the strays

IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA? SE AVETE VOGLIA DI UN FILM IN STREAMING VI PROPONGO SU NETFLIX IL NOTEVOLE “THE STRAYS”, UNA SORTA DI MYSTERY POLITICO MOLTO AMATO DALLA CRITICA - QUELLO CHE INTERESSA AL REGISTA È IL RAZZISMO DI UN PAESE CHE STA FACENDO I CONTI CON LE PROPRIE PAURE E DOVE SI DOVRÀ CONVIVERE CON IL PASSATO E IL PRESENTE. A TRATTI VIOLENTO, MA BEN COSTRUITO, NON MANCA DI IRONIA NEL PRESENTARCI UN’INGHILTERRA TOTALMENTE INEDITA… - VIDEO

the strays 1

Marco Giusti per Dagospia

 

Che vediamo stasera? Se avete voglia di un film in streaming vi propongo su Netflix in prima assoluta, il notevole “The Strays”, una sorta di mystery politico uscito in sala in America e Inghilterra, molto amato dalla critica a metà tra un Jordan Peele e un Michael Haneke (esagero?) scritto e diretto dall’afro-discendente inglese Nathaniel Martello-White, con Ashley Madekwe.

THE STRAYS

 

Strutturato a capitoli seguendo i personaggi diversi della storia, la situazione iniziale vede un’arrivata donna inglese di origine africana che ha fatto carriera in una bianchissima cittadina inglese. Ha un marito assicuratore, Justin Salinger, due figli belli e buoni, che poco hanno preso dalla madre, un lavoro sicuro, vicepreside del liceo locale, una bella casa e una bella macchina. Quando improvvisamente entrano nella sua vita due minacciosi ragazzi neri, Bukky Bakray e Jorden Myrie. Sappiamo da subito che fanno parte del suo passato.

 

THE STRAYS

Sono i figli che ha abbandonato da piccoli in una grande città multietnica, che l’hanno trovata e vogliono qualcosa da lei. Ma lei ha fatto di tutto per allontanarsi dalla sua blackness. Usa parrucche con capelli lisci, non ha nessuna voglia di crescere i figli come ragazzi neri. Si sente bianca. Così lo scontro andrà avanti pesantemente con situazioni da revenge movie e da horror.

THE STRAYS

 

Ma quello che interessa al regista, più che il meccanismo di tensione che esploderà ovviamente nel climax finale (che non è proprio facile da prevedere), è il razzismo di un paese che sta facendo i conti con le proprie paure e dove si dovrà pur convivere con il passato e il presente. A tratti violento, ma ben costruito, non manca di ironia nel presentarci un’Inghilterra totalmente inedita obbligata a guardarsi in faccia per come è.

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