DIAMOCI UN TAGLIO - ANNO TERRIBILE PER 'CONDE' NAST', PATINATO EDITORE DI "VOGUE", "VANITY FAIR", "NEW YORKER", ETC.: HA PERSO 100 MILIONI DI DOLLARI IN 12 MESI E SI PREPARA A FALCIARE POSTI DI LAVORO (COMPRESO FORSE IL CEO BOB SAUERBEG) - SI FANNO SOTTO GIA' DEI CORTEGGIATORI NEL CASO VENDESSE, FRA CUI AMAZON, GOOGLE E APPLE
Alexandra Steigrad per “New York Post”
Si fanno pettegolezzi sul futuro di Condé Nast alla luce di due accorpamenti fatti nel 2017: la ‘Hearst’ (che ha ‘Elle’, ‘Marie Claire’ e ‘Cosmopolitan’) ha acquisito ‘Rodale’, mentre ‘Meredith Corporation’ ha acquisito “Time Inc” (omonimo magazine e altre pubblicazioni come ‘People’, ‘Fortune’ e ‘Sports Illustrated’).
Si parla di vendita per Condé Nast - con potenziali corteggiatori come Amazon, Google, Apple, la ‘Hearst’ stessa - ma gli insider sostengono non ci siano piani imminenti per liberarsi della azienda che pubblica ‘Vogue’, ‘Vanity Fair’ e ‘New Yorker’. Le fonti parlano comunque di anno terribile per Condé Nast, con perdite di 100 milioni di dollari.
Il reparto ‘Condé Nast Entertainment’ è sotto scrutinio, come quello digitale, dopo taglio di quasi 200 posti di lavoro. Tagliare sul digitale quando quel settore è in crescita, è indicativo di turbolenze più grandi. Gli imminenti tagli sono legati a come stanno cambiando i media, il primo potrebbe riguardare il CEO Bob Sauerberg.
C’è poi la assunzione di Anna Wintour in sospeso: la direttrice di ‘Vogue’ deve trovare un capo per ‘Glamour’, dopo che a settembre Cindi Leive ha dato le dimissioni. Un ruolo difficile da ricoprire perché la rivista, un tempo miniera d’oro dell’azienda, è crollata finanziariamente. Una carneficina, dicono. Il nuovo nome dovrebbe essere rivelato agli inizi del 2018.
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