LO SQUARTATORE DI SUA MAESTA’- LA GIALLISTA CRONWELL DICE DI AVER RISOLTO IL MISTERO DI ‘JACK LO SQUARTATORE’: ERA UN PITTORE E I DELITTI FURONO UN COMPLOTTO ORDITO DALLA FAMIGLIA REALE BRITANNICA!

Vittorio Sabadin per "la Stampa"

Sono passati 125 anni da quando Jack the Ripper uccise e sventrò cinque prostitute nell'allora malfamato quartiere di Whitechapel a Londra. Dall'autunno del 1888 a oggi, più di cento persone sono state sospettate di essere lo Squartatore. La scrittrice di gialli americana Patricia Cornwell è però sicura di avere trovato la soluzione: Jack the Ripper era un membro dell'alta società britannica e uno dei pittori più apprezzati dell'epoca: Walter Sickert.

La Cornwell aveva già sostenuto questa tesi nel suo libro del 2002 «Ritratto di un assassino», ma era stata sommersa di critiche e sberleffi. Sickert e gli omicidi di Whitechapel sono però diventati la sua ossessione: negli ultimi 11 anni ha svolto ricerche e speso migliaia di dollari per confermare la sua tesi. Ora afferma di avere trovato prove decisive sulle responsabilità del pittore, che rilanciano anche l'ipotesi di un complotto ordito dalla famiglia reale britannica.

Per le sue indagini, la scrittrice si è avvalsa dell'aiuto di un ex detective di Scotland Yard, John Grieve, ed è riuscita ad avere accesso alle lettere inviate dall'assassino alla polizia, custodite negli Archivi Nazionali di Kew. Centinaia di mitomani scrissero lettere in occasione dei delitti, e solo quattro sono attribuite con sicurezza allo Squartatore. Hanno acquisito un nome derivato dal loro contenuto: «Dear Boss», «Suicy Jacky», «From Hell» e «Openshaw».

L'ultima lettera è quella sulla quale si è concentrata l'attenzione della Cornwell. Era stata inviata al dottor Openshaw, che eseguì un esame autoptico su un pezzo di rene che era stato inviato da The Ripper con la lettera «From Hell». Lo Squartatore si complimentava per avere identificato il reperto come umano, attribuendolo a una delle vittime, Catherine Eddowes.

La lettera, ha scoperto la Cornwell, era stata scritta in modo volutamente sgrammaticato su una carta particolare, che aveva la stessa, rara filigrana della carta da lettere usata per la sua corrispondenza da Walter Sickert. Ovviamente, acquistare carta da lettere nello stesso negozio dove si serve un assassino non è una prova di colpevolezza. Ma la scrittrice americana è andata oltre, riuscendo a prelevare tracce di Dna dal francobollo della lettera e a confrontarlo con quello del pittore: la corrispondenza sarebbe innegabile, come leggeremo nel suo prossimo libro.

Sickert era nato nel 1860 a Monaco di Baviera da padre tedesco e madre irlandese. Trasferitosi a Londra, era diventato uno dei più apprezzati pittori dell'epoca. La sua tecnica particolare ha ispirato Lucian Freud e Francis Bacon, e persino Winston Churchill si fece fare un ritratto da lui. Tra i suoi dipinti, c'è una piccola serie che la Cornwell considera sospetta: i delitti di Cadmen Town, che raffigurano donne nude, senza vita nel letto con l'assassino al fianco. Per non parlare della «Camera di Jack The Ripper», che Sickert dipinse dopo avere dormito in una stanza nella quale, secondo la proprietaria, aveva trascorso la notte anche lo Squartatore. La Cornwell ha acquistato 30 dipinti di Sickert e alcuni storici dell'arte la accusano di averne distrutto almeno uno, per rilevare le tracce di Dna che le servivano per il confronto con quelle della lettera.

Il legame con la famiglia reale sarebbe dovuto alla vecchia storia secondo la quale il principe Albert Victor, nipote di Vittoria e figlio del futuro Edoardo VII, aveva avuto un'erede illegittima da una commessa di Whitechapel. Bisognava dunque eliminare le persone che ne erano a conoscenza, simulando efferati delitti. William Gull, chirurgo personale di Vittoria e medico della famiglia Sickert, sarebbe stato il complice del pittore nel compiere gli omicidi.

Chissà se questa ennesima ricostruzione è vera. A Whitechapel esiste ancora il pub dove Annie Chapman bevve il suo ultimo bicchiere di gin prima di essere uccisa dallo Squartatore. È rimasto come allora, e si prova ancora un brivido nel farsi servire qualcosa su quel vecchio bancone. Il mito di questa storia è nel suo perdurante mistero. Sarebbe davvero un peccato risolverlo.

 

 

OMICIDIO DI JACK LO SQUARTATORE JACK LO SQUARTATORE JACK LO SQUARTATORE JACK LO SQUARTATORE JACK LO SQUARTATORE

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…