dago sky

DAGO “CONQUISTA” CAPALBIO VINCENDO IL PREMIO INTERNAZIONALE PER “DAGO IN THE SKY” - TRA I PREMIATI, SABATO 25 AGOSTO, CI SARANNO ANCHE WALTER VELTRONI, MARCO DAMILANO, GIOVANNI ALLEVI, FEDERICA ANGELI E GIOVANNI MARIA FLICK - IL PROGRAMMA E GLI OSPITI

vite stupefacenti 5

Da https://www.grossetonotizie.com

 

La giuria del Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta composta, ricordiamo,

da Nicola Caracciolo (Presidente), Luigi Bellumori (Sindaco di Capalbio), Mirella Serri

(Presidente Associazione Capalbio Piazza Magenta), Giacomo Marramao, Furio

Colombo, Marisa Garito, Luca Pietromarchi, Alessandro Orlandi, Marco Calamai,

Concetta Monaci e Carlo Gallucci, ha nalmente svelato i nomi dei vincitori della VII

edizione del Premio.

DAGO in the Sky: da martedi 7 novembre su Sky Arte HD (21:15)

 

 

rock babilonia 1

Grande soddisfazione quindi per la giuria, impegnata nella non facile valutazione e

selezione dei testi da premiare che anche quest’anno sono di altissimo livello.

 

“Il Premio Capalbio è ormai una solida realtà che è riuscita a ritagliarsi uno spazio

importante nel panorama culturale italiano – afferma Luigi Bellumori, Sindaco di

Capalbio – e spero che continui a regalare emozioni e a diffondere il sapere e la libertà di

pensiero anche negli anni a venire.”

Walter Veltroni

 

Il Premio, come sempre, si articolerà in due serate.

 

Venerdì 24 agosto alle 18,30 presso la Fondazione La Ferriera in località Pescia

Fiorentina ritirerà il premio Giuliano Amato che dialogherà con Giacomo Marramao,

filosofo e professore universitario, e Bruno Manfellotto, giornalista, sul tema

“Ambiente e salute. Dobbiamo qualcosa all’Europa?”

 

Sabato 25 agosto alle 18.00 in Piazza Magenta a Capalbio saranno premiati per le loro

opere:

marco damilano

 

Walter Veltroni, “Quando”, ed. Rizzoli. Il protagonista si risveglia dal coma dopo 33

anni dalla morte di Berlinguer. Un romanzo certamente non nostalgico, anzi rivolto al

futuro, e immerso nelle contraddizioni del presente.

 

Marco Damilano, “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia”, ed.

Feltrinelli. L’autore, giornalista e direttore di L’Espresso, incrocia ricordi personali con

la drammatica vicenda dell’uccisione di Aldo Moro.

 

federica angeli

Federica Angeli, “A mano disarmata”, ed. Baldini&Castoldi. La giornalista romana nota

per le sue inchieste sulla mafia che vive sotto scorta da diversi anni, fa la cronaca dei

suoi millesettecento giorni trascorsi in solitudine e nel mirino della malavita, ma

sempre convinta dell’importanza della verità e della giustizia.

 

Giovanni Maria Flick, “Elogio della Costituzione”, ed. Paoline. Il testo, grazie alla

sapiente ed esperta mano del giurista, politico e Ministro di grazia e giustizia nel

governo Prodi, ripropone al lettore e cittadino italiano la centralità della Costituzione

Italiana, a settanta anni dalla sua entrata in vigore (1 gennaio 1948).

 

Roberto D’Agostino, noto giornalista e personaggio televisivo, autore e regista di

“Dago in the Sky”, magazine su arte e innovazione tecnologica di Sky Arte HD. Un

viaggio tra la fine del medioevo analogico e il nuovo Rinascimento digitale, senza

paletti e recinti, tra informazione, tecnologia e belle arti.

GIOVANNI ALLEVI

 

Giovanni Allevi, “L’equilibrio della lucertola”, ed. Solferino. Il noto pianista e

compositore crea una parabola delicata, divertente ma anche seria, che ci sprona a

uscire dagli schemi spesso già sperimentati da altri per arrivare a un cambiamento

totale di prospettiva.

 

Lia Migale, “L’innumerevole uno”, ed. Iacobelli. Scrittrice e economista, narra la storia

di una femminista degli anni ’70 che, parlando in prima persona, si confronta con le

sue molteplici identità e Thomas, il suo alter ego, che è Mario Mieli.

 

Riceverà il Premio per l’Economia in memoria di “Filippo Caracciolo” l’inviato e

editorialista di economia del “Corriere della Sera”, di cui è vicedirettore ad personam,

giovanni maria flick

Federico Fubini per “La maestra e la camorrista. Perché in Italia resti quel che nasci”,

ed. Mondadori. Un libro che costruisce un’originalissima indagine sociologica.

 

I Premi per il Territorio andranno invece alla scrittrice e editor Silvia Gentilini per “Le

formiche non hanno le ali”, ed. Mondadori, in cui si racconta la storia di due donne

legate dalla stessa sorte: essere costrette ad abbandonare il primogenito avuto in

giovane età e in situazioni drammatiche e a Cecilia Tosi per “Le faremo sapere. A

quest’ora sarei onnisciente”, ed. Lettere animate, che narra di una cena di classe

capace di trasformarsi in un viaggio nella memoria fatto di ricordi a tratti surreali.

 

Un Premio Speciale della Giuria sarà consegnato a Gianluca Falanga, autore di “Storia

di un diplomatico Luca Pietromarchi al Regio Ministero degli Affari Esteri” (1923-1945),

ed. Viella. Questo studio getta nuova luce sull’ambasciatore Pietromarchi il quale non

solo ispirò e guidò la “congiura diplomatica” che impedì la consegna di migliaia di ebrei

jugoslavi ai nazisti, ma nell’estate del 1943 preparò anche le trattative segrete per

l’abbandono dell’Asse.

 

La serata di sabato 25 agosto sarà condotta dalla presentatrice televisiva, giornalista e

attrice Eleonora Daniele.

 

Le letture di alcune parti dei libri premiati saranno a cura dell’attrice Irene Grazioli

nota per i suoi numerosi film, fra cui “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores. La segreteria del Premio è curata dalla scrittrice, blogger e giornalista Dianora Tinti

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)