2023divano1809

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? BEH. SE SIETE A PERUGIA, STASERA ALLE 21 AL POSTMODERNISSIMO PRESENTO “LA CUGINA DEL PRETE”, UN VECCHIO HARD DEL 1975 DIRETTO DAL MITICO WES CRAVEN COL NOME DI “ABE SNAKE” - E SULLE PIATTAFORME CHE VEDIAMO? IO IERI SERA SONO IMPAZZITO SU NETFLIX PER LA FAVOLA DANESE "EHRENGARD" - OLTRE A “BARBIE”, CHE TROVATE SU AMAZON, SU NETFLIX AVETE LO STRAVAGANTE “EL CONDE” APPENA PASSATO A VENEZIA, CON PINOCHET-VAMPIRO. DA VEDERE. COME È DA VEDERE “SEBERG NEL MIRINO”… - VIDEO

la cugina del prete

Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera? Beh. Se siete a Perugia, solo se siete a Perugia, vi ricordo che stasera alle 21 al Super Modernissimo presento “La cugina del prete”, un vecchio hard del 1975 diretto dal mitico Wes Craven col nome di “Abe Snake” e interpretato dalla porno star scucchiona sempre a gambe larghe Jennifer Jordan col nome di Sarah Nicholson (non fece fortuna con nessuno dei due nomi).

la cugina del prete

 

Craven, che aveva già diretto il violentissimo “L’ultima casa a sinistra” nel 1972, che doveva contenere scene hard, assieme ai suoi produttori Sean S. Cunnigham e Peter Locke, come tanti giovani cinematografari non solo americani dei primi anni ’70, pensiamo a Abel Ferrara, bazzicava tranquillamente il porno, visto come un genere non tanto più (o meno) scatenato dello sleazer o del cannibal. La cosa curiosa del film è che nella distribuzione italiana del 1980, oltre a cambiare il titolo, si chiamava “The Fireworks Woman”, cambiò la storia. Da sorella del prete, l’incestuosa protagonista diventa da noi una meno imbarazzante cugina.

ehrengard

 

Passiamo a cosa vedere in streaming, dove non trovate certo gli hard. Io ieri sera sono impazzito su Netflix per il danese "Ehrengard", favola romantica con principi e principesse diretto da Billie August, tratto dal romanzo omonimo di Karen Blixen (ne fece una versione, modesta, anche Emidio Greco nel 1983) con il nasuto Mikkel Boe Følsgaard come il pittore Cazotte (nel film di Greco lo interpretava Jean-Pierre Cassel), pazzo della bella e virginale Ehrengard di Alice Esther Leisner, che deve nascondere, per ordine della regina, interpretata da Sidse Babett Knudsen, la gravidanza troppo prematura della moglie del principe. E intanto trama su come conquistare Erenghard.

ehrengard

 L’aspetto incredibile del film, appena uscito in tutto il mondo su Netflix, è che le scenografie sono tratte dalle opere di decoupage della vera regina danese, l’anziana Margrethe II, 83 anni, e anche i costumi. Assieme al film trovate un folle documentario che spiega che tutto il film è stato costruito per mettere in scena le idee visive dell’anziana regina, che progetta il film da più di dieci anni. E il povero Billie August si è prestato all’operazione con una troupe di primissimo livello. Ma non è che le opere della regina Margrethe II, che già stampa, con propria traduzione e proprie tavole “Il signore degli anelli” in danese, siano dei capolavori…  Il film però, si vede molto volentieri.

el conde 9

 

Oltre a “Barbie”, che trovate su Amazon, vedo che Netflix è ricca di nuove entrate, a cominciare dallo stravagante e autoriale “El Conde” di Pablo Larrain, appena passato a Venezia, con Pinochet-vampiro che succhia sangue dai giovani cileni. Lo trovo un po’ avvitato, mantiene meno di quello che promette, ma assolutamente è un film da vedere.

 

seberg nel mirino

Come è da vedere, anche se non funzionò per nulla quando venne presentato a Venezia nel 2019, “Seberg nel mirino”, sorta di fumettone-biopic della meravigliosa attrice americana Jean Seberg diretto da tal Benedict Andrews e interpretato dalla pur notevole Kristen Stewart, che forse assomiglia alla vera Seberg, ma non ha nulla del fascino malato, della tristezza così glam dell’eroina di “Santa Giovanna” di Otto Preminger, che interpretò a 18 anni, di “Bonjour tristesse”, di “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard, di “Lilith” di Robert Rossen, dove la vediamo assieme a Peter Fonda.

seberg nel mirino

E non le somiglia nemmeno fisicamente, troppo asessuata la Stewart, senza corpo anche quando è nuda, mentre la Seberg, anche nei suoi film italiani, penso a “Questa specie d’amore” di Alberto Bevilacqua, che si vantava di una storia con lei, o nel superiore “Ondata di calore” di Neo Risi o in “Camorra” di Pasquale Squitieri, riesce comunque a trasmetterci una carica sessuale e un malessere pulsante. Questo Seberg ci mostra la star in un momento particolare della sua vita quando, moglie infedelissima dello scrittore Romain Gary, si sposta in America per girare il musical western di Joshua Logan La ballata della città senza nome con Clint Eastwood e Lee Marvin, e si innamora di un leader delle Black Panther, Hakim Jamal, interpretato da Anthony Mackie, e della sua causa.

 

la probabilita statistica dell amore a prima vista

Diventando anche lei, da star hollywoodiana, una rivoluzionaria. E finendo così tra le braccia poco raccomandabili dell'FBI, che ne segue ogni passo e ogni stravaganza. Vi segnalo, sempre su Netflix, il film più gettonato dagli spettatori, la commedia romantica “La probabilità statistica dell’amore a prima vista”, diretto da Vanessa Caswell e interpretato dalla star giovanile Haley Lu Richardson (“The White Lotus”) e Ben Hardy (“Bohemian Rhapsody”). Lei è americana, figlia di un professore che va a lavorare in Inghilterra, lui inglese. Le critiche non sono male. Ma non credo che sia un film per genitori.

una femmina

E’ ottimo, ma è proprio un altro genere, “Una femmina”, serissimo ’ndrangheta movie nonché opera prima del talentuoso Francesco Costabile, presentato a Berlino un anno fa, con Lina Siciliano, Fabrizio Ferracane, Anna Maria De Luca. Uno degli esordi eccellenti del cinema italiano. Mi sembra una totale follia, sempre su Netflix, “Once Upon a Crime”, rilettura in chiave crime giapponese delle favole dei Grimm, da Cenerentola a Cappuccetto Rosso, diretta da Yûichi Fukuda con le star giapponesi Kanna Hashimoto, Yuko Araki, Takanori Iwata. Occhio anche al revenge movie di Bollywood “Bhola Shankar” diretto da Meher Ramesh con Chiranjeevi e Tamannaah Bhatia, appena uscito su Netflix in tutto il mondo. 

ehrengardbhola shankar la probabilita statistica dell amore a prima vista barbiebarbie il film 2barbie il film 5barbie il film 4barbie il film 6una femmina una femminael conde 7el conde 3el conde 1el conde 10el conde 11el conde 12el conde 2el conde 4el conde 5el conde 6seberg nel mirinoel conde 8seberg nel mirino once upon a crimeonce upon a crime la probabilita statistica dell amore a prima vistabhola shankar una femmina bhola shankar ehrengard

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO