IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - E IN CHIARO CHE VEDIAMO? SU RAI TRE PARTONO LE CELEBRAZIONI DI MARIO MEROLA COL DOCUMENTARIO “IL RE DI NAPOLI”. IL REPERTORIO PIÙ FOLLE È QUELLO CHE PROVIENE DA “WESTMORELAND NAPLES”, CON MEROLA VESTITO COME BRAD DAVIS IN “QUERELLE” DI RAINER W. FASSBINDER. STRACULTISSIMO - I FAN DI TI WEST, REGISTA DI HORROR COME “X” E “MAXINE”, POTRANNO VEDERE UN BEL WESTERN DEL REGISTA,“NELLA VALLE DELLA VIOLENZA" - NELLA NOTTE TORNA “SONO PAZZO DI IRIS BLOND” E L’EROTICO-ESOTICO “LA RAGAZZA FUORISTRADA”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
il re di napoli – storia e leggenda di mario merola
E in chiaro che vediamo? Su Rai Tre alle 21, 20 partono le celebrazioni di Mario Merola col documentario, da poco passato al Festival di Roma, “Il re di Napoli – Storia e leggenda di Mario Merola”, diretto da Massimo Ferrari. Il repertorio più folle è quello che proviene dal film di Marcello Garofalo “Westmoreland Naples” con Merola vestito come Brad Davis in “Querelle” di Rainer W. Fassbinder. Stracultissimo. Il racconto che mi fa più ridere di Merola è quello dell’orso di Istanbul. Lo racconta benissimo Lucio Montanaro.
il re di napoli – storia e leggenda di mario merola
Sul set di “I contrabbandieri di Santa Lucia” diretto da Alfonso Brescia e prodotto da Ciro Ippolito, il cast si sposta a Istanbul. Lì si imbattono in un grosso orso bruno e Mario chiede a Lucio. “Che animale è? Non ne hai visto uno simile”. “Mario è nu cane”, gli risponde scherzando Lucio. “Nu cane?... Accussì gruosso!?”, conclude Merola.
Cine 34 alle 21 propone invece il film comico di Aldo, Giovanni e Giacomo, “Odio l’estate”, da loro diretto assieme a Massimo Venier e interpretato assieme a Lucia Mascino, Carlotta Natoli. Notevole il duetto di Aldo con il suo idolo Massimo Ranieri che cantano assieme “Erba di casa mia”. Il ritorno dopo tredici anni nei film del trio di Massimo Venier dimostra che era qualcosa di più di un buon regista di servizio che li conosceva bene.
Per la prima volta i tre qui si presentano sposati, con tre commedianti di rango, la depressa Lucia Mascino con Giacomo, la buffa Maria Di Biase con Aldo, la paziente Carlotta Natoli con Giovanni, hanno dei figli e non pochi problemi. Giacomo è un dentista che non riesce a comunicare né col figlio né con la moglie e aspetta come una manna la flat tax berlusconiana, Giovanni ha un negozio di accessori per scarpe che non funziona più bene e dovrà probabilmente chiudere, Aldo è quello che sembra più allegro di tutti, ma la moglie pensa che nasconda un segreto.
L’idea di Venier e degli sceneggiatori, Michele Pellegrini e Davide Lantieri, oltre ai tre, è che per la disattenzione di una agenzia, le tre famiglie si ritrovino su un’isola non precisata del sud (ma siamo in Puglia), a dover dividere la stessa casa. Ma la vacanza, dal disastro che sembra all’inizio, si dimostrerà più interessante del previsto, grazie anche ai buoni rapporto che si stabiliscono tra i figli e tra le mogli.
Rai Movie alle 21, 10 propone “Lo sbarco di Anzio” ormai raro film di guerra girato in Italia da Edward Dmytryk, ma firmato da Duilio Coletti per avere le facilitazioni nazionali, con un megacast di star, Robert Mitchum, Peter Falk, Mark Damon, Arthur Kennedy, Thomas Hunter, Patrick Magee, Giancarlo Giannini, Wayde Preston, Venantino Venantini. Leggo che ci sono anche Dante Maggio e, soprattutto, Alberto Sordi come sindaco di Anzio e non me lo ricordo affatto. Magari per la copia americana?
Leggo che Peter Falk riteneva la sceneggiatura modesta, piena di cliché, e se ne voleva andare. Dino De Laurentiis, il produttore, lo convinse permettendogli di riscrive le sue battute. Robert Mitchum ritrova dopo anni Dmytryk, il regista del glorioso “Crossfire”. Nelle interviste d’epoca Dmytryk dice che Mitchum non è cambiato. Ha sempre lo stesso atteggiamento aggressivo verso gli attori del Metodo, troppo teatrali. Con De Laurentiis dice che vanno d’accordo, anche se Dino vuole tutto big, big, big!
Dino gli ha fatto un contratto per tre film che non rispetterà, all’attore Thomas Hunter per ben otto film in cinque anni. I critici americani non presero il film troppo sul serio. Trovano la prima parte noiosa e la seconda una specie di episodio televisivo. I combattimenti non sono spettacolari come si prevedeva e tutto diventa un po’ un’occasione perduta.
Canale 20 alle 21, 10 passa “Attacco al potere 2” di Babak Najafi con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan Freeman, Jackie Earle Haley, Angela Bassett. Tv2000 alle 21, 15 presenta il melodrammatico “Scelta d’amore. La storia di Hilary e Victor” diretto da Joel Schumacher con la Julia Roberts di trent’anni fa che si innamora del giovane malato terminale Campbell Scott. C’è pure Vincent D'Onofrio. Rai5 alle 21, 15 passa il noir “Occhi blu”, opera prima di Michela Cescon con Valeria Golino, Jean-Hugues Anglade, Ivano De Matteo, Matteo Olivetti, Ludovica Skofic.
C’è un rapinatore imprendibile che mette a soqquadro Roma e un ispettore chiamato “il francese” che risolve tutti i casi meno quello della figlia, uccisa non si sa da chi. I fan di Ti West, regista di horror come “X” e “Maxine”, potranno vedere su Iris alle 21, 15, un bel western del regista, “Nella valle della violenza” con Ethan Hawke, Taissa Farmiga, Karen Gillan, un John Travolta in versione cattivo, Burn Gorman, James Ransone. Su Rai4 alle 21, 20 passa invece il film di moto, motociclisti e motocicliste pazze per le moto “Rodeo”, diretto da Lola Quivoron con Chris Makodi, Julie Ledru, Yanis Lafki.
Tv8 alle 21, 30 passa una commedia anti-trumpiana, “Maid in Manhattan” di Wayne Wang con Jennifer Lopez che si innamora, ricambiata, di Ralph Fiennes. Ci sono anche Natasha Richardson, Stanley Tucci, Bob Hoskins. Lei è una cameriera ispanica madre single con figlioletto, lui un ricco candidato al senato.
Passiamo alla seconda serata con l’erotico lesbo “Room in Rome” dell’argentino Julio Medem con la spagnola Elena Anaya e l’ucraina Natasha Yarovenko che si chiudono in una camera d’albergo a Roma e non fanno altro che scopare. Su Iris alle 23, avete l’ottima versione di James Mangold di “Quel treno per Yuma”, western superclassico qui con Christian Bale sceriffo alle prese con il bandito Russell Crowe che deve mettere, appunto, sul treno per Yuma. Ma non sarà facile, perché gli uomini di Crowe sono armati fino ai denti.
russell crowe quel treno per yuma
Alcuni critici lo trovarono perfino superiore al primo, originale Quel treno per Yuma, diretto da Delmer Daves nel 1957 con Glenn Ford e Van Heflin in bianco e nero. Era piaciuto-perfino al grande vecchio del noir Elmore Leonard, che proprio con il racconto di “3:10 to Yuma”, pubblicato nel 1953 sul Dime Western Magazine, si vide aprire le porte del cinema e del successo. Glielo comprò addirittura Robert Aldrich, il regista di “Vera Cruz”, che ne aveva capito immediatamente il valore e che aveva sognato di metterlo in scena, anche se finì per rivendere il soggetto alla Columbia.
christian bale russell crowe quel treno per yuma
Forse ad Aldrich, che non amava la versione troppo buonista di Delmer Daves, sarebbe piaciuta di più questa di Mangold, più truce e forte nelle scene d'azione, ma anche più politica. In questo Yuma vediamo sceriffi che si vendono, cinesi sfruttati dal capitalismo yankee, e "buoni" che sono spesso più cattivi dei "cattivi", al punto che il pistolero Russell Crowe si ritrova torturato a un palo dagli sceriffi come se fosse un prigioniero di Abu Ghraib. " È immorale" sbotta Christian Bale da sincero democratico.
"Ogni uomo malvagio è giusto dentro il suo cuore" è la massima del Ben Wade di Russell Crowe, un cattivo acculturato, che alterna momenti di violenza efferata a riflessioni profonde. Italia 1 alle 23, 50 propone il curioso “Cambio vita” di David Dobkin con Ryan Reynolds, Jason Bateman, Olivia Wilde, Leslie Mann, Mircea Monroe, Alan Arkin, commedia dove i due protagonisti, amici, si scambiano di ruolo, lo scapolo diventa lo sposato con figli e viceversa.
carlo verdone claudia gerini sono pazzo di iris blond
Cine 34 all’1, 10 propone “Sono pazzo di iris Blond” diretto da Carlo Verdone con Carlo Verdone, musicista in crisi sentimentale che cerca di costruire da star una cameriera italiana in Belgio, Claudia Gerini, le cambia nome e girano per il Nord Europa. Clamorosa la partecipazione di Mino Reitano nei panni di se stesso che si esibisce nella cittàò mineraria di Charleroi. C’è anche Andréa Ferréol. Su Cielo all’1, 15 torna la commedia erotica “Il sesso degli angeli” di Xavier Villaverde con Astrid Berges-Frisbey, Llorenç González, Álvaro Cervantes, Sonia Méndez.
zeudi araya luc merenda la ragazza fuoristrada
Dopo le 2 di notte si va sul classico con “Irma la dolce” di Billy Wilder con Shirley MacLaine, Jack Lemmon, Lou Jacobi, Rai Movie alle 2, 40, “Monsieur Hulot nel caos del traffico” di Jacques Tati con Jacques Tati, Marcel Fraval, Honoré Rostel, Maria Kimberly, Rete 4 alle 2, 45. Cine 34 alle 3, 15 propone l’erotico-esotico “La ragazza fuoristrada” di Luigi Scattini con la bellissima Zeudi Araya in uno dei suoi primi ruoli, Luc Merenda, Martine Brochard, Giacomo Rossi Stuart, Lucretia Love, Guido Alberti, Caterina Boratto, Tony Kendall, Franco Ressel.
Lui, il vecchio Luc, scopre la bellissima Zeudi nel deserto della Nubia, se ne innamora e la porta in quel di Ferrara, dove gli amici di provincia la tratteranno malissimo. Trionfo della Dune Buggy e di Franco Ressel vestito da Dracula. Siamo ancora in Africa, ma a fine 700, con il drammone esotico-erotico “Profumo d’Africa” diretto e interpretato da Bernard Giraudeau con Richard Bohringer, Anna Galiena, Jean-Claude Brialy, Marie Dubois e la bellissima Aissatou Sow, Iris alle 3, 55, dove un nobile francese riceve in dono una schiava di dieci anni e la cresce come una figlia. Ma dopo la bella schiava cresce…
Rete 4 alle 4, 25 passa “Ursus e la ragazza tartara” diretto da Remigio Del Grosso con Joe Robinson come Ursus, Yoko Tani come Ila, principessa tartara, Roland Lesaffre, Ettore Manni, Akim Tamiroff, Grazia Maria Spina. Rarissimo e unico film diretto da Remigio Del Grosso, sceneggiatore abituale collaboratore di Giorgio Ferroni. Notevole la presenza di Sergio Bergonzelli e Giorgio Capitani come registi di seconda unità. Tipici peplum costruito con una marea di materiale di repertorio e esterni diretti probabilmente da Capitani e Bergonzelli. Joe Robinson è raramente ripreso in primo piano, perché aveva un occhio mezzo guercio. Sul vecchio Joe Robinson chiudo.
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