
IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - STASERA MI È VENUTA VOGLIA DI RIVEDERE “FESTA PER IL COMPLEANNO DEL CARO AMICO HAROLD”, IL PRIMO FILM SULLE COMUNITÀ OMOSESSUALI AMERICANE, LEGGO CHE MOLTI DEI PROTAGONISTI SONO MORTI DI AIDS TRA LA FINE DEGLI ANNI ’80 E I PRIMI ANNI ’90 - STAVO VEDENDO LE ULTIME PUNTATE DE “IL GATTOPARDO” DI NETFLIX E, FRANCAMENTE, È TV DERIVATIVA, CHE USA IL CINEMA COME PURA CITAZIONE. NON SI FA IL CINEMA CON LE CITAZIONI. OVVIO CHE IL GIORNO DOPO HAI SCORDATO TUTTO. E, IN QUALCHE MODO, SPORCA UN PO’ L’IMMAGINE PULITA, PERFETTA, DEL FILM DI LUCHINO VISCONTI… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
festa per il compleanno del caro amico harold
Che vediamo stasera? Mi è venuta voglia di rivedere “Festa per il compleanno del caro amico Harold”, il primo film sulle comunità omosessuali americane, nato da una commedia di Mart Crowley e diretto con la grazia e l’intelligenza che gli abbiamo sempre riconosciuto da William Friedkin. Ne abbiamo sentito parlare come uno dei suoi film del cuore ieri a “Hollywood Party” da Francesco De Gregori, ospite di Steve Della Casa.
festa per il compleanno del caro amico harold
E’ un film che davvero aprì una porta fino allora impossibile da aprire nel cinema e nella società non solo americana su un mondo che nelle grandi città tutti conoscevano, ma nessuno osava descrivere. Che anno era? De Gregori pensava il 1966-67. In realtà la commedia era del 1968 e il film addirittura del 1970. L’errore di De Gregori nasce dal fatto che era davvero molto tardi il 1970 rispetto a quello che si viveva.
festa per il compleanno del caro amico harold
Leggo che molti dei protagonisti, Kenneth Nelson, Leonard Frey, Robert La Tourneaux, sono morti di Aids tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Addirittura sei attori del cast erano morti di Aids quando uscì “Philadelphia” nel 1993. Erano gli stessi attori che avevano interpretato la pièce a teatro. Mart Crowley aveva rifiutato che venissero scelti al loro posto delle star etero. E questi attori che non avevamo mai visto funzionarono moltissimo. Purtroppo non mi sembra facile da trovare. Solo in dvd. Poi dicono che c’è tutto…
Su Netflix, però, come “The Boys in the Band”, c’è il remake del 2020 diretto da Joe Mantello con Jim Parsons e Zachary Quinto. Ha buone critiche, ma non sarà la stessa cosa. Dovrebbe esserci anche su Rai Play, dove trovate da oggi anche la puntata radiofonica di “Hollywood Party” con De Gregori. Tra gli altri film del cuore del cantante romano troviamo l’ormai lontano “Trevico Torino, viaggio nel Fiat-nam” di Ettore Scola che è alla base della sua canzone, ha detto, “Pablo è vivo”. Ma anche “Blow Up” di Michelangelo Antonioni.
KIM ROSSI STUART - IL GATTOPARDO
Va detto che allora, negli anni ’60, il cinema produceva cultura, musica. Era un giro continuo. E, soprattutto, andavamo tanto al cinema. Stavo vedendo le ultime puntate de “Il gattopardo” di Netflix e, francamente, non posso credere che possa produrre cultura o musica. Perché è tv derivativa, che usa il cinema come pura citazione. Non si fa il cinema con le citazioni. Ovvio che il giorno dopo hai scordato tutto. E, in qualche modo, sporca un po’ l’immagine pulita, perfetta, del film di Luchino Visconti.
Ci sarà qualcuno che li confonderà, ahimé. La memoria della nostra cultura, temo funzioni solo a chi il 900 l’ha vissuto in quel modo. Andando al cinema, leggendo i libri, confrontandosi con gli amici in infinite discussioni. Fellini contro Visconti. Dolce vita contro il Gattopardo. Di cosa parli con questo Gattopardo in tv?
festa per il compleanno del caro amico harold
benedetta porcaroli saul nanni deva cassel il gattopardo
il gattopardo 10
the boys in the band
benedetta porcaroli il gattopardo
benedetta porcaroli il gattopardo
kim rossi stuart e benedetta porcaroli il gattopardo
deva cassel il gattopardo
deva cassel il gattopardo
the boys in the band
the boys in the band
trevico torino, viaggio nel fiat nam
trevico torino, viaggio nel fiat nam
trevico torino, viaggio nel fiat nam