2024divano2003

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 - E IN CHIARO CHE VEDIAMO STASERA? AVETE UN DOCUMENTARIO CHE PENSO SIA DAVVERO PIACIUTO A TUTTI, “ENNIO”, SU MORRICONE - SU LA7D ALLE 21,30 TROVATE L’OTTIMO SPY “GORKY PARK”, ANCHE SE LA PUNTA DELLA PRIMA SERATA POTREBBE ESSERE “THE SUICIDE SQUAD”, SEQUEL DEL PRIMO SUICIDE SQUAD - IN SECONDA SERATA OCCHIO A “QUEEN & SLIM”, CHE SEMBRA UNA BOMBISSIMA - NELLA NOTTE ARRIVANO UNA COMMEDIA SEXY MOLTO SPINTA COME “IL GINECOLOGO DELLA MUTUA” E IL TRASHISSIMO “LA FIGLIASTRA"… – VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

ENNIO MORICONE GIUSEPPE TORNATORE

Che vediamo stasera? In chiaro, ve lo dico subito, avete un documentario che penso sia davvero piaciuto a tutti, “Ennio”, l’incredibile omaggio che Giuseppe Tornatore ha fatto a Ennio Morricone, Rai Uno alle 21, 30. Non so quanti spettatori lo vedranno, ma è qualcosa che davvero fa onore al cinema italiano. Non solo per la quantità di repertori, di interviste inedite, ma soprattutto per il semplice fatto che Morricone parli qui, credo per la prima e unica volta, del suo lavoro rispetto al cinema e rispetto alle canzoni anni ’60 che ha arrangiato, in maniera esaustiva.

GORKY PARK

 

Mancano, è vero, e è l’unico difettuccio che trovo nel film, che è davvero un’opera monumentale al musicista, le composizioni per i film più assurdi e di genere degli anni ’60 e ’70. Perché, come ben sanno i cultori, la musica migliore di Morricone è spesso anche quella più nascosta, quella che troviamo nei piccoli film di exploitation del tempo. Ma è una piccolezza rispetto a quello che sentiamo.

 

una piccola impresa meridionale

 Su La7D alle 21, 30 trovate l’ottimo spy americano girato a Helsinki e a Stoccolma camuffate da Mosca, “Gorky Park” diretto da Michael Apted, scritto benissimo da Dennis Potter, tratto da un romanzone di Martin Cruz Smith, con William Hurt, Lee Marvin, Joanna Pacula, Brian Dennehy, Ian Bannen, Michael Elphick. Funziona ancora benissimo e Lee Marvin è sempre una grande presenza, anche se quando arrivò sul set venne subito trasportato in ospedale a Helsinki perché alcolizzato e non in grado di recitare nulla. Il produttore, Howard W. Koch, cercò di convincere i russi a girarlo a Mosca, nel vero Gorky Park.

Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo

 

"Continuavano a dirci 'Non c'è criminalità né corruzione a Mosca”, ricordava Koch. La giovane attrice polacca Joanna Pacula venne suggerita a Koch da Roman Polanski. Al tempo era la sua fidanzata. Il film venne offerto a molti registi, da John Schlesinger a Lindsay Anderson. Alternative? La curiosa commedia scritta e diretta da Rocco Papaleo “Una piccola impresa meridionale” con Rocco Papaleo, Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova, Sarah Felberbaum, Claudia Potenza, che pure cercava di ripetere la felice intuizione di presentare un gruppo di amici liberi e senza pensieri in una situazione di vacanza.

la vendetta di luna

Ma già presentando una Puglia finta ricostruita in quel di Oristano ci sarebbe stato da dire… E Claudia Potenza e Sarah Felberbuam come lesbiche non erano così credibili, Almeno allora. La Bobulova ha il ruolo della prostituta in cerca di redenzione, Rocco stesso fa l’ex prete. Da rivedere, però. Iris alle 21 presenta il thriller tedesco per me ignoto “La vendetta di Luna” diretto dal produttore Khaled Kaissar con Lisa Vicari, Carlo Ljubek, Branko Tomovic, Benjamin Sadler, Rainer Bock, Alexander Beyer. Non credo sia un capolavoro.

free willy donner

 

Ma neanche l’action “Fire With Fire” diretto da David Barrett con Josh Duhamel, Rosario Dawson, Bruce Willis, Vincent D'Onofrio, 50 Cent, Richard Schiff, Canale 20 alle 21, 05. Più divertente il vecchio (1993) “Free Willy. Un amico da salvare” diretto da Simon Wincer con Jason James Richter, Lori Petty, Jayne Atkinson, August Schallenberg. Fu un grande successo, al punto che Ciro Ippolito, king of B’s, cercò di ripeterne il successo con “Palla di neve”, e andò in America a studiare come costruire il suo delfino da quelli che lui chiamava “pesciarioli”.

 

il ritratto del duca

Andò proprio dallo stesso che aveva costruito Free Willy, un certo Conti. Costava troppo, 5 milioni di dollari! Così andò da Rambaldi, che allora lavorava a Hollywood. Gli chiese un milione di dollari. Troppo. Allora finì in Inghilterra, da uno che stava per fallire, che gli fece il delfino con 130 mila sterline a Pinewood, compreso il viaggio in Grecia dove avrebbe girato il film… E accettò. Favolosa la piccola commedia inglese, Rai Movie alle 21, 10, “Il ritratto del Duca” di Roger Michell, il regista di “Notting Hill”, con due protagonisti meravigliosi come Jim Broadbent e Helen Mirren nei ruoli di Kempton Bunton e sua moglie Dorothy, una vecchia coppia di Newcastle che si arrangia in un’Inghilterra pre-Beatles, reazionaria e bacchettona.

jim broadbent e helen mirren il ritratto del duca

 

E’ una commedia deliziosa, benissimo scritta, diretta, interpretata che alla fine ci riporta inevitabilmente a parlare della disastrosa Inghilterra di oggi. Il vecchio Kempton Bunton, tassista e all’occasione panettiere, pieno di sensi di colpa per la morte della figlia, si è buttato a testa bassa nella lotta per non far pagare il canone della BBC agli anziani e ai veterani di guerra, anzi di due guerre. Finisce anche qualche giorno in galera per difendere le sue idee.

jim broadbent e helen mirren il ritratto del duca

Più estroso che rivoluzionario, come lo definisce il regista, oggi si direbbe attivista, non è affatto seguito nelle sue follie dalla moglie Dorothy, ma è visto con simpatia dal figlio Jacky. Con l’acquisto da parte del governo inglese del ritratto del Duca di Wellington, The Duke, di Francisco Goya per 140 mila sterline, trova più che giusto rapire il quadro dalla National Gallery di Londra e chiederne un riscatto per una giusta causa, quella di liberare dal canone vecchi e veterani.

helen mirren jim broadbent il ritratto del duca

 

Dopo averlo riportato al museo, affronta un processo nel quale si dichiara non colpevole di furto, aiutato dal mondano avvocato Hutchisnon, marito dell’attrice Peggy Ashcroft. Michell fa un preciso ritratto dell’Inghilterra povera di provincia dei primissimi anni ’60 e della già più attiva e luccicante Londra, ma anche della prepotenza, ieri come oggi, della classe dominante inglese verso stranieri e meno abbienti. E inserisce i suoi due protagonisti in una storia vera costruita però secondo i toni da commedia alla “I soliti ignoti”.

 

star trek into darkness

Su La5 alle 21, 10 un’altra commedia deliziosa come “C’è post@ per te”, remake moderno scritto e diretto da Nora Ephron con Meg Ryan, Tom Hanks, Parker Posey, Greg Kinnear, Jean Stapleton, della vecchia meravigliosa commedia di Ernst Lubitsch “Scrivimi fermo posta”. E poi la coppia Meg Ryan – Tom Hanks era così carina e ci riporta in un mondo ancora felice… Per i fan di Star Trek ci sarebbe il kolossal “Star Trek Into Darkness” diretto da J.J. Abrams con Chris Pine, Zachary Quinto, Zoë Saldana, Karl Urban, Benedict Cumberbatch, John Cho, Cielo alle 21, 15, mentre su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 passa un remake di un celebre horror di Tobe Hooper, cioè “Non aprite quella porta” diretto nel 2003 da Marcus Nispel con Jessica Biel, Jonathan Tucker, Erica Leerhsen, Mike Vogel, Eric Balfour.

 

THE SUICIDE SQUAD - MISSIONE SUICIDA

 Punta della serata potrebbe essere “The Suicide Squad – Missione suicida”, sequel del primo Suicide Squad, qui diretto da di James Gunn con Margot Robbie, Idris Elba, John Cena, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Peter Capaldi. Rispetto al primo “Suicide Squad” diretto da David Ayer, scrivevo quando lo vidi, siamo fortunatamente in un altro mondo, molto più scatenato e pieno di idee, di battute, di situazioni, di trame anticapitalistiche, di trovate splatterissime alla Troma, e infatti c’è anche un cameo di Lloyd Kaufman, anche se non condivido del tutto l’entusiamo dei critici americani, 98% di gradimento su Rotten Tomatoes.

THE SUICIDE SQUAD - MISSIONE SUICIDA

 

Certo, divertente è divertente, in fondo, come ha detto anche Gunn, è un war movie anni ’70 (“Quella sporca dozzina”) in versione fumetto, la violenza, c’è perfino un uomo diviso in due, sono puro cartoon, e l’inizio con Michael Rooker come il terribile ergastolano Savant dai lunghi capelli biondi che uccide il canarino, una precisa citazione splatter e maligna del Burt Lancaster di “L’uomo di Alcatraz”, al ritmo di “Ring of Fire” di Johnny Cash è uno spettacolo.

the suicide squad 1

Ma anche concedere finalmente a Idris Elba il ruolo da eroe da kolossal è una trovata, per non parlare dei topi al servizio della Ratcatcher o della gigantesca stella di mare aliena assassina e monocola, Starro, inventata dai nazisti, puro cinema di serie Z. Ma. Prima di tutto. Non è né un sequel del primo film né un reboot. Mi sembra più una simpatica deviazione, una versione alla James Gunn del fumetto, che usa però molti dei personaggi già visti nel primo film, a cominciare dalla Harley Quinn di Margot Robbie, ormai un filo stucchevole, anche se Gunn le toglie molte delle pose più da pazzarella pop ormai straviste, le concede il lusso di una scopatona di lusso, poi di una tortura alla Guantanamo, e le mette in mano un giavellotto che le verrà utile nel finalone.

 

margot robbie the suicide squad missione suicida 2

Come Bloodsport, più o meno al posto del Deadshot di Will Smith (magari torna nel prossimo film…), Gunn ha voluto fortemente il grande Idris Elba, forse non adatto alla commedia, ma ha la forza e l’imponenza di un John Wayne nero come nessun altro, e riesce a avere un divertente rapporto con tutti gli altri eroi della squadra, a cominciare dal forzuto wrestler bianco John Cena come Peacemaker, vero cardine di contraddizioni politiche dell’America Reagan-Trump-Bideniana.

 

Ester Exposito in Venus

Mi interessa molto l’horror di Rai4 alle 21, 20 ispirato a Lovecraft e alle sue storie, “Venus” diretto da un maestro come Jaume Balagueró con Ester Expósito, Ángela Cremonte, Fernando Valdivielso, Federico Aguado, Magüi Mira. Leggo critiche entusiaste da ogni parte del mondo. Ha buone critiche anche “La frode”, drammone con giallo diretto dallo scrittore Nicholas Jarecki alla sua opera prima con Richard Gere, Tim Roth, Brit Marling, Susan Sarandon, Monica Raymund, William Friedkin.

 

die hard duri a morire 3

Passiamo alla seconda serata con la riproposta del solido “Die Hard. Duri a morire” diretto da John McTiernan con Bruce Willis, Jeremy Irons, Samuel L. Jackson, Colleen Camp. Leggo che fu Bruce a volere Samuel L. Jackson, col quale non aveva mai lavorato. Quando lo chiamarono per il ruolo rimase di sasso, aveva visto il primo “Die Hard” trenta volte. Fu il maggior successo del 1995, anche se nasceva come film di coppia alla “Arma letale” e solo in un secondo momento venne trasformato in un “Die Hard”. Per il ruolo del terribile cattivo era stato chiamato Sean Connery, che non lo accettò perché era davvero troppo cattivo.

 

i girasoli 1

Rai4 alle 23, 35 propone un poliziesco con colpo alla banca franco-belga, “Walter” diretto da Varante Soudjian con Issaka Sawadogo, Alban Ivanov, Judith El Zein, David Salles, Alexandre Antonio. Non se ne sa nulla. Ho sempre trovato terribile, dalla prima volta che l’ho visto, la coproduzione italo-russa “I girasoli” diretto da Vittorio De Sica, scritto da Cesare Zavattini e Tonino Guerra con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Lyudmila Saveleva, Glauco Onorato, Galina Andreeva. Lui è scomparso in guerra durante la campagna di Russia. Morto? No. E’ vivo, ma ha sposato un’altra. In Russia. Lei parte per riprenderselo. Poi torna lui in Italia. Musiche di Henry Mancini. Girato a Poltava, in Ucraina.

Sotterrando la mia ex

 

Su Rai Movie alle 23, 55 un raro horror di Joe Dante, “Sotterrando la mia ex” con Anton Yelchin, Ashley Greene, Alexandra Daddario, Oliver Cooper, Mindy Robinson. Max e Evelyn si sposano, ma il matrimonio non funziona. Poi lei muore. Viene seppellita. Lui si risposa. E lei torna come zombie. Critiche pessime. “Come ha fatto l’uomo che ha diretto Gremlins e The Howling a darci una cazzata non divertente, cheap, noiosa come questa?”.

Occhio che sembra una bombissima “Queen & Slim” di Queen & Slim diretto nel 2017 da Melina Matsoukas, scritto da Lena Whaite con una coppia esplosiva come Daniel Kaluuya e Jodie Turner-Smith, Bokeem Woodbine, la mitica Chloë Sevigny, Flea, dove una coppia di neri ha la sciagura di uccidere per sbaglio un poliziotto bianco e, complice un video che diventa virale, divnetano una sorta di Bonnie&Clyde neri inseguiti dalla polizia di ogni stato. Critiche strepitosa. Lo trovate su Rete 4 alle 0, 50. Come mai non l’abbiamo visto? Ma sarà mai uscito in sala?

 

a mano disarmata

Rai Tre all’1, 15 propone “A mano disarmata” diretto da Claudio Bonivento con Claudia Gerini, Francesco Venditti, Francesco Pannofino, Mirko Frezza, Rodolfo Laganà, la storia della guerra alla malavita di Ostia portata avanti da Federica Angeli, giornalista di repubblica. Da vedere. Cine 34 all’1, 15 si butta su una commedia sexy molto, molto, molto spinta come “Il ginecologo della mutua” diretto da Joe D’Amato a cavallo tra l’hard e il soft con Renzo Montagnani, Paola Senatore, Mario Carotenuto, Isabella Biagini, Karin Schubert.

 

il ginecologo della mutua.

Fece un incasso pazzesco, un miliardo di lire, anche se scivola non poco nella commedia alla Laurenti o da sotto Medico della mutua del porno. Del resto, molte delle attrici qui presenti già si facevano valere nell’hard massaccesiano. La grande presenza trash del film è però quella del povero Aldo Fabrizi, in un tardo cammeo di professore romano invischiato nei traffici di Montagnani. Grandi presenze femminili, da Paola Senatore a Marina Frajese, a una giovane Anna Bonaiuto, non ancora in odor di cinema d’autore, nei panni di una siciliana focosa. Cult tostissimo.

 

il ginecologo della mutua

Il film doveva essere prodotto in un primo tempo da Edmondo Amati con la Fida. Nel cast erano previste, oltre a Montagnani, anche Gloria Guida, Silvia Dionisio, Simonetta Stefanelli, Jacques Dufilho e Paola Senatore. Rimarranno solo Montagnani e la Senatore. Gloria Guida, in un’intervista del Corriere d'informazione del 28 luglio 1976, (intitolata «Mangiauomini ma solo sullo schermo»), non parla del suo ruolo, ma si dichiara disposta a fare il film. «Perché dovrei rinnegare quello che ho fatto fino ad oggi? Un certo tipo di cinema mi ha dato successo, popolarità».

 

il ginecologo della mutua

Non si capisce, quindi, come lei e altre attrici siano scappate dal progetto e la produzione sia poi passata a Fabrizio De Angelis. Probabilmente la Fida rimane volutamente coperta, ma attiva nella produzione. Per inciso viene offerto un ruolo anche a Alberto Lupo, star della tv, ma lui rifiuta: «Mi hanno offerto una partecipazione ne Il ginecologo della mutua con quattro porno divette che fanno cassetta. Non me ne frega niente, anche se mi danno tanti soldi la cosa mi lascia indifferente» (La Sicilia, 29 ottobre 1977).

marco travaglio in passione sinistra

 Su Rai Movie all’1, 40 una commedia di satira politica, “Una passione sinistra” diretto da Marco Ponti con Valentina Lodovini, Alessandro Preziosi, Geppi Cucciari, Vinicio Marchioni e Marco Travaglio nel ruolo di Marco Travaglio. Stracultissimo. Nella notte passa di tutto. Da “Indiavolato” di Harold Ramis con Brendan Fraser circuito dalla bella diavolessa Elizabeth Hurley, Frances O'Connor, Miriam Shor, Tv8 all’1. 45, alla commedia di gangster francesi “Segreti di famiglia” di Dennis Berry con Henry Cavill, Joe Mantegna, Sergio Castellitto, Emmanuelle Seigner, Charles Aznavour, Iris all’1, 50.

 

AMORE LIBERO – FREE LOVE

Cine 34 alle 2 35 propone l’erotico esotico “Amore libero – free Love” diretto da Pier Ludovico Pavoni con Enzo Bottesini, Laura Gemser, Venantino Venantini, Ugo Cardea e Olga Bisera che cavalca nuda sulla spiaggia. Rete 4 alle3, 40 presenta l’erotico “Lambada”, ultimo film diretto da Giandomenico Curi, anche critico di cinema se non sbaglio (scrisse un libro su Wajda…) con il cantante – attore Andrew J. Forest, Vya Negromante, Mary Sellers, Carlinhos de Jesus, Lana Francis, Kadu Karneiro.

 

la figliastra

Ma chiudo con il trashissimo, molto vicino all’hard (se non tagliano troppo) “La figliastra – Storia di corna e di passioni”, commedia pecoreccia diretta da Eduardo Mulargia con il mitico Nino Terzo, star dell’avanspettacolo, noto come il Tartaglione d’Italia, finalmente protagonista come il fattore Fefé, la bellona Sonia Jeanine, Lucretia Love in versione decadente dannunziana, Bruno Scipioni come Cocò, Cine 34 alle 4, 20. Leggo che lo doveva dirigere Lucio Fulci… Ottimi gli scambi di battute tra Fefé e Cocò “Non per offendere, ah, ma più che un lupo tu un orango mi pari!" - "Non per offendere, ma vaffanculo!". Bei testi.

Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo la figliastra passione sinistra 2SEGRETI DI FAMIGLIAAMORE LIBEROSEGRETI DI FAMIGLIAAMORE LIBERO – FREE LOVE AMORE LIBERO – FREE LOVE SEGRETI DI FAMIGLIA SEGRETI DI FAMIGLIA SEGRETI DI FAMIGLIA indiavolato 2passione sinistra Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo Walter Walteruna piccola impresa meridionale il ginecologo della mutua il ginecologo della mutuadie hard duri a morireCLAUDIA GERINI IN A MANO DISARMATAclaudia gerini a mano disarmataa mano disarmata 3non aprite quella portanon aprite quella porta 3 Sotterrando la mia ex non aprite quella portai girasoli 3i girasoli 2the suicide squad 2021 the suicide squad 2021 the suicide squad 2021 locandina di venus di jaume balaguerovenus di jaume balagueromargot robbie the suicide squad missione suicida 1 the suicide squad missione suicida non aprite quella portamargot robbie the suicide squad missione suicida margot robbie the suicide squad missione suicida idris elba suicide squad non aprite quella porta 3non aprite QUELLA portafree willyfire with fire Star Trek Into Darkness ZOE SALDANA STAR TREK INTO DARKNESS jim broadbent e helen mirren il ritratto del duca una piccola impresa meridionale Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo Una piccola impresa meridionale di Rocco Papaleo la vendetta di luna TOM HANKS MEG RYAN - C'E' POSTA PER TEuna piccola impresa meridionalemarco travaglio valentina lodovini passione sinistra AMORE LIBERO – FREE LOVE

 

la figliastra 1la figliastra 3indiavolato 1indiavolato 3passione sinistraa mano disarmata

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