angelina jolie figlio

LADY ANGELINA - ALL'ORIGINE DEL DIVORZIO LE RICHIESTE DELLA JOLIE: TRASFERIRSI CON I FIGLI IN GRAN BRETAGNA E MOLLARE PITT A LOS ANGELES. OGNUNO ERA LIBERO DI AVERE ALTRE RELAZIONI MA AGLI OCCHI DEL MONDO DOVEVANO RESTARE INSIEME - LEI INTENDE PERSEGUIRE LA SUA CARRIERA POLITICA, DIVENTARE LA NUOVA LADY DIANA - INTANTO SI CONSOLA CON JOHNNY DEPP

Ian Helperin per Mail On Sunday

 

dal libro “Brangelina The Untold Story”

 

jolie e pitt sul red carpetjolie e pitt sul red carpet

Sei giorni prima della discussione sul jet privato, Angelina aveva già il suo piano. Si sarebbe trasferita con i suoi sei figli In Gran Bretagna, base per il suo lavoro da ambasciatrice delle Nazioni Unite, mentre Brad sarebbe rimasto nella casa a Los Angeles, base per la carriera d’attore. Ufficialmente però sarebbero rimasti insieme, ognuno libero di avere altre relazioni e di vedere i bambini in qualsiasi momento.

 

La Jolie fremeva dal desiderio di trasferirsi nella casa nel Surrey, continuare la sua carriera politica, all’insegna di Lady Diana, modello che ha studiato nel dettaglio, ed emulare  l’amica e mentore baronessa Arminka Helic. Qualcuno sostiene che addirittura fosse pronta ad abbandonare il passaporto americano e ambisse segretamente a sposare un membro della famiglia reale (il Principe Andrew era nel mirino).

 

jolie come lady djolie come lady d

Per Pitt la proposta era inaccettabile. Accuse di infedeltà c’erano da entrambe le parti, dicono gli amici, entrambi erano troppo ossessionati dal lavoro, ma il destino dei bambini è stata la vera miccia che ha innescato il divorzio. La coppia ebbe un duro confronto, ma Brad pensò la tempesta fosse finita. Angelina invece aveva già contattato i suoi avvocati e doveva assicurarsi in ogni modo possibile la custodia dei figli. Il modo migliore? Gettare fango sul nome del marito, accusarlo di essere ubriaco e violento con la prole.

 

Gli amici lo difendono: non avrebbe mai toccato i figli, è un padre devoto, un pacifista. E’ lui che gioca sempre con i bambini, non lei. E’ lui che cerca sempre la mediazione. Infatti non ha risposto con gli stessi modi velenosi alla moglie. Non vuole mancare di rispetto alla madre dei suoi figli, non vuole rovinarle la reputazione.

 

lady dlady d

La storia era finita da un annetto. Dormivano in zone separate della casa, Angelisa stava quasi sempre nella nuova casa di Malibu. Il brand Brangelina faceva comodo ad entrambi e di comune accordo si presentavano in pubblico, ma a casa finiva sempre così: lui si chiudeva a chiave mentre lei urlava. Il problema sono stati i soldi: gli introiti arrivano soprattutto dai film di Brad ma la coppia spendeva troppo.

 

Basti pensare che per andare a cena fuori noleggiavano limousine e l’intero ristorante. Un pasto poteva costare 75.000 euro. Altro punto di discussione era il ruolo di James Haven, fratello di Angelina che incassa il 10% dei guadagni della sorella per fare la tata a tempo pieno.

 

jolie pittjolie pitt

Angelina voleva che i figli viaggiassero in continuazione, Brad che avessero dei punti di riferimento costanti e che andassero regolarmente a scuola. C’è poi il disturbo alimentare di lei, che lo preoccupava non poco.

 

Gli amici raccontano anche di un senso di inferiorità rispetto al marito, per quanto riguarda la carriera cinematografica e i riconoscimenti. Si è allora indirizzata alla politica, voleva che Brad si candidasse alla Casa Banca così che lei diventasse First Lady. Il rifiuto di Pitt la fece infuriare. Nel tempo Angelina si è sentita a metà fra Lady Diana e Madre Teresa, e ora ci aggiunge pure Grace Kelly.

ANGELINA JOLIE SCENDE DALL AEREO PRIVATOANGELINA JOLIE SCENDE DALL AEREO PRIVATOlitigi tra angelina jolie e brad pittlitigi tra angelina jolie e brad pitt

 

Intanto Angelina Jolie ha deciso di bloccare le chiamate e i messaggi provenienti dal telefono di Pitt, rivela “Us Weekly”, per tagliare ogni possibile via di comunicazione. In compenso pare si stia sentendo molto spesso con Johnny Depp. I due si sono avvicinati molto nelle ultime settimane, reduci da separazioni di grido.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...