klugmann 5

UNA CUOCA PER MASTERCHEF! CHI È, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE ANTONIA KLUGMANN, LA CHEF TRIESTINA IN POLE PER SOSTITUIRE CARLO CRACCO – DUE PIATTI FORTI: RAPA, CRAUTI E TARTUFO, E VARIAZIONI DI FINOCCHIO - VIDEO

 

Da www.scattidigusto.it

 

 

Klugmann-1Klugmann-1

Carlo Cracco ha appena annunciato il suo abbandono più o meno temporaneo di Masterchef, la produzione tace: eppure, si stanno già rincorrendo online le prime voci su chi potrebbe sostituire il cinquantenne giudice vicentino (anzi, di Creazzo) che ha terrorizzato e affascinato i concorrenti per sei edizioni.

 

 

Anzi, la voce che si rincorre è una sola: il prossimo quarto giudice di Masterchef sarà una donna. E mi piace scriverne qui il nome proprio l’8 marzo, giornata dedicata alle donne: Antonia Klugmann.

 

D’acccordo, è una voce dal sen fuggita – ma assolutamente credibile. E dopo averla vista in uno showcooking a Identità Milano 2017, ci crediamo ancora di più.

 

CRACCOCRACCO

Trentasettenne, triestina, un’aria da friulana timida che svanisce non appena si mette a parlare della sua cucina, della sua terra, delle sue ricette

 

 

Studentessa per scelta ma poco convinta di legge, inizia a frequentare la scuola milanese di Altopalato, per passare poi a lavorare all’Harry’s Grill di Raffaello Mazzolini a Trieste, e in seguito in diversi ristoranti italiani.

 

Un incidente automobilistico la ferma per quasi un anno, ma riprende il lavoro appena possibile, e nel 2006 apre con Romano De Feo, il suo compagno, il suo primo ristorante, l’Antico Foledor Conte Lovaria a Pavia di Udine. Finalista al concorso di Luigi Cremona Miglior chef emergente del Nord Italia nel 2009, vince il torneo esordienti 2009-2010 della Prova del Cuoco.

Nel 2011, chiuso l’Antico Foledor, lavora al Ridotto di Venezia, dal 2013 è al Venissa sull’isola di Mazzorbo. A dicembre 2014 apre L’Argine di Vencò, a Dolegna del Collio (Gorizia), a 150 metri dal confine sloveno. Che si guadagna già nel 2015 la (prima) stella Michelin, e il titolo di Novità dell’anno per la guida del Gambero Rosso. Mentre è della Guida dei Ristoranti d’Italia 2017 dell’Espresso il premio Cuoca dell’Anno.

KLUGMANN 5KLUGMANN 5

 

E ora arriva (arriverebbe) Masterchef. Me la vedo già: l’aria per niente glamour, l’aspetto dolce, ma – mi sembra di capire – dura ed esigente. Ma soprattutto brava in cucina, e diversa da Cracco e da Barbieri, sicuramente. Magari un po’ più simile a Cannavacciuolo.

 

Comunque: il suo showcooking a Identità ha svelato alcuni aspetti molto interessanti di questa cuoca e della sua cucina – in pochi casi la distanza fisica da un ristorante mi è sembrata risibile, e un viaggio degno di essere affrontato. Ed è proprio all’insegna del viaggio che è iniziato il suo intervento.

 

Ho sempre avuto paura dei viaggi, e dei rischi connessi ai viaggi. Ma non ho avuto mai paura della contaminazione: vengo da Trieste, luogo di contaminazioni. Anche per questo il mio scrittore preferito è Salgari: ho trovato in lui un uomo che non viaggiava fisicamente ma che era libero con la mente.

CARLO CRACCOCARLO CRACCO

E comunque non saranno i viaggi di pochi cuochi a cambiare la cucina, ma gli spostamenti dei popoli del mondo.

 

Tanto per fare un esempio, ha osservato Klugmann, René Redzepi è sì danese, ma suo padre è di origini albanesi.

E la cucina? Due i piatti raccontati: Rapa, crauti e tartufo, e Variazioni di finocchio. E attraverso i piatti, Antonia ha raccontato anche se stessa, il suo ristorante, il suo orto, e il suo territorio, da dove i piatti nascono, e di cui fanno parte.

 

ANTONIA KLUGMANN 2ANTONIA KLUGMANN 2

E una miriade di osservazioni di cui far tesoro.

Così, abbiamo saputo che i tartufi si trovano vicino al suo locale, nel Collio, che l’acidità del crauto si sposa benissimo con il tartufo, che il cavolo cappuccio lo comprano a pochi metri, in Slovenia, e lo fanno fermentare – tagliato sottile, con sale (dal 5 al 7%). E così via, fino ad arrivare alla conclusione di un piatto per la cui preparazione non c’è praticamente costo energetico.

 

Anche la lavorazione del finocchio è interessante: l’intento è quello di usarlo per intero, il che ha senso sia dal punto di vista della sostenibilità che da quello del gusto. E se nella preparazione del piatto si usano solo i cuori, il resto sarà il pranzo del personale. Ovvero, si fa un discorso complessivo, di tecnica, di preparazione, ma anche di gestione delle risorse, e di conti economici. Che a volte non vengono proprio considerati.

CRACCOCRACCO

 

 

Possiamo ipotizzare che la sua presenza a Masterchef rappresenterà una piccola svolta, dal punto di vista culturale.

 

ANTONIA KLUGMANNANTONIA KLUGMANN

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…