depardieu

DEPARDIEU, MON DIEU! ''IL CINEMA NON ESISTE PIÙ. L’HA ROVINATO HOLLYWOOD CON I DIVI E GLI EFFETTI SPECIALI - LA FRANCIA RISCHIA DI DIVENTARE LA DISNEYLAND DEGLI STRANIERI ABITATA DA IMBECILLI CHE FANNO VINO E FORMAGGIO PUZZOLENTE PER I TURISTI - PUTIN? UN UOMO GIUSTO, COME FIDEL CASTRO” (SABATO L’ATTORE PRESENTA IL SUO LIBRO A ROMA)

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

DEPARDIEU 2DEPARDIEU 2

 

Gérard Depardieu ha scritto un libro che non è sulla sua vita ma gli somiglia molto. Non è la sua autobiografia ma si confessa: è la visione del mondo dell' ex «ragazzo selvaggio» del cinema, nato povero e divenuto uno dei più grandi attori del mondo.

 

Una specie di orazione: estrema, poetica, crudele, discutibile, affascinante, controversa.

La religione, la Russia di Putin, il cibo, i quadri (che non appende ai muri «per lasciarli liberi di esprimere ciò che vogliono»), l' ipocrisia dei media e della politica, gli amici di ieri e di oggi. Sta girando il suo decimo film con Catherine Deneuve: «Siamo due corpi stanchi, ma lei ha una luce che brilla dentro di sé». Il libro lo ha scritto con rabbia, con amore e con spudorata sincerità. Si intitola Innocente (edizioni Clichy), lo presenta sabato alle 18.30 a Roma con Malcom Pagani, alla Feltrinelli (Galleria «Alberto Sordi»).

 

Perché non ha voluto scrivere un libro di cinema?

GERARD DEPARDIEU CATHERINE DENEUVEGERARD DEPARDIEU CATHERINE DENEUVE

«Conosco quell' ambiente, ho lavorato con gente come Bernardo Bertolucci e Marco Ferreri, ma loro hanno avuto un sogno. Il sogno di Bertolucci è la sua terra, Parma. Io non amo il cinema: lo servo. Non mi atteggio a intellettuale. Sono più agricoltore che attore».

 

Ne esce fuori un uomo che non conosce compromessi.

«Infatti è così, odio i compromessi, hanno sempre un ritorno malvagio, un ricatto.

La mia esistenza è dritta. Non voglio vedere dietro di me cadaveri: solo vita».

 

Dice di amare l' umiltà, mentre l' essenza degli attori è il narcisismo, la vanità.

«Non la vanità: l' egomania. Solo i grandi come Mastroianni, Tognazzi, Sordi non lo sono stati. Marcello ha fatto tante cose, ma i commedianti puri hanno, dietro la comicità, l' attitudine alla tragedia, che è quella che ti tiene lontano dalla stupida vanità».

 

DEPARDIEU LIBRODEPARDIEU LIBRO

Che reazioni si aspetta dal cinema?

«Il cinema non esiste più. C' è un mondo di divertimento, la gente, terrorizzata dagli americani, non sa più che lingua parlare. Ci sono dieci star e sono tutte americane, i loro film con effetti speciali sono dei giochi, il resto del cinema fa fatica a esistere. In Italia per fortuna non avete perduto cultura e identità. Perché siete un paese giovane, nato con Garibaldi. Invece mezza Europa con la paura dei migranti è diventata un po' fascista».

 

Lei ora vive in Russia. Cosa non le piace di Putin?

«Niente. Un uomo giusto, come Fidel Castro: il primo viaggio di Mandela dopo la prigione fu a Cuba, lo ringraziava per l' aiuto contro l' apartheid. Il comunismo non è un' ideologia da buttare via ma non può esistere ora. Mi sforzo di essere altrove. Preferisco loro al puritanesimo di facciata degli americani, e se non pubblicheranno il libro non mi frega nulla. I nativi indiani furono cacciati senza chiedersi che male avessero fatto; Dresda fu cancellata dalle bombe quando i tedeschi avevano già perso la guerra, è lo stesso modo in cui i gli integralisti hanno distrutto Palmira, una dimostrazione di forza».

 

Anche Mosca usa la forza.

DEPARDIEUDEPARDIEU

«A Saransk ho visto fattorie dove si lavora la terra con l' aratro, si coltiva senza chimica e nei fiumi trovi ancora le farfalle e le ninfee. Non capisco la lingua ma le persone, il loro modo di essere. Possono essere subdoli e bugiardi. Amo la loro follia, la violenza, i paradossi. E loro amano il mio modo di strappare la vita. A Putin piace il mio lato hooligan. Il mio incontro è stato prima di tutto umano e spirituale».

 

Non è andato per le tasse?

«Questa è mer… giornalistica. Avrei potuto andarci vent' anni fa. In Francia ho pagato 150 milioni di tasse, e avrei dovuto continuare con l' 87 percento dei miei introiti per contribuire a saldare il debito pubblico di politici inetti".

 

Si considera ancora cittadino francese?

«No, sono un cittadino del mondo. La Francia rischia di trasformarsi in una Disneyland per gli stranieri, abitata da imbecilli che fanno vino e formaggio puzzolente per i turisti. Di libertà non ce n' è più, la gente è manipolata. Non mi piacciono gli arroganti, anche se non tutti i francesi lo sono».

Il potere e l' innocenza.

«L' unica cosa che temono gli uomini di potere, chi pretende di gestire la nostra vita, è l' onestà. I politici trattano la diversità in blocco, vogliono che ci conformiamo alle stesse cose. Ci sono voluti 27mila francesi morti per capire che l' Algeria doveva essere lasciata agli algerini».

 

Chi è Gérard Depardieu?

«Un vagabondo che ama vivere il presente e rispetta gli altri. Mi tiene in vita lo stupore».

PUTIN DEPARDIEUPUTIN DEPARDIEUgerard depardieu nei panni di dominique strauss kahngerard depardieu nei panni di dominique strauss kahngerard depardieu welcome to new yorkgerard depardieu welcome to new york

 

PUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUPUTIN CONSEGNA IL PASSAPORTO A DEPARDIEUdepardieu con il passaporto russodepardieu con il passaporto russoalain delon depardieualain delon depardieu

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...