IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? GRANDE È LA DISCUSSIONE SUL CRIME NETFLIX “IL CASO YARA”. NON TANTO SUL FATTO CHE MASSIMO BOSSETTI SIA O NO INNOCENTE, QUANTO SULLA SERIE, TROPPO PIACIONA? TROPPO INNOCENTISTA? SOLO CHIACCHIERE? – I FAN DELLA COMMEDIA SEXY HANNO “L’ASSISTENTE SOCIALE TUTTA PEPE”, CON NADIA CASSINI CHE MOSTRA IL SEDERE IN UNA INTERMINABILE SCENA IN BICICLETTA. MA FORSE IL FILM DA VEDERE PER TUTTI È “INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO” - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Grande è la discussione su “Il caso Yara- Oltre ogni ragionevole dubbio”, crime Netflix diretto da Gianluca Neri. Non tanto sul fatto che Massimo Bossetti sia o no innocente, quanto sulla serie, troppo piaciona? Troppo innocentista? Solo chiacchiere? ideata dallo stesso team dell’ottimo “Sanpa”.
Ho visto solo una puntata ieri e mi sembrava buona, anche se questo continuo spostamento temporale tra la morte di Yara e l’arresto di Bossetti quattro anni dopo capisco che possa dare noia allo spettatore. L’idea di vedermene cinque ieri sera mi ha demotivato subito. Ma il pubblico italiano adora i crime e adora sapere tutti.
qui rido io il film di mario martone su eduardo scarpetta 8
E in chiaro che vediamo? Beh. Ci sarebbe il film di Mario Martone su Edoardo Scarpetta e la famiglia difficile dei fratelli De Filippo, “Qui rido io”, con Toni Servillo, Maria Nazionale, Gianfelice Imparato, Cristiana Dell’Anna, il compianto Gigio Morra, Rai Movie alle 21, 10.
Costruito sulle grandi canzoni napoletane di sempre, si inizia con “Indifferentemente”, ma si va avanti davvero con tutto, e l’effetto è che come se avessimo, come colonna sonora, venti pezzi dei Rolling Stones, ma anche su una serie di battute magistrali riprese da un testo sacro come “Miseria e nobiltà”, reso popolare dal Felice Sciocciammocca di Totò e sul ruolo fondamentale del bambino Peppiniello (“Vincenzo m’è padre a me!”), “Qui rido io”, non è fortunatamente un biopic sulla vita complessa di Eduardo Scarpetta, padre mai riconosciuto dei tre fratelli De Filippo, quanto la ricostruzione precisa del mondo di Scarpetta e della sua famiglia “difficile” e della scena teatrale e culturale napoletana di inizio ’900.
Un momento però, che vede Scarpetta passare da dominatore assoluto a teatro, dopo aver sconfitto con la maschera di Felice Scioccammocca quella del Pulcinella dei Petito, a comico antiquato che non vede la modernità del realismo napoletano portato sulle scene, la “Assunta Spina” di Salvatore Di Giacomo. “Popolare non vuol dire comico”, dicono i giovani contestatori del dominio scarpettiano, un elenco che da Libero Bovio a Ernesto Murolo a Federico Russo a Di Giacomo.
E, sappiamo dalla storia, che proprio suo figlio Eduardo, assieme ai fratelli Titina e Peppino, dopo la sua morte, sapranno fondere a teatro la commedia scarpettiana con il realismo napoletano. Il film, però, si ferma prima, non mostrandoci il declino inevitabile di Scarpetta, arriva fino all’incredibile scena del processo intentato dalla Società degli Autori per plagio a Scarpetta, reo di aver costruito la sua farsa “Il figlio di Jorio” non come una parodia, ma come un vero e proprio furto del dramma di Gabriele D’Annunzio “La figlia di Jorio”.
nadia cassini L ASSISTENTE SOCIALE TUTTO PEPE
Su Rai Storia alle 21, 10 mi sembra interessante “Era d’estate”, ultimo film diretto da Fiorella Infascelli con Beppe Fiorello, Massimo Popolizio, Valeria Solarino e Claudia Potenza sull’incontro all’Asinara tra Falcone e Borsellino nel 1985. Magari non è male l’action thriller “Facile preda” di Andrew Sipes con Cindy Crawford, William Baldwin, Salma Hayek, Steven Berkoff. O vi divertite di più con un buon Woody Allen non interpretato da lui, “Basta che funzioni” con Larry David, Evan Rachel Wood, Henry Cavill, Patricia Clarkson, Canale 27 alle 21, 15.
la moglie in vacanza… l’amante in citta 3
Mediaset Italia 2 alle 21, 15 propone “The Night Flier” di Mark Pavia con Miguel Ferrer, grande attore lynchiano, Julie Entwisle, Dan Mansha. I fan della commedia sexy hanno dei capolavori del genere come “La moglie un vacanza l’amante in città” di Sergio Martino con Lino Banfi, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet, Alida Valli, Cine 34 alle 21, 15, o “L’assistente sociale tutta pepe” di Nando Cicero con Nadia Cassini, Irene Papas, Yorgo Voyagis, Nino Terzo, Fiorenzo Fiorentini, Cielo alle 21, 20. Nino Terzo aveva un ruolo di incredibile volgarità, mentre Nadia Cassini mostrava il sedere in una interminabile scena in bicicletta per le strade dio Roma.
la moglie in vacanza… l’amante in citta
Ecco. Forse il film da vedere per tutti è “Indiana Jones e il tempio maledetto” diretto da Steven Spielberg con Harrison Ford, Kate Capshaw, Ke Huy Quan, Dan Aykroyd. L’inizio era qualcosa di incredibile. Poi diventa un avventuroso più tradizionale.
Rai Tre alle 21, 20 presenta invece “Rita Levi Montalcini”, biopic diretto da Alberto Negrin con Elena Sofia Ricci e Luca Angeletti. Il film con Pieraccioni di questa sera è “Una moglie bellissima” di Pieracciono con Laura Torrisi, Massimo Ceccherini, Rocco Papaleo, Gabriel Garko, Rete 4 alle 21, 25.
harrison ford indiana jones e il tempio maledetto
Passiamo alla seconda serata con “La poliziotta a New York” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Alvaro Vitali, Renzo Montagnani e Aldo Maccione. Divertente.
Sono un fan di “Spaccaossa”, Rai Tre alle 23, 30, opera prima diretta e interpretata da Vincenzo Pirrotta, attore di forte fisicità, ma di grande spessore, Ninì Bruschetta, Luigi Lo Cascio e una strepitosa Selene Caramazza.
Vi lascio qualche appunto che avevo preso quando lo vidi alle Giornate degli Autori a Venezia. “Suca” – “Iris o cartoccio?” – “Basta che c’è la ricotta” – “Figlio di una sucaminchie” – “Ti succhiasse o sangue”. Prodotto da Ficarra e Picone con la loro Tramp Limited assieme a Attilio De Razza, ma anche co-sceneggiatori di questo duro, violento, realistico ma con molte punte mélo “Spaccaossa”, opera prima ultrapalermitana fotografata in maniera spettacolare da Daniele Ciprì, è ispirato a una storia vera, una terribile truffa di una banda di poveracci, qui capitanati dal piccolo boss Michele di Giovanni Calcagno che si serve dei soldati Ciccio di Ninni Bruschetta e Vincenzo di Vincenzo Pirrotta, che, per intascare l’assicurazione legata a finti incidenti stradali, spezzano le ossa di poveracci messi ancor peggio di loro. Un braccio, una gamba una rotula.
Non hai i soldi per pagare la Prima Comunione di tua figlia, solo il cantante costa 500 euro. Sbang! Ti fai spezzare una gamba con frattura multipla. Se ci rimani secco, gli spaccaossa porteranno alla vedova ancora più soldi. E pagheranno loro un bel funerale. “Mica siamo Totò Riina. Facciamo truffe non ammazziamo la gente” sentiamo dire durante il film. Ma Vincenzo, grosso, non un fulmine, un ragazzone che a 48 anni vive ancora con la mamma, la fenomenale Aurora Quattrocchi, non ha lo stomaco giusto per fare questo lavoro.
margot robbie the wolf of wall street
Non riesce a convincere Macchinetta, chiamato così perché con la dipendenza dei giochi, Luigi Lo Cascio, a firmare l’assicurazione alla cifra pattuita. E la cosa non va giù al suo boss, che gli preferisce il più cattivo Fasolino. Intanto, si lega a una ragazza tossica, Luisa, la sempre strepitosa Selene Caramazza, palermitana, e se la porta a casa dalla mamma. Potrebbe essere la serenità. Potrebbe… Ma comandano i piccioli. Piuttosto bello, sentito, con bravissimi attori tutti o quasi palermitani che parlano in palermitano strettissimo.
Su Rai Movie alle 23, 30 ci sarebbe un capolavoro come “The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Margot Robbie, Jonas Hill. Un film sul capitalismo americano che ci ha portato dove siamo adesso.
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C'è tutto. La candela nel culo di Leonardo Di Caprio (è una pratica erotica), il lancio del nano con annessa discussione teorica su cosa si può fare coi nani, la sniffata profonda nel didietro di una signorina (tal Natalie Bensel), due seghe al giorno ("non è un consiglio, è una prescrizione"), Bo Diddley, Elmore James, Howling Wolf e John Lee Hooker, la parola Fuck pronunciata 569 volte, la riabilitazione di Gordon Gekko, mille lezioni su come fare soldi imbrogliando il prossimo, una lunga chiacchiera fra padre e figlio sulla vagina depilata delle donne ("Sono nato troppo presto", si lamenta il padre), "Gloria" di Umberto Tozzi, Jonah Hill che si masturba di fronte a tutti alla vista della bellissima Margot Robbie, i Devo, Cypress Hill, Ahmad Jamal e perfino "Mrs Robinson" eseguita dai Lemonheads, Jean Dujardin, il protagonista di "The Artist", nei panni di un losco banchiere svizzero che non resiste alla bella spogliarellista slava Chantal, Katarina Cas,un cameo di Spike Jonze, la coca che fa su Di Caprio lo stesso effetto degli spinaci su Braccio di Ferro, la glorificazione del Quaaludes come droga della classe dirigente americana, il pranzo con Matthew McConaughey che in cinque minuti ci spiega cos'è Wall Street e cos'è l'America bevendo un Martini.
dicaprio in wolf of wall street
E perfino la benedizione di Bret Easton Ellis su twitter ("è così ovvio che sia il miglior film del 2013 che non si capisce perché non vinca tutti i premi"). Alla fine ne avremmo potute vedere altre dieci ore di un film così anche se per esaltarci già bastano i primi dieci minuti.
Su Rete 4 alle 23, 35 avete “Baciami ancora”, sequel di “L’ultimo bacio”, sempre diretto da Gabriele Muccino con Pier Francesco Favino, Stefano Accorsi, Vittoria Puccini (al posto di Giovanna Mezzogiorno), Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci e Sabrina Impacciatore. Un filo meno riuscito di “L’ultimo bacio”, e meno epocale, perché i protagonisti hanno perso la freschezza del loro primo film, erano tutti più giova i. E erano tutti più giovani anche gli spettatori.
wolf of wall street leonardo dicaprio
Cine 34 alle 0, 55 ripropone la Marini a cavallo della mortadella gigante nel fondamentale “Bambola” di Bigas Luna con Valeria Marini, appunto, Jorge Perrurogia scopatore violento, Anita Ekberg come mammina. Imperdibile. Iris all’1, 25 passa invece un western moderno, “La vendetta del cowboy” di Terry Miles con Christian Slater e Donald Sutherland. Ci salva Rai Tre/Fuori orario con un paio di capolavori della Hollywood anni’40, “La schiava del male” di Jacques Tourneur con Hedy Lamarr, Geroge Brent, Paul Lukas, ahimé mai visto, alle 2, 35, e subito dopo, alle 4, 05, avete “La donna della spiaggia” diretto in America da Jean Renoir nel 1947 con Joan Bennett, Robert Ryan, Charles Bickford. Questo l’ho visto mezzo secolo fa. Ovviamente imperdibile. Mi segnerei anche “Il commissario Pellissier”, polar di Claude Sautet con Michel Piccoli, Romy Schneider, Bernard Fresson, François Perier e Georges Wilson. Era un grande film.
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