silvio berlusconi carlo conti

1. IERI IL VALLETTO PIÙ ABBRONZATO DELLA VERSILIA SI È SCAPICOLLATO IN FRETTA E FURIA A SMENTIRE UNA DAGO-INDISCREZIONE CHE LO VEDEVA PRONTO A TRASFERIRSI IN MEDIASET 2. OVVIAMENTE IL BISCIONE NON HA SMENTITO UN BEL NULLA. UNA AUTOREVOLISSIMA FONTE IN QUEL DI COLOGNO CONFERMA A DAGOSPIA L’AUTENTICITÀ DELLA NOTIZIA MA AGGIUNGE ANCHE INTERESSANTI PARTICOLARI

1.DAGOREPORT

piersilvio e silvio berlusconipiersilvio e silvio berlusconi

Alberto Dandolo per Dagospia

 

Carletto Conti, probabilmente stordito dall’impegnativo ruolo di valletta che sta affrontando in queste ore sul palco dell’Ariston deve essere stato colto da una momentanea amnesia.

 

Ebbene sì, ieri il valletto più abbronzato della Versilia si è scapicollato in fretta e furia a smentire una Dago-indiscrezione che lo vedeva pronto a trasferirsi in Mediaset a partire dalla prossima estate.

 

Ovviamente il Biscione non ha smentito l’indiscrezione. Una autorevolissima fonte in quel di Cologno inoltre non solo conferma a Dagospia l’autenticità della notizia ma aggiunge anche interessanti particolari.

 

Eccoli:

 

CARLO CONTI - RAOUL BOVA - MARIA DE FILIPPICARLO CONTI - RAOUL BOVA - MARIA DE FILIPPI

Le trattative tra lo staff di Carlo Conti e i vertici Mediaset hanno avuto inizio quest’estate, nel periodo immediatamente successivo alla presentazione dei palinsesti del Biscione. Trattative segretissime e riservatissime, di cui fino a ieri non erano a conoscenza nemmeno alcuni altissimi dirigenti di Cologno. Persino Maria la Sanguinaria ne era all’oscuro.

 

Il 22 dicembre scorso, durante una riunione arcorina tenutasi intorno alle ore 19, Silvio Berlusconi gioiva per aver quasi in casa il toscanello di Raiuno. Contratto profumatissimo che prevede una trasmissione nella fascia oraria ora occupata da Bonolis e un ciclo di prime serate.

 

fiorello carlo contifiorello carlo conti

Ma Carletto, se dovesse firmare entro la primavera l’agognato contratto, potrebbe già lavorare questa estate (la prossima di sicuro). Cosa farà? C’è l’intenzione di riportare su Canale 5 il FestivalBar e Conti ne sarà (se firmerà) conduttore e direttore artistico.

 

Perché Carletto non ha firmato il contrattone in quei giorni di dicembre? Semplicemente perché voleva aspettare di condurre il Festival di Sanremo. Era terrorizzato che mamma Rai e il suo amato Camposanto Dall’Orto potessero venire a conoscenza delle trattative e che Maria potesse sospettare di essere trattata come merce di scambio dell'operazione. E lui, per tenersi aperte le porte con il Biscione, Maria la voleva a tutti costi.

CARLO CONTI - MARIA DE FILIPPICARLO CONTI - MARIA DE FILIPPI

 

Ad ora le trattative continuano ad andare avanti e non sono affatto congelate. Carletto scioglierà le sue riserve subito dopo aver terminato di sistemare lo scendiletto sanremese della Sanguinaria.

 

Fonti vicine a Berlusconi sostengono che il Presidente farà di tutto per portarsi Carletto a casa. Ne è un ammiratore e lo considera un cavallo vincente.

 

  1. CONTI VA A MEDIASET? “È FANTASCIENZA: IL CONTRATTO CON LA RAI SCADE NEL 2019”
  2. Silvia Fumarola per la Repubblica

 

maria de filippi con carlo conti     maria de filippi con carlo conti

Un brindisi avvelenato. Dopo i dati trionfali, con Carlo Conti che batte se stesso raggiungendo con Maria De Filippi il 50,37% di share (il migliore degli ultimi dodici anni), qualcuno inquina l’atmosfera idilliaca della coppia dei record. Davvero Conti, finito il festival, sarebbe pronto a traslocare a Mediaset? Lo aspettano uno show (prodotto dalla Fascino di De Filippi) e un preserale su Canale 5 tutto da inventare. L’indiscrezione circola e viene rilanciata da Dagospia.

 

Costringe il conduttore a tornare in sala stampa per smentire e spiegare che il rapporto con la Rai è saldo.

maria de filippi a sanremo con carlo contimaria de filippi a sanremo con carlo conti

«Approfitto per ribadire che il mio contratto con la Rai scade nel giugno 2019», spiega Conti, «è più facile che un alieno degli spot arrivi sul palco dell’Ariston a Sanremo che io traslochi a Mediaset. È fantascienza.

 

Quando un matrimonio va bene perché cambiare? Poi diciamo la verità, a me tutte ’ste proposte non sono mai arrivate e anche se arrivassero, quando ti trovi in sintonia con l’azienda dove lavori, perché cambiare? Ogni volta che si sono alternati i direttori, ed è successo, ci sono stati spunti per fare altre cose. Quello con la Rai è un matrimonio che va avanti bene e speriamo duri ancora per tanti anni». Il trasloco viene smentito anche in ambienti Mediaset.

renzi carlo conti renzi carlo conti

 

Visti i dati di questo festival, quasi undici milioni 400 mila spettatori, oltre 27 milioni di contatti, qualcuno ipotizza che Conti cambi idea. Perché non un quarto Sanremo? «Dopo questi numeri sono sicurissimo di chiudere qui l’esperienza », dice Conti. Nel 2015 e nel 2016 gli share sono stati «clamorosi, ora il 50,37% è incredibile. Sono orgoglioso del lavoro fatto, però basta. E ricordatevi che noi fiorentini quando diciamo che ci ritiriamo, ci ritiriamo». 

PIER SILVIO BERLUSCONIPIER SILVIO BERLUSCONI

 

L’ipotesi che il maratoneta Conti, cresciuto a Viale Mazzini, potesse approdare a Mediaset, era già stata ventilata; per qualcuno non era entusiasta del possibile arrivo in Rai di Paolo Bonolis, accreditato come futuro conduttore del festival (è suo il record di share, 54,78% la prima serata nel 2005). Il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri, alla presentazione di Music, aveva ribadito che «Bonolis è una risorsa di Mediaset»; ma il contratto del conduttore è scaduto, la trattativa è aperta.

 

Intanto Rai1 fa i conti con il forfait di Pippo Baudo (tredici edizioni del festival) che è influenzato e non potrà condurre Domenica in da Sanremo. «Ho la bronchite e ancora la febbre, dovrei prendere l’aereo venerdì ma il medico me l’ha proibito » spiega. «Peccato perché volevamo rivederlo all’Ariston», commenta il direttore di Rai1 Andrea Fabiano. « Domenica in sarà sostituita con un prolungamento dell’Arena fino alle 18.40 e poi dall’Eredità.

carlo conti carlo conti

 

Il più dispiaciuto è proprio Pippo: ci teneva tanto». Anche Conti è dispiaciuto: «Che scherzetto mi ha fatto. Era un sogno fare l’ultima serata del festival con lui seduto in prima fila. Per me è un esempio: se siamo qua lo dobbiamo a uomini come lui che hanno amato la musica italiana e Sanremo» . ( s. f.)

 

carlo conti  chiude cosecarlo conti chiude cose

 

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...