catherine zeta jones gerard butler quello che non so sull'amore

IL DIVANO DEI GIUSTI – IN SECONDA SERATA UNA SERIE DI FILM TERRIFICANTI MA DI SICURO STRACULTO. COME “PER SEMPRE” DI ALESSANDRO DI ROBILLANT SCENEGGIATO DA MAURIZIO COSTANZO CON GIANCARLO GIANNINI CHE FA IL GIUDICE PENALISTA CHE PERDE LA TESTA PER FRANCESCA NERI – VI CONSIGLIEREI PERÒ IL SUPERFLOP AMERICANO DI GABRIELE MUCCINO “QUELLO CHE SO SULL’AMORE”. BASTEREBBE L'IMMAGINE DI CATHERINE ZETA-JONES INFOIATA CHE SI TROMBA GERARD BUTLER NELLO STUDIO TELEVISIVO COME FOSSE LEI UNA ILARIA D'AMICO DELLA VIRGINIA E LUI UN NUOVO FABIO CARESSA .TRASHISSIMO E COMMOVENTE, DRAMMATICO E DEMENZIALE… – VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

behind her eyes 2

Buone notizie. Ammetto che mi sono piaciute le prime due puntate di “Behind Her Eyes”, e quindi non posso che consigliarvi questa miniserie Netflix di solo sei puntate ideata da Steve Lightfood. Ci sono tre protagonisti giovani e bonazzi da subito ambigui e poco risolti che si muovono in una Londra ricca e poco vista.

 

red sparrow 2

Eve Hewson, lanciatissima e supersexy figlia di Bono qui nel ruolo di una moglie miliardaria e svalvolata con un passato misterioso che ogni tanto affiora. Tom Bateman che fa il marito infedele di lei, psicanalista ma palestrato. E infine Simona Brown nel ruolo della ragazza madre apparentemente buona, ma con continui incubi che rivelano chissà cosa. Inoltre, segretaria dello psicanalista, fa l’amica del cuore della moglie ma è innamorata di lui. Tanto, si sa. Finché non si capisce niente, tutte le serie funzionano. Quando le storie vengono svelate, di solito crolla tutto.

 

 

gunga din

Sarà comunque sempre meglio di sentire all’infinito Padellaro-Scanzi-Sallusti-Damilano-Giannini che ogni sera sfoggia un taglio di barba e di capelli diversi, Lilli Gruber ieri con abito con gobba alla Igor, discutere di quel che farà Draghi.

 

Stasera io so che vorreste vedere “Gunga Din” diretto nel 1939 da George Stevens alle 5 di notte su Rai Movie. Un film ispirato ai racconti di Kipling ma profondamente imperialista, storicamente sballato, con l’ebreo-newyorkese di 47 anni Sam Jaffe che fa il giovane portatore d’acqua indiano Gunga Din, insomma, per il politicamente corretto di oggi, da bruciare. E spargere le ceneri al vento.

 

figli delle stelle

Ma che io e molti altri cinefili ricordiamo, ahimé, bellissimo nel suo bianco e nero da RKO, scritto da sceneggiatori come William Faulkner, Ben Hecht, Charles MacArthur.

 

Lo doveva dirigere Howard Hawks con Ronald Colman e Spencer Tracy protagonisti, ma poi andò malissimo il suo “Susanna” con Cary Grant e Katherine Hepburn, che è un capolavoro (appena rivisto), e passò quindi a George Stevens, un tempo operatore delle comiche di Stanlio e Ollio, grande regista visivo ma con un occhio alla commedia.

 

arancia meccanica 2

 

Protagonisti sono Cary Grant, Douglas Fairbanks jr, che piaceva tanto alle nostre mamme, Victor McLaglen e Joan Fontaine, che ebbe una storia sul set col regista. In prima serata lo so che c’è “Arancia meccanica” di Stanley Kubrick alle 21 su Iris, ma chissà come sarà massacrato dagli inserti pubblicitari. E poi che copia proporranno?

 

figli delle stelle 1

Preferirei indirizzarvi su un film poco visto, sfortunato, perché uscì subito dopo “Gomorra” di Matteo Garrone, ma di grande valore anche civile come “Fortapàsc” di Marco Risi dedicato al coraggioso giornalista napoletano Giancarlo Siani che venne ucciso nel 1985 dalla camorra a soli 26 anni per aver osato scrivere la verità sul rapporto tra clan e politici locali a Torre Annunziata.

 

behind her eyes

Grande cast, da Libero De Rienzo come Siani, a Michele Riondino, da Fortunato Cerlino a Renato Carpentieri, da Valentina Lodovini a Gigio Morra e Gianfelice Imparato, presenti anche in “Gomorra”. Col film di Garrone, quello di Risi divide anche lo stesso direttore della fotografia, Marco Onorato.

arancia meccanica

 

Se volete qualcosa di più leggero ci sarebbe il buffo action “Rush Hour3 Missione Parigi” di Brett Ratner, Canale20 alle 21,05, con Jackie Chan, Chris Tucker, ma anche due guest star come Max Von Sydow e Roman Polanski!

francesca neri per sempre

 

Non mi sembra memorabile “Red Sparrow” di Francis Lawrence, Italia 1 alle 21, 20, un altro di quei film sbagliati di Jennifer Lawrence, anche se c’è un bel cast, Joel Edgerton, Jeremy Irons, Mattia Schoenarts. Potrebbe essere più interessante “La terrazza sul lago” di Neil LaBute, Paramount alle 21, con Samuel L. Jackson, Patrick Wilson e Kerry Washington.

catherine zeta jones gerard butler quello che so sull'amore

 

Ricordo invece che trovavo un bel po’ assurdo “Figli delle stelle” di Lucio Pellegrini, Cine 34 alle 21, dove un gruppo di giovani scapestrati e senza lavoro, Pierfrancesco Favino, Fabio Volo e Giuseppe Battiston, rapiscono un ministro come se fossero delle BR.

 

 

 

il fiore delle mille e una notte 2

Ma il film vorrebbe essere una commedia generazionale, e la situazione è troppo drammatica per buttarla in caciara. In seconda serata una serie di film terrificanti ma di sicuro straculto. Come “Per sempre” di Alessandro di Robillant sceneggiato da Maurizio Costanzo con Giancarlo Giannini che fa il giudice penalista che perde la testa per Francesca Neri, Rai Movie alle 23, 35.

 

quello che so sull’amore

Vi consiglierei però “Quello che so sull’amore”, superflop americano di Gabriele Muccino, Canale5 alle 23, 30, con Gerard Butler, Jessica Biel, Uma Thurman, Catherina Zeta-Jones. imperdibile! Alla faccia delle critiche americane che lo avevano stroncato, della disastrosa interpretazione di Gerard Butler che sembra un incrocio fra Totti e Max Tortora, di quella ancor più tremenda di Dennis Quaid. Anzi, forse grazie anche a tutto questo.

 

slalom 1

Terzo film americano di Gabriele Muccino e sua nuova avventura nel mondo della commedia drammatica e in quello del calcio dopo aver girato i primi spot di Totti e Gattuso, è un totale divertimento per il pubblico più snob e per tutti i fan del camp.

 

Basterebbe l'immagine di Catherine Zeta-Jones infoiata che si tromba Gerard Butler nello studio televisivo come fosse lei una Ilaria D'Amico della Virginia e lui un nuovo Fabio Caressa o quella di Uma Thurman che se lo vuole fare piombandogli ubriaca nel letto e agitandosi come un'indemoniata. Trashissimo e commovente, drammatico e demenziale.

il fiore delle mille e una notte

 

"Non volevo fare una commedia romantica", disse Muccino in conferenza stampa, "ma una commedia drammatica". Solo che i suoi tredici produttori (dico 13), tra cui lo stesso protagonista, Jonathan Mostow, Avi Lerner, i figli di Sergio Leone e non so quanti altri, non volevano una commedia drammatica e taglia qui, taglia là, compresa una grande scena drammatica con Uma Thurman chiusa nel bagno con Butler, è venuto fuori qualcosa che non è né carne né pesce e che gli americani, così rigidi nel definire i generi, hanno finito per non capire e rifiutato.

red sparrow 3

 

La terribile fama di attore di Gerard Butler e di Dennis Quaid, l'uscita nel weekend sbagliato e un giudizio critico apocalittico (zero voti su Rotten Tomatoes!) hanno fatto il resto. Ovvio che tutto questo non può che non farci impazzire.

 

rush hour3 missione parigi. 1

Però, vedendolo senza pregiudizi, quello che abbiamo di fronte è un film supercamp, sballato ma gradevole (si piange pure...), a metà tra un "Ricordati di me" americanizzato e il vecchio mélo matarazziano, con tanto di bambino diviso fra due genitori un po' idioti. Più tardi, nella notte, vedo che Rai Movie ha preparato all’1,20 “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini.  Speriamo che non sia una copia tagliata.

 

i predoni della steppa 2

Rete4 presenta invece alle 3, 15 il vecchio spy-comedy “Slalom” di Luciano Salce con Vittorio Gassman, Daniela Bianchi, Beba Loncar e Adolfo Celi. Lo dovrei rivedere, confesso. Ma non lo ricordo molto riuscito. Come ricordava Pipolo, che lo scrisse: “Ci ha chiamati Mario Cecchi Gori e ci ha detto: ‘Io ho un contratto con Vittorio Gassman (..) poi ho una location gratuita in Egitto. – cioè li avrebbero ospitati tutti per la settimana del cinema italiano, facendo girare delle scene nei grandi alberghi, nelle città – e una settimana a Cortina: fate un film’.

il fiore delle mille e una notte

 

Questo è proprio un caso di film nato a tavolino, ma da diventare pazzi, perché poi oltretutto è venuto fuori un film giallo, un po’ una parodia di James Bond. Infatti comincia a Cortina, il protagonista viene rapito perché somiglia ad un agente segreto, viene portato dappertutto, anche in Egitto, va a finire persino in mezzo al deserto, e ritorna a Cortina in un giorno e mezzo senza che nessuno sappia che cosa è successo. Dice: ‘Ho salvato il mondo.’”.

 

catherine zeta jones gerard butler quello che so sull'amore 1

Imperdibile invece, Cine 34 alle 4, 30, “I predoni della steppa” quarto dei peplum che Tanio Boccia girò quasi contemporaneamente per la Cineriz con Kirk Morris alias il veneto Adriano Bellini protagonista. Qui se la vede con la strega Moira Orfei, che ricordava Kirk Morris come un bellissimo ragazzo, molto gentile e per niente divo. 

malcolm mcdowell arancia meccanica 1slalomquello che so sull’amore. gunga din 1fortapasc 2KUBRICK MASCHERA ARANCIA MECCANICAKUBRICK ARANCIA MECCANICAi predoni della steppa 1quello che so sull’amore. malcolm mcdowell arancia meccanica 2malcolm mcdowell arancia meccanica giancarlo giannini francesca neri per sempre gunga din 2rush hour3 missione parigi catherine zeta jones gerard butler quello che so sull'amoregerard butler jessica biel quello che so sull’amorela terrazza sul lagobehind her eyes fortapascred sparrow fortapasc 1francesca neri giancarlo giannini per semprei predoni della steppared sparrow 1

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…