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IL DIVANO DEI GIUSTI/1 - CHE VEDIAMO STASERA SULLE PIATTAFORME? A PARTE “THE KILLER” SU NETFLIX, SE AVETE VOGLIA DI UN WESTERN CI SAREBBE SU PARAMOUNT “LAWMEN – LA VERA STORIA DI BASS REEVES”, LA SERIE SUL PRIMO SCERIFFO NERO DELLA STORIA AMERICANA - IL FILM CHE VI CONSIGLIO È INVECE, SU APPLE TV, IL SOFISTICATISSIMO, SENTIMENTALE, MAGARI NON PER TUTTI, “FINGERNAILS”… - VIDEO

michael fassbender the killer 10

Marco Giusti per Dagospia

 

A parte “The Killer” di David Fincher su Netflix, se avete voglia di un western ci sarebbe su Paramount “Lawmen – La vera storia di Bass Reeves”, la solida serie sul primo sceriffo nero della storia americana, personaggio vero e leggendario molto seguito nelle recenti riletture cinematografiche e seriali della storia del paese. Vedo che ci sono già sei sette film su di lui mai arrivati in Italia.

lawmen – la vera storia di bass reeves 5

 

La serie in 8 puntate, ideata da Chad Feehan, prodotta dal Taylor Sheridan di “Yellowstone” e dal suo protagonista, David Oyelowo, diretta e fotografata da Christina Alexandra Vorosos e da Damian Marcano, interpretata da Lauren E. Banks, Demi Singleton, Forrest Goodluck, Barry Pepper con la partecipazione di Donald Sutherlan come il giudice Parker e di Dennis Quaid come lo sceriffo Lynn, è in fondo un biopic piuttosto tradizionale, un po’ in linea “Yellowstone”, che parte proprio dalla Guerra di Secessione dove Bass Reeves è poco più di uno schiavo trascinato in guerra dal suo padrone.

lawmen – la vera storia di bass reeves 6

Combatte addirittura per i Confederati, e lì scopre di essere un gran tiratore. Rimandato a casa assieme al padrone, si gioca la libertà a poker, perde perché il padrone bara, e lo massacra di pugni. Ci sta. E poi, ovviamente scappa nel territorio indiano tra i Seminole, dove impara parecchie lingue indiane. Quando torna, malgrado la guerra sia finita, sia diventato libero e avrebbe voglia di fare il contadino e di stare con sua moglie e i suoi tanti figli, viene scovato da un ubriachissimo Dennis Quaid in veste di sceriffo che lo vuole portare con lui a caccia di banditi nel territorio indiano.

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La serie, su Paramount abbiamo solo due puntate, non è male, David Oyelowo è bravissimo, anche se, ripeto, ha un po’ il tono alla Yellowstone, da realismo televisivo. Quando forse Bass Reeves e le sue sue folli avventure, uccise parecchi banditi, meritavano qualcosa di diverso. Almeno il trattamento che abbiamo visto nella spettacolare serie “Watchmen”, dove si narra che a Tulsa, prima del massacro del 1921, i cittadini neri vedessero un film, purtroppo inesistente, dal titolo "Trust In The Law!" di Oscar Michaux su Bass Reeves, l’infallibile sceriffo nero.

fingernails 6

Il film che vi consiglio è invece, su Apple Tv, il sofisticatissimo, sentimentale, magari non per tutti, “Fingernails”, opera seconda del regista greco già di culto Christos Nikou, autore di “Apples”, con un trio spettacolari di protagonisti, l’irlandese Jessie Buckley (“Fargo”, “I'm Thinking of Ending Things”), l’anglo-pachistano Riz Ahmed (“Sound of Metal”) e Jeremy Allen Wite (“The Bear”). Appena passato al Rome Film Fest, è in realtà un semplicissimo triangolo tra tre giovani. Lei, Jessie Buckley, vive con lui, Jeremy Allen White, ma il rapporto è diventato una routine, e appena trova un altro lui, Riz Ahmed, si innamora di questo nuovo lui. Ma chi ama davvero? Lo sa?

fingernails 5

 

Non è semplice però il meccanismo messo in piedi dal regista e dai suoi sceneggiatori per capire se è vero amore e se deve continuare con l’uno o iniziare con l’altro. Basterà andare in un certo istituto dove lavora, farsi cavare un’unghia da un dito (ahi!) e metterla assieme all’unghia dell’uno o dell’altro per capire cosa fare.

 

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Diciamo che è una cosa che non farebbero tutti, e posso capire perché il film ha suscitato qualche dubbio anche fra i critici internazionali, ma i tre protagonisti sono favolosi e basta pensare che questa cosa delle unghie è una trovata da registi greci alla Lanthimos in odor di stravaganza. Jessie Buckley, adorabile, alla fine fa quello che vuole fregandosene delle unghie come avremmo fatto tutti. 

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