cattelan da grande

“DA GRANDE”... FARÒ UN BEL FLOP – ASCOLTI DISASTROSI PER IL PROGRAMMA IN PRIMA SERATA DI ALESSANDRO CATTELAN CHE, NONOSTANTE LA PROMOZIONE A TAPPETO, HA RACIMOLATO APPENA IL 12.7% CON POCO PIÙ DI 2.3 MILIONI DI SPETTATORI - IL 41ENNE, PRELEVATO DALLA TELE-BOLLA DI SKY, È APPRODATO IN RAI1 DOVE MOLTE CARRIERE SONO NAUFRAGATE: HA ALLESTITO UNO SHOW FUORI TARGET, FACENDO SCAPPARE A GAMBE LEVATE IL PUBBLICO OVER DI RAI1… - VIDEO

Da "www.vigilanzatv.it"

 

alessandro cattelan da grande 2

Gli ascolti Tv e i dati Auditel di domenica 19 settembre 2021 vedono, in prima serata, il debutto di Da grande condotto e scritto da Alessandro Cattelan, prelevato dalle placide nicchie delle acque di Sky per approdare nei mari tumultuosi della prima serata di Rai1 che hanno visto emergere con successo tanti volti amati dal pubblico italiano ma anche naufragare sul nascere tante promesse.

alessandro cattelan da grande 7 6

 

La quarantunenne "promessa" Cattelan come ha amato ironizzare su di sé in partenza di puntata, sostenuto dal binomio Vodafone-Netflix di cui è testimonial e che - l'avevano immaginato - ha dominato i blocchi pubblicitari negli intervalli di Da Grande, ha - come ampiamente previsto un po' da tutti nei mesi scorsi - allestito uno show fuori target rispetto a Rai1, ma assolutamente niente di nuovo per chi bazzica per l'appunto le nicchie di Sky e aveva già visto le avventure precedenti del conduttore.

alessandro cattelan da grande

 

Il pubblico perlopiù ultra70enne di Rai1 avrà gradito l'infinito nostalgico siparietto iniziale con Il Volo sulle boy band anni Novanta? Nonna Cesira, spiazzata, sarà rimasta incollata sulla Prima Rete o avrà preferito un più rassicurante Al Bano, vessato dagli Scherzi a parte di Enrico Papi su Canale5?

 

Gli strategici cameo di Carlo Conti e Antonella Clerici saranno riusciti a trattenere su Rai1 Nonno Remo, disorientato dalle versatili e autoreferenziali esibizioni di "questo tizio con il pizzetto che non so chi sia", o il malcapitato spettatore avrà dirottato il telecomando verso un più familiare - benché gravoso - dibattito sul Covid su La7?

 

Vediamo i dati. Da grande ottiene solo il 12.77% con 2,376.000 spettatori, battuto da Scherzi a parte che ha totalizzato il 15.2% con 2.879.000 spettatori. Vince la serata la Pallavolo maschile su Rai3 con i suoi 3.408.000 spettatori e il 15.8% di share. Male anche Veronica Gentili con il suo Controcorrente su Rete4, che si arena al 3.1% con 601.000 individui all'ascolto, al suo secondo cocente flop in prima serata dopo Buoni e cattivi. Il dibattito sul Covid dello Speciale Atlantide di Andrea Purgatori su La7 si è fermato invece all'1.7% di share con 261 spettatori. Gira voce che le aspettative per Da grande fossero almeno quelle - non entusiasmanti - del 16% di share, aspettative confutate dal disastro ottenuto dalla rete diretta da Stefano Coletta in prima serata. Fine delle sue ambizioni di superdirettore dell'intrattenimento prime time?

alessandro cattelan da grande 6

 

In fascia pomeridiana, da segnalare il ritorno di Domenica In con Mara Venier e di Da noi... a ruota libera con Francesca Fialdini su Rai1, per la prima volta contro Amici di Maria De Filippi, giunto alla ventunesima edizione, e il nuovo appuntamento domenicale di Verissimo con Silvia Toffanin su Canale5.

alessandro cattelan da grande 3

alessandro cattelan da grande 2alessandro cattelan da grande 1ALESSANDRO CATTELAN - DA GRANDE alessandro cattelan da grande 7 alessandro cattelan da grande 5alessandro cattelan da grande 6alessandro cattelan da grande 5alessandro cattelan da grande 1alessandro cattelan da grande 3alessandro cattelan da grande 4alessandro cattelan da grande 4

 

Lo scontro ha visto prevalere le due primedonne di Mediaset. Venier ha totalizzato il 14.4% con 2.174.000 spettatori nella prima parte e il 14.7% con 1.970.000 nella seconda, mentre De Filippi ha segnato il 19.5% con 2.782.000 spettatori e Toffanin il 16.0% e 1.995.000 individui all'ascolto. Fialdini, dal canto suo, ha raggiunto il 13.0% con 1.621.000 spettatori mantenendo più o meno il suo pubblico dell'anno scorso, superata di poco da Verissimo - Giri di valzer con il suo 13.8% e 1.755.000 spettatori.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?