IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA? RAI STORIA CI ALLETTA NON POCO CON UN RARO ESEMPIO DI FANTASCIENZA SOCIALE ITALIANA ANNI ’60, “OMICRON” DOVE UN MARZIANO ENTRA NEL CORPO DI UN OPERAIO MILANESE E SI INNAMORA DI UNA RAGAZZA E INIZIA A PENSARE COME UN SINDACALISTA, AVETE ANCHE 15 “LA DOTTORESSA CI STA COL COLONNELLO”, MENTRE ANDATE SUL SICURO CON “INDIANA JONES: I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA”, MA OCCHIO A UNO DEI PRIMI FILM EROTICI LEGATI AL WEB E ALLE CHAT SESSUALI, “VIOL@” – IN SECONDA SERATA IL PUBBLICO INTELLIGENTE NON VEDRÀ L’ORA CHE ARRIVI “L’ARMINUTA”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Calduccio, vero? E stasera che vediamo? Ieri sera mi sono visto cinque puntate di “Under the Bridge”, una serie su Disney+ ambientata negli anni ’90 nella Columbia Britannica, a Victoria, la provincia più a ovest del Canada, dove non succede niente. Ovvio che la gente muoia di pizzichi. E le ragazzine sognino solo di scappare a New York, di fare i gangster, di mettere su bande.
lily gladstone under the bridge
Nata da un vero fatto di sangue, una ragazzina indiana dell’India e testimone di Geova, scompare dopo essere stata bullizzata dalle amiche e si sospetta che l’abbiano uccisa, e tratta da un libro di successo di Rebecca Godfrey, diretta da Catherine Hardwicke, Geeta Vasant Patel, Quinn Schephard e altre registe, è interpretata dalla Lily Gladstone di “Killers of the Flower Moon”, che fa Cam, una poliziotta indiana introversa che indaga sulla scomparsa della ragazza, Riley Keough come la scrittrice Rebecca che torna a casa dopo dieci anni di assenza, e da un gruppo di giovani promesse, Chloe Guidry, Vridka Gupta, Izzy G., come cattive ragazze.
Ben diretto, belle ambientazioni. Quello che caratterizza la serie è la cura nel descrivere un mondo multietnico fatto di minoranze etniche e religiose che si amalgama con grande difficoltà all’ambiente. L’immaginario, come in “Euphoria”, è totalmente femminile. In ogni puntata, ormai è la logica della narrazione seriale, c’è una scoperta legata a qualche complicazione, o sessuale o mentale. Va detto che Lily Gladstone funziona, in quanto a presenza, come fosse un Sylvester Stallone al femminile.
E in chiaro che vediamo? Rai Storia alle 21, 10 ci alletta non poco con un raro esempio di fantascienza sociale italiana anni ’60, “Omicron” di Ugo Gregoretti con Renato Salvatori, Rosemarie Dexter, Gaetano Quartararo, Mara Carisi, e il mitico Ennio Antonelli, dove un marziano, chiamato appunto Omicron, entra nel corpo di un operaio milanese, Renato Salvatori, con l’idea di partire da lui per costruire l’invasione alinea della terra. Ma si innamora di una ragazza e inizia a pensare come un sindacalista. Grottesco marxista che si muove tra parodia, commedia all’italiana e sana voglia anticapitalista.
Su Iris alle 21, 10 il thriller australiano che lanciò Nicole Kidman, “Ore 10 calma piatta” diretto da Phillip Noyce, tratto dal romanzo di Charles Williams che già doveva girare Orson Welles, con Sam Neill, Billy Zane, Rod Mulliner, Joshua Tilden. Una specie di “Coltello nell’acqua” polanskiano. Rai Movie alle 21, 10 propone un recente film di Roberto Andò, “Il bambino nascosto”, nata da un romanzo dello stesso Andò, con Silvio Orlando e il bambino Giuseppe Pirozzi, Roberto Herlitzka, Lino Musella, Imma Villa.
la dottoressa ci sta col colonnello 3
Sveglia che su Cine 34 alle 21, 15 torna “La dottoressa ci sta col colonnello” di Michele Massimo Tarantini con Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Malisa Longo. Ultimo titolo della serie delle dottoresse. Nascita della mitica definizione di “coglionello”, coniata da Nadia Cassini per Lino Banfi strepitoso, infoiato, ma poco dotato. «La mia prima battuta doveva essere ‘Caro Colonnello’, non è che non lo sapevo», ha dichiarato la Cassini a Stracult, «ma quando ho sceso le scale per salutare Lino, gli ho detto invece ‘Caro Coglionello!’».
Ovvio che la gaffe rimanga e anzi diventi stracult. Anche se il cast secondario non è sfruttato a dovere - Enzo Andronico e Lucio Montanaro, pur se vestito da suora, sono poco più che delle apparizioni - il film funziona, soprattutto grazie alla folle storia ideata da Milizia del trapianto di pene e al gran sedere di Nadia, inquadrato da tutte le parti possibili. Cielo alle 21, 20 passa uno dei primi film erotici legati al web e alle chat sessuali, “Viol@” di Donatella Maiorca con Stefania Rocca, Stefano Rota, Rossana Mortara, Rolando Ravello.
indiana jones i predatori dell'arca perduta
Non funzionò, malgrado le grazie esibite da una Stefania Rocca protagonista assoluta sempre nuda e in gran forma. Da rivedere. Non so cosa pensare del biopic su Nilde Iotti di Rai Tre, in onda alle 21, 20, “Storia di Nilde” di Emanuele Imbucci con Anna Foglietta come Nilde Iotti, Francesco Colella come Togliatti, Linda Caridi, Vincenzo Amato, Astrid Meloni. Andrebbe visto, no? Dubito sia più interessante però “Seabiscuit” di Gary Ross con Jeff Bridges, Chris Cooper, Tobey Maguire, Valerie Mahaffey, Paul Vincent O'Connor, storia di un celebre cavallo e del suo fantino negli anni ’30.
indiana jones i predatori dell'arca perduta 1
Andiamo sul sicuro con “Indiana Jones: I predatori dell’Arca perduta” di Steven Spielberg con Harrison Ford, Karen Allen, Paul Freeman, Denholm Elliott, Ronald Lacey, Italia 1 alle 21, 25, grande titolo spielberghiano che cambiò l’avventuroso negli anni’80. Vinse quattro Oscar minori. Soggetto di George Luca e Philip Kaufman, sceneggiatura di Lawrence Kasdan, fotografia di Douglas Slocombe e musica di John Williams. L’idea nacque alle Hawaii mentre Lucas e Spielberg erano in vacanza. La costumista Deborah Nadoolman disegnò il costume di Indiana Jones ispirandosi a quello di Charlton Heston per “Il segreto degli Incas”. Spielberg lo gira come fosse un film di avventure di serie B della Republic.
l’insegnante balla con tutta la classe
Passiamo alla seconda serata con il riuscito piccolo thriller argentino costruito tutto su una macchina che un malcapitato ladro ruba, “4x4” di Mariano Cohn con Peter Lanzani, Dady Brieva, Luis Brandoni, Rai4 alle 22, 50. Cine 34 alle 23, 10 “L’insegnante balla con tutta la classe” di Giuliano Carnimeo con la mitica Nadia Cassini, Lino Banfi, Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Renzo Montagnani.
Iris alle 23, 10, propone “Rapina a Stoccolma” di Robert Budreau con Ethan Hawke, Noomi Rapace, Mark Strong, Christopher Heyerdahl, Mark Rendall, dove viene ricostruita una celebre rapina avvenuta nell’agosto del 1973 al Svriges Kreditbank di Stoccolma quando Jan-Erik Olsson e Clark Olofsson presero in ostaggio quattro persone per sei giorni. E in quei sei giorni criminali e ostaggi legarono incredibilmente.
Il pubblico intelligente non vede l’ora che arrivi “L’arminuta”, tratto dal romanzo omonimo di Donatella Di Pietrantonio, diretto da Giuseppe Bonito con Sofia Fiore, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Carlotta De Leonardis, dove una ragazza di quindici anni, nel 1975, viene cataputalta dalla famiglia borghese dove era fino allora vissuta in una famiglia di ben più basse condizioni. Su Cine 34 alle 0, 55 avete il volgarissimo “Elena sì, ma di Troia” di Alfonso Brescia con Don Backy e Peter Landers come sotto Bud&Terence e la bella bavarese Christa Linder come Elena. “Vorrei far sapere alla gente che so anche recitare”, disse la Linder al tempo. “Invece ho l’impressione che gli italiani non se ne siano neanche accorti”. Seee…
l’esercito piu pazzo del mondo 2
Rai 3 all’1, 25 propone il bellissmo film senegalese di Otar Ioseliani “Un incendio visto da lontano” con Sigalon Sagna, Saly Badji, Binta Cissé, Marie-Christine Dieme. Di sicuro non ha lo stesso pubblico di “L’esercito più pazzo del mondo” di Marino Girolami con Giorgio Porcaro, Zuzzurro e Gaspare, Ernest Thole, Felice Andreasi, Andy Luotto che cucina un sedere a Boldi, Giorgio Ariani che vede in un miraggio Sabrina Siani nuda, Leo Gullotta con camei di Pippo Baudo e di Giucas Casella.
Non deve essere male l’action inglese “The Crew” di Adrian Vitoria con Stephen Graham, Scot Williams, Rory McCann, Kenny Doughty, Rosie Fellner, Philip Olivier. Chiudo con “Dove vai tutta nuda?”, commedia erotica costruita in fretta da Mario Cecchi Gori per Maria Grazia Buccella, diretta da Pasquale Festa Campanile con star come Tomas Milian, Gastone Moschin, Vittorio Gassman. Totale disastro. Ma titolo stracultissimo. Rete 4 alle 4.
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