DIES IRAN - L'IRAN PUNISCE L'OMOSESSUALITA' MA PERMETTE E SOVVENZIONA LA RIASSEGNAZIONE CHIRUGICA, DIVENTANDO META PREFERITA DEI TRANS MUSULMANI - NEL PERIODO DI TRANSIZIONE PERO' SONO RITENUTI GAY E QUINDI PUNIBILI PER LEGGE, ALLORA VANNO IN TURCHIA E TENTANO DI ENTRARE IN EUROPA E IN AMERICA COME PROFUGHI
J Lester Feder per “BuzzFeed”
Sorena, 17 anni di Shiraz, ha cercato il consiglio del mullah, dopo aver commesso un peccato che teme non venga perdonato. I suoi desideri non coincidono con il suo corpo. E’ il figlio più giovane della famiglia, ma sogna da sempre di essere femmina, prega indossando il velo dell amadre. Ha fatto sesso con un altro uomo, ma questo al mullah non lo ha confessato. Gli ha solo detto che desidera persone del suo stesso stesso e lui non si è mostrato scioccato, sebbene l’omosessualità sia punibile con la morte in Iran. Le ha risposto: «Non sentirti in colpa, è una cosa che noi accettiamo».
Proprio così. La riassegnazione chirurgica del sesso qui non è solo permessa, ma sovvenzionata dal governo: «Sei transessuale e devi operarti. La nostra religione lo accetta». Trent’anni prima di Sorena, la trans Maryam Khatoon Molkara era andata a cercare la benedizione direttamente dal leader supremo, l’ Ayatollah Khomeini in esilio a Parigi. Si era presentata da uomo, con la barba, il seno gonfio di ormoni ma coperto, chiedendo il permesso di operarsi. Non riuscì ad avere udienza.
L’anno dopo il leader tornò al potere e instaurò nuove regole, condannò l’omosessualità, e Molkara fu rinchiusa in manicomio, le fecero iniezioni di ormoni maschili contro la sua volontà. Nel 1986 andò di nuovo da Khomeini, stavolta a Teheran, con il Corano in mano e le scarpe attorno al collo, simbolo sciita per chi cerca rifugio. Le guardie la picchiarono e la salvò il fratello del leader, Hassan Pasandideh, che la fece entrare a palazzo. Una volta dentro, urlò: «Sono una donna!», aprì la giacca e mostrò il seno, poi raccontò la sua storia al figlio di Khomeini, Ahmad, che la portò dall’ayatollah in persona. Da lui ottenne il permesso per l’intervento.
Grazie a lei, molti seguirono Tra il 2006 e il 2016, 1400 persone si sono sottoposte alla riassegnazione chirurgica, con il sussidio del governo. L’Iran è diventato meta dei transgender musulmani perseguitati altrove. Se per i sunniti il genere biologico è inalterabile, per gli sciiti l’operazione rivela il vero genere. Il procedimento legale e medico è lungo però, durante il periodo di transizione i transgender sono comunque a rischio di violenza o di violare le leggi rigide sull’abbigliamento. Non tutti i transgender sono pronti all’intervento ma preferiscono farlo, altrimenti vengono considerati omosessuali e quindi punibili per legge. Loro stessi sono confusi, non sanno se sono gay o trans per convenienza.
Le famiglie spesso non li accettano, così Sorana, come moltissimi altri, hanno lasciato l’Iran e cercato rifugio in Turchia, ormai purgatorio LGBT, nella speranza di entrare in Europa o in America come profughi. L’elezione di Trump minaccia di bloccare anche questa via d’uscita.