie: ha bisogno delle autorizzazioni per costruire ancora, vuole ristrutturare gli alberghi e le ville già esistenti. Poco importa se il territorio andrà a rimetterci. L'odore dei soldi porta al mattone.

Così, senza permessi, il Qatar prova a recintare le spiagge e ingaggiare un duello con il Comune di Arzachena destinato a restare nelle cronache. Il primo passaggio dei manager che controllano la proprietà di quell'area è stato chiudere l'accesso con massi e catene alle spiagge più importanti. E a piedi, col caldo di agosto, Liscia Ruja, per esempio, non è raggiungibile.

Ha replicato lo stesso sistema a Pevero e Romazzino. Chiudere il passaggio equivale a dire chiudere l'accesso alle spiagge. Con un piccolo problema: in caso di incendio, come arrivano i vigili del fuoco? Così il Comune - come scrive La Nuova Sardegna - spiega attraverso uno dei suoi assessori, Gianni Baffigo, di aver preparato la delibera che autorizza gli espropri.

"La prossima settimana formalizzeremo la procedura", ha spiegato Baffigo. "Una decisione a cui siamo arrivati dopo aver constatato la totale indisponibilità dei manager della Costa Smeralda a venire incontro alle esigenze di questo territorio. Nessuno pensi di barattare le aree di Liscia Ruja, Pevero e Romazzino con qualcos'altro . Non ci pieghiamo ad atteggiamenti di questo tipo, solo perché si tratta di un investitore importante. Noi pensiamo al bene della comunità.

D'altronde - ha proseguito l'amministratore del paese della Gallura - il dialogo con la società che cura gli interessi dell'Emirato si è interrotto nonostante la nostra completa e totale disponibilità . Non abbiamo altra possibilità che procedere all'esproprio. La misura è colma".

Mai fino a oggi lo scontro si era alzato a questo livello. Anche perché la Costa Smeralda, prima che l'Aga Khan vendesse le sue azioni, era diventata anche meta di turismo popolare, fenomeno che i rotocalchi avevano ribattezzato di vip watching: in sostanza il turismo dei milionari portava appresso quello delle star tv e, dietro a loro, si presentavano sui traghetti i turisti che fanno numero, magari spendono meno, ma che erano pane per l'economia locale.

I piani dell'emiro, invece, a giudicare le sue mosse, sono diversi. Prima di tutto continuare a costruire. Poi tornare a quel ristretto club di milionari che la Costa Smeralda era ai suoi inizi, molto prima che Berlusconi ne facesse la sede balneare dei suoi governi.

 

UNA FESTA IN COSTA SMERALDA CHI COSTA SMERALDA 1999costa smeraldacosta smeraldaENRICO LETTA DOHA EMIROemiro del qatar con la moglie rmint10 tom barrackAga Khan

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…